Dapoxetina per eiaculazione precoce

Dapoxetina: nuovo farmaco nel trattamento dell'eiaculazione precoce?

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

L’uso della Dapoxetina nell’eiaculazione precoce è indicato perché nei soggetti in terapia con gli antidepressivi l’eiaculazione viene spesso ritardata: vediamo cosa dicono gli studi e cosa fare per affrontare questo disturbo.

Diffusione dell'eiaculazione precoce

L'eiaculazione precoce è da molti andrologi considerata il disordine sessuale più frequente nell'uomo.

In una indagine epidemiologica da noi compiuta alcuni anni fa in una grande città del Nord Italia, in cui erano state intervistate 1500 coppie a caso, emergeva come questo problema fosse presente nel 20,7% delle coppie intervistate.

Un altro recente studio epidemiologico statunitense ha calcolato che circa il 40% degli uomini, con età inferiore ai 40 anni, lamenta questo disturbo sessuale.

In Italia l'eiaculazione precoce riguarda il 20-30% della popolazione maschile, mentre circa il 52% delle donne con problemi sessuali ha un partner con eiaculazione precoce [1].

Gli studi sulla Dapoxetina

In questa prospettiva è chiaro l’interesse dei medici e soprattutto delle case farmaceutiche a trovare un rimedio valido, facile e capace di contrastare questo diffusissimo disturbo sessuale.

Questo capitolo della medicina sembra destinato a essere affrontato con successo grazie a un antidepressivo, che appartiene alla famiglia degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).

Questo farmaco si chiama Dapoxetina e che sia un farmaco nuovo la discussione è aperta, ma sicuramente è nuovo il tentativo di utilizzarlo in modo “esclusivo” per superare il “problema sessuale” che scatena la precocità o l’incapacità a controllare l’evento eiaculatorio.

Dapoxetina

Figura 1: Dapoxetina: nuovo farmaco della famiglia degli antidepressivi

Di questa molecola si era già cominciato a parlarne anni fa, ma uno studio pubblicato da Lancet, una delle più prestigiose riviste internazionali di medicina, sembra confermare che si è arrivati ad ottenere del farmaco una formulazione accettabile.

Già in passato questa classe di farmaci, nati per vincere la depressione ed altri disturbi psichiatrici, era stata utilizzata per trattare l’eiaculazione precoce, sfruttando più che altro il suo principale effetto collaterale, cioè quello di rilasciare la muscolatura che si contrae quando un maschio eiacula e quindi determinare un'azione ritardante.

La novità qui è rappresentata, come gia in parte detto, dal fatto che la Dapoxetina è il primo trattamento valutato e studiato appositamente e solo per questo problema.

Ed è infatti anche il primo sul quale ora si dispone di dati ricavati da studi clinici avanzati che confermerebbero la sua efficacia.

Questo farmaco sembra indicato soprattutto in quella fascia di popolazione maschile in cui l’eiaculazione precoce ha fatto la sua comparsa dall’inizio, cioè ai primi rapporti sessuali (detta anche eiaculazione precoce primaria).

Quando curare l'eiaculazione precoce?

Nei maschi dobbiamo sempre ricordare che dal presentarsi del problema al prendere poi la decisione di chiedere aiuto a volte passano parecchi anni.

I motivi sono sempre i soliti:

  • in alcuni casi la vergogna,
  • imbarazzo a domandare un aiuto per problemi così personali,
  • una diffusa e totale ignoranza della propria sessualità e dei possibili trattamenti terapeutici comunque già disponibili.

Spesso questi uomini risolvono la loro disfunzione perché soprattutto i più giovani possono avere “recupero” rapido dell’erezione e, generalmente e senza ansia da prestazione, il secondo rapporto consecutivo è più duraturo.

Con il passare del tempo però questo “stile di vita” diventa sempre più difficile da mantenere.

Per approfondire:Eiaculazione precoce: nuovo spray ora disponibile

Come curare l'eiaculazione precoce?

A questo proposito dobbiamo ricordare che oggi le indicazioni terapeutiche, anche senza Dapoxetina, comunque sono già molte:

  • dalle tecniche psicoterapeutiche, come ad esempio le terapie comportamentali,
  • alle pomate che contengono anestetici locali,
  • fino all’uso di alcuni inibitori della ricaptazione delle serotonina.

A dire il vero non sempre le terapie comportamentali da sole danno i risultati sperati e spesso viene associato a queste anche un supporto farmacologico.

Perché si usano gli antidepressivi contro l'eiaculazione precoce?

L'uso degli antidepressivi nell’eiaculazione precoce nasce, come già detto, dall’osservazione che nei soggetti ansiosi e depressi in terapia con questi farmaci l’eiaculazione viene spesso inibita, ritardata e a volte scompare.

Per quanto riguarda l'uso della Dapoxetina ora pare che si sia arrivati ad una fase avanzata nel suo studio clinico e con buoni risultati sembrerebbe.

Utilizzo della Dapoxetina

Nella ricerca pubblicata sulla rivista Lancet gli esperti dell’Università del Minnesota hanno testato la sua efficacia solo sul “problema eiaculazione precoce”.

Ricaptazione della serotonina

Figura 2: Molecola di Inibitore selettivo della ricaptazione della Serotonina

In tutto sono stati valutati 2600 uomini. A 870 era stato somministrato placebo, cioè un finto farmaco, mentre a 874 una dose di 30 mg di Dapoxetina e a 870 una dose di 60 mg.

In media, prima dell’assunzione del farmaco, all’inizio della valutazione, l’eiaculazione dei maschi selezionati ed inseriti nello studio avveniva appena dopo un minuto dall’inizio del rapporto sessuale.

Risultati

Dopo la cura, chi aveva assunto il “farmaco” placebo aveva raggiunto una “durata” media di 1 minuto e 75 secondi, il gruppo che aveva assunto la dose di 30 mg una media di 2,78 minuti mentre il gruppo dei 60 mg una media di 3,32 minuti.

Soprattutto ai dosaggi più alti si sono però verificati alcuni effetti collaterali, indesiderati come nausea, diarrea, mal di testa e vertigini.

Considerazioni conclusive

Questi sono i risultati pubblicati ed i vantaggi, su tutti gli altri trattamenti già in uso, sono a mio parere ancora in parte da verificare.

La casa farmaceutica che sembra destinata a proporre questo farmaco pensa anche ad un suo uso “al bisogno”, ossia il farmaco si dovrebbe prendere quando serve, senza la necessità di “cronicizzare” la terapia. Questo solleva tutta una serie di problemi clinici e psicologici non indifferenti e tutti da valutare.

Non posso a questo punto che concludere dicendo che io personalmente ho la sensazione che il problema sia ancora aperto e che siano necessari altri studi ed altre verifiche al proposito ed in sintesi, come dicevano i nostri padri, ”se sono fiori… fioriranno...”.

A distanza di alcuni anni dall'introduzione possiamo aggiungere non è stata al momento chiarita la reale importanza della Dapoxetina nel risolvere il complesso problema clinico dell'eiaculazione precoce. 

Fonti:

  1. ANSA Salute
Data pubblicazione: 11 maggio 2010 Ultimo aggiornamento: 31 ottobre 2023

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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