La "menopausa" dell'uomo: esiste l'andropausa?

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

La menopausa esiste ed anche l'andropausa ma sono fenomeni fisiologici che hanno modalità diverse nel loro modo di manifestarsi. Infatti negli uomini non abbiamo la caratteristica caduta improvvisa dell'ormone sessuale più importante...

L'esistenza di una "menopausa" al maschile è stata per molto tempo messa in discussione e non considerata un quadro clinico significativo e degno di essere valutato ed eventualmente trattato in modo razionale, come qualsiasi altro disturbo o problema di tipo medico.

In questi ultimi decenni l'allungamento della vita media, la caduta di molte barriere di tipo moralistico contro una sessualità presente anche nella terza età ed i mutamenti nelle prospettive culturali del mondo maschile hanno aperto sicuramente nuove prospettive e hanno permesso alla fine di prendere seriamente in considerazione questi aspetti importanti e non secondari della vita di un uomo.
Nel 2000 già la popolazione sopra i 60 anni rappresentava nel mondo "ricco", occidentale circa il 20% degli uomini.

 

Causa

La menopausa esiste ed anche l'andropausa ma sono fenomeni fisiologici che hanno modalità diverse nel loro modo di manifestarsi. Infatti negli uomini non abbiamo la caratteristica caduta improvvisa dell'ormone sessuale più importante, come succede invece nelle donne, ma una lenta e parziale diminuzione dei livelli di testosterone nel sangue (a curva gaussiana). Nell'andropausa o "menopausa maschile", alla diminuzione del testosterone, strettamente collegato a questo evento ormonale, abbiamo generalmente un progressivo aumento della massa grassa e una conseguente riduzione della componente muscolare.

Oltre a questi processi “morfologici” vengono spesso riferiti anche l'insorgenza di un più facile affaticamento, una diminuzione della densità ossea, un calo del desiderio sessuale, depressione, disturbi della memoria e della concentrazione,ed anche turbe del sonno.

Spesso gli uomini su questi cambiamenti, legati al tempo, sono meno informati delle donne e non riconoscono questo tipo di problematiche e quindi sono culturalmente più riluttanti a discuterne, a parlarne con un medico, a confrontarsi con altri uomini e quindi sono più soli e fragili di fronte a queste tematiche e problematiche che coinvolgono molti aspetti considerati ancora molto personali, “inviolabili”, indiscutibili in un mondo di veri uomini e soprattutto con uno specialista poco conosciuto come l’andrologo.


Figura 1: Terza età felice

Come si fa la diagnosi?

Importante per una corretta valutazione della situazione clinica è il dosaggio della concentrazione di alcuni ormoni come il testosterone sia nella sua forma libera che totale. I sintomi ed i disturbi spesso non sono sempre facili da capire.
Una caduta del desiderio sessuale, la presenza di disturbi dell'erezione, una facile “stanchezza”, disturbi del sonno possono essere presenti infatti a qualunque età.

 

Quale è la strategia terapeutica corretta?

Quando si lamentano questo tipo di problematiche in prima istanza è bene rimuovere e correggere tutti i fattori di rischio cardiovascolare, modificare lo stile di vita, l'alimentazione, il controllo del peso e dei valori pressori, ridurre gli zuccheri e i grassi nel sangue, diminuire drasticamente l'assunzione di alcool e dire stop al fumo di sigaretta.
Negli ultimi anni i benefici effetti segnalati dall'uso degli androgeni, quando si è in presenza di disturbi e sintomi legati ad una reale carenza di testosterone, hanno confermato come l'uso dei vari preparati, oggi in commercio, possono avere una indicazione capace di correggere anche i problemi lamentati da un uomo in questo particolare periodo della sua vita. Questi farmaci devono sempre comunque essere somministrati sotto stretto controllo andrologico.


Figura 2: Molecola di testosterone

Dobbiamo sempre ricordare che la sessualità è una componente importante della vita di un uomo non solo nell'età giovanile ed adulta, ma anche nella terza età. Bisogna quindi rimuovere, quando è possibile, tutti quegli ostacoli fisici od emozionali che possono impedire di esprimere la propria vita sessuale anche quando non si è più giovani.

Infine dobbiamo ricordare che tutta questa attenzione alle problematiche sessuali di un uomo in questa fase della sua vita deve sempre essere condotta dando un’estrema attenzione alla prevenzione e alla diagnosi anche delle patologie prostatiche e delle vie urinarie.
In questa fase della vita di un uomo è sempre utile consultare un esperto andrologo od un urologo e, se mai fatto, questi disturbi sessuali e generali possono diventare una buona occasione per fare il punto sulla propria situazione andro-urologica e dunque fare alcune valutazioni ematochimiche importanti, come ad esempio il PSA ed il testosterone totale ed eventualmente anche la sua frazione libera.

Data pubblicazione: 13 maggio 2011

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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