Dito a martello: lesione di Schoenig o di Segond?

giuseppeinternullo
Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano

Una deformità a dito a martello è causata dalla rottura o avulsione dell'inserzione del tendine estensore alla base della falange distale. Talvolta, invece di rompere il tendine, il trauma stacca un frammento di osso dalla base della falange con l'inserzione tendinea

IL DITO A MARTELLO DELLA MANO

Esistono vari sinonimi di questa ptologia come lesione di Segond, lesione di Schoening, dito da baseball, lesione del tendine estensore.

 

DEFINIZIONE

Una deformità a dito a martello è causata dalla rottura o avulsione dell'inserzione del tendine estensore alla base della falange distale. Talvolta, invece di rompere il tendine, il trauma stacca un frammento di osso dalla base della falange con l'inserzione tendinea (Fig. 1). La lacerazione è un terzo meccanismo di rottura.


FIG.1

 

SINTOMI CLINICI

II paziente riferisce dolore e impossibilità a estendere la punta del dito.

ESAME OBIETTIVO
La valutazione clinica evidenzia che l'articolazione interfalangea distale (IFD) è flessa e che il paziente non è in grado di estenderla. L'area dorsale dell'articolazione IFD è dolorosa alla palpazione e leggermente gonfia, ma dopo sole due settimane dal trauma il dito è indolente.

ESAMI DIAGNOSTICI
Le radiografie in AP e laterale possono rivelare la presenza di un frammento osseo avulso dal dorso della falange distale. Se l'avulsione interessa grossi frammenti dorsali la falange può sublussarsi volarmente per la trazione opposta del tendine flessore.

 

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

Frattura-lussazione dell'articolazione IFD (evidente alle radiografie).

Frattura della falange distale (evidente alle radiografie).

 

COMPLICANZE DELLA PATOLOGIA

È possibile la flessione permanente del dito.

 

TRATTAMENTO

La tutorizzazione dell'articolazione IFD in estensione è fondamentale per restituire la funzione completa del tendine estensore. Il tutore può essere applicato sia volarmente che dorsalmente al dito. Nei traumi acuti il tutore dovrebbe essere indossato per sei settimane. Se il trauma è anteriore ai tre mesi il tutore deve essere mantenuto per otto settimane.

Il paziente deve mantenere l'articolazione IFD in estensione quando  rimuove il tutore per pulirlo. In ogni momento, se la punta del dito si flette dopo l'applicazione del tutore il processo di guarigione è interrotto e il periodo di trattamento dev'essere allungato. Dopo quattro o cinque giorni dall'applicazione del tutore valutare lo stato della cute dorsale del dito, cerando macerazione o segni di iper-pressione. Se non si raggiunge la completa estensione dell'articolazione entro la seconda visita è necessario prendere in considerazione la stabilizzazione chirurgica.

Visite di controllo settimanali servono a controllare i progressi e solitamente conducono a risultati migliori, rispetto a trattare il paziente e rivalutarlo dopo 6-8 settimane. Alla fine del periodo di tutorizzazione, se non vi sono deficit di estensione, si inizia la flessione attiva  controllata, indossando il tutore durante la notte per ulteriori 2-4 settimane. Alcune professioni, come cucinare, lavare i piatti o scrivere a macchina, rendono difficile l'utilizzo del tutore; per questi pazienti si dovrebbe prendere in considerazione la stabilizzazione chirurgica.

 

COMPLICANZE DEL TRATTAMENTO

Si può osservare una deformità permanente con flessione della punta del dito, nonostante il trattamento.

 

VALUTAZIONI SPECIALISTICHE

I pazienti con sublussazione volare della falange distale e/o avulsione di un frammento osseo che comprende più di un terzo della superficie articolare dovrebbero essere rivalutati.

Data pubblicazione: 29 settembre 2015

Autore

giuseppeinternullo
Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1986 presso UNIVERSITA' DI CATANIA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Catania tesserino n° 8682.

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