Approccio chirurgico al rimodellamento morfo-funzionale del tronco

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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico

L'Autore pone l'accento sull'importanza di una corretta valutazione e programmazione di più interventi chirurgici nel rimodellamento del tronco ed in particolare della regione addominale e mammaria. Questo approccio è particolarmente valido in soggetti obesi o ex-obesi nei quali il problema del rilassamento tessutale è particolarmente evidente.

Introduzione

Il tronco è costituito da regioni diverse ma in contiguità tra loro, perciò il singolo intervento chirurgico ne migliora o corregge una regione, ma può creare un contrasto innaturale con aree non trattate. Quindi in virtù di un approccio globale al rimodellamento morfofunzionale del tronco, già in fase di valutazione clinica è opportuno pianificare gli interventi e la loroeventuale associazione. 
L’avvento della liposuzione ha progressivamente cambiato l’approccio chirurgico, riducendo la necessità di tecniche convenzionali, che comunque mantengono una loro precisa indicazione. L’addominoplastica conserva sempre una componente funzionale importante associata a quella estetica, legata alla plicatura dell’aponeurosi che, aumentando il tono muscolare della parete, migliora l’atteggiamento posturale dei pazienti. La mastoplastica completa il risultato estetico nella parte alta del tronco e consente un importante miglioramento funzionale nelle correzioni di grandi ipertrofie o asimmetrie.

Metodi

Sono stati presi i considerazione 40 pazienti sottoposte a rimodellamento morfofunzionale del tronco. Gli interventi effettuati sono stati addominoplastica, miniaddominoplastica, mastoplastica riduttiva, mastopessi e liposuzione. In casi selezionati, alcune procedure sono state associate, ovvero condotte simultaneamente. Controindicazioni all’associazione dei vari interventi sono l’età maggiore di 60 anni o situazioni cliniche non compatibili con interventi che possono prolungarsi per oltre 4–5 ore.

Risultati

I risultati clinici ottenuti sono stati buoni, avendo conseguito in tutti i casi un significativo miglioramento funzionale ed estetico dell’intero tronco, con importanti risvolti sulla postura. Due complicanze minori, un sieroma ed una infezione localizzata della ferita addominale. Il rimodellamento completo del tronco, ha infatti evitato la discrepanza tra aree trattate e non, consentendo il raggiungimento di un’uniformità morfologica e funzionale e potenziando il risultato del singolo intervento.

Discussione e conclusione

Nei difetti morfologici e /funzionali che interessano l’intero tronco, il trattamento chirurgico di una sola regione come quella addominale o quella mammaria, creerebbe uno squilibrio tra aree trattate e non. In alcuni casi di grande obesità o di marcata flaccidità, il singolo intervento chirurgico, pur condotto egregiamente, rischierebbe di non sortire significativi benefici. Per questo motivo, l’Autore pone particolare enfasi sulla necessità di un trattamento chirurgico globale dell’intera unità morfo-funzionale rappresentata dal tronco.Questo, però, impone una scrupolosa valutazione clinica, un attento esame obiettivo ed una scrupolosa pianificazione chirurgica, che consentirà di ottenere importanti risultati morfologici e funzionali, senza aumentare i rischi e le complicanze chirurgiche.

Bibliografia

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  5. Gonzalez, Ulloa M.; Chirurgia Plastica Estetica. Piccin Nuova Libraria, Padova.

  6. Bernardi C. “Addominoplastica e mastoplastica nel rimodellamento morfofunzionale del tronco”. Atti del 51° Congresso Nazionale della S.I.C.P.R.E., pag. 113.Verona, 19-21 Settembre 2001 e atti del XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica. La Medicina Estetica, Ed. Salus, 2002.

Data pubblicazione: 12 giugno 2010

Autore

claudiobernardi
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981 presso roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 31438.

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