La pressoterapia sequenziale

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale

La Pressoterapia Sequenziale è un utilissimo presidio terapeutico dai rapidi effetti sul benessere soggettivo e sui risultati estetici, che si basa sull’applicazione di pressioni esterne sulla superficie degli arti secondo un determinato gradiente e con una sequenzialità centripeta programmata.

In pratica si avvale dell’azione di gambali o bracciali dotati di camere gonfiabili nelle quali un apposito apparecchio insuffla aria secondo pressioni ben definite e con una sequenzialità che va dalla periferia degli arti verso la loro radice in maniera tale da generare una sorta di onda peristaltica in grado di veicolare il liquido interstiziale depositato nei tessuti dapprima all’interno dei vasi linfatici e venosi e poi, progressivamente, di attivarne la circolazione.

E’ fondamentale quindi che l’apparecchiatura impiegata sia dotata di questa specifica caratteristica, dal momento che l’applicazione simultanea di una pressione uniforme su tutta l’estensione dell’arto risulta inefficace e dannosa generando fenomeni di stasi o flussi retrogradi.

Pur rappresentando un presidio terapeutico apparentemente semplice e spesso proposto e praticato da figure professionali non mediche (istituti di bellezza) è invece indispensabile che questo trattamento sia prescritto e realizzato sulla base di precise indicazioni e dopo un attento esame clinico (visita) generale e locale per identificare eventuali controindicazioni.

Le indicazioni alla pressoterapia sono rappresentate da:

  • Edema da ritenzione idrica
  • Edema da insufficienza venosa
  • Linfedema primario e secondario
  • Linfedema post-mastectomia
  • Lipoedema
  • Cellulite
  • Edema venoso o linfatico in gravidanza
  • Sindrome post-trombotica o post-flebitica
  • Prevenzione della Trombosi Venosa Profonda

 

Le controindicazioni più comuni sono:

  •  Infiammazioni venose acute (Flebiti)
  • Linfangiti acute
  • Trombosi venosa profonda non stabilizzata
  • Dermatiti e dermoipodermiti acute
  • Erisipela
  • Arteriopatie
  • Insufficienza cardiaca e/o respiratoria
  • Ipertensione arteriosa non controllata
  • Malattie croniche
  • Neoplasie maligne

 E’ del tutto evidente che l’identificazione ed il controllo di queste condizioni cliniche implica di necessità l’intervento di competenze di tipo medico-specialistico.

Un ciclo di trattamento prevede dieci – dodici sedute della durata di circa 30-45 minuti con diversa frequenza e con applicazione di pressioni che variano dai 20 ai 120 mm/Hg. Questi parametri vanno opportunamente scelti sulla base delle differenti applicazioni e delle specifiche condizioni del paziente, non essendo eludibili i rischi anche seri di una applicazione scorretta della metodica.

I migliori risultati si ottengono quando la pressoterapia è associata ad altri trattamenti con azione sinergica o complementare: linfodrenaggio manuale, elastocompressione con calze elastiche, mesoterapia, scleroterapia, terapia medica, chirurgia.

Data pubblicazione: 14 marzo 2010

Autore

luciopiscitelli
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976 presso 2a FACOLTA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Napoli tesserino n° 13488.

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