Il sesso orale e la positività ad HPV aumenta il rischio di cancro orofaringeo

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

La conferma arriva dai ricercatori del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center di Baltimora: il rapporto sessuale orale e l'infezione con HPV nel cavo orale espone al rischio di contrarre un cancro orofaringeo

I ricercatori americani del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center di Baltimora con un recente lavoro pubblicato su Lancet Oncology (Lancet Oncol. 2010 Aug;11(8):781-9.) un importante studio osservazionale ed epidemiologico su l'aumento del rischio di incidenza del Cancro orofaringeo correlato all'HPV (Human Papilloma Virus).

Il dato di conferma proviene dall'osservazione della aumentata incidenza - soprattutto negli uomini di età inferiore ai 50 anni - di questa malattia neoplastica anche in soggetti non fumatori e non abituali consumatori di alcol.

Lo studio conferma che la presenza di HPV nel cavo orale espone di ben 32 volte in più rispetto ad un soggetto non positivo per HPV all'insorgenza di questo tumore (carcinoma squamocellulare); il rischio di cancro è inoltre maggiormente triplicato nei soggetti HPV positivi fumatori e di 2,5 volte nei forti bevitori.

Altri dati significativi confermano che i pazienti che hanno avuto nella loro vita più di 6 partner con le quali hanno avuto sesso orale (attivo: fellatio o cunnilingus) sviluppano una percentuale di cancro - HPV correlato - dell' 8,6% rispetto ad altri soggetti meno promiscui.

Nell'attesa di nuovi dati riguardanti soprattutto la reale efficacia del vaccino contro l'HPV nell'uomo, i consigli fondamentali per la sicurezza dei pazienti debbono vertere alla:

1. protezione attiva durante il sesso orale (condom);

2. individuazione di lesioni precoci del cavo orale.

Inoltre può risultare utile per un miglior follow-up dei pazienti e per individuare i soggetti a più alto rischio, l'effettuazione di tests specifici per la individuazione di ceppi responsabili di questo tumore - HPV 16 in primis - mediante tecnica di amplificazione del genoma virale.

Le figure di riferimento per la tutela della Salute del paziente sono il medico di famiglia in primis e sicuramente lo Specialista in Malattie Sessualmente Trasmissibili, ovvero il Venereologo.

Utile rivolgersi al Venereologo, per la valutazione di lesioni delle mucose del cavo orale e per la effettuazione dei sopraccitati tests specifici; ovviamente la Tutela della Salute in questo caso non deve significare facili allarmismi, ma vuole sottolineare l'importanza della prevenzione primaria in un tipo di rapporto sessuale, che molti considerano erroneamente "relativamente sicuro" senza alcuna protezione, rispetto ad altri tipi di rapporti sessuali - e che invece può trasmettere oltre a quanto asserito dai ricercatori Johns Hopkins Kimmel Cancer, anche altre malattie sessualmente trasmissibili importanti (Sifilide, Gonorrea, Chlamidia, Herpes, Condilomi - HPVBalanopostiti/Balaniti in primis).

Data pubblicazione: 05 giugno 2011

Autore

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2000 presso UNIVERSITA' LA SAPIENZA di ROMA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 50938.

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