La malattia da reflusso gastroesofageo non erosiva (NERD)

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

La Malattia da reflusso gastroesofageo non erosiva è caratterizzata dalla presenza dei sintomi tipici del reflusso in assenza di danno mucoso esofageo visibile all’endoscopia. Tale condizione rappresenta il 60-70% dei casi di malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE)...

La Malattia da reflusso gastroesofageo non erosiva – NERD (Non Erosive Reflux Disease), è caratterizzata dalla presenza dei sintomi tipici del reflusso (pirosi retrosternale, rigurgito) in assenza di danno mucoso esofageo (erosioni, ulcere) visibile all’endoscopia. Tale condizione rappresenta il 60-70% dei casi di malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).

La presentazione clinica della NERD può essere severa come quella dell’esofagite erosiva, ma i pazienti con NERD rispondono meno alla terapia con inibitori di pompa protonica (IPP) rispetto ai pazienti con esofagite erosiva.

 

Come indagare

Un’ anamnesi accurata identifica quelli che sono i sintomi tipici della malattia da reflusso, ed un primo approccio con un ciclo di terapia con IPP, in assenza di sintomi di allarme, è considerato il primo step di trattamento, con il duplice obiettivo di confermare la diagnosi e di risolvere la sintomatologia. Per il limite di una risposta terapeutica spesso non soddisfacente, in particolare con le dosi standard di farmaco, i pazienti con NERD vengono sottoposti spesso ad esami più approfonditi. In particolare la pH-impedenziometria esofagea/24 (MII- pH/24), permette di sottoclassificare i pazienti con sospetto NERD in tre categorie.

-       Categoria 1 - Pazienti con MII-pH patologica, ovvero con un reflusso patologico, sia esso acido, non acido o misto, in assenza di lesioni visibili endoscopicamente. Dal punto di vista demografico tali pazienti sono risultati più frequentemente maschi, con BMI elevato e con una maggiore prevalenza di ernia iatale.

-       Categoria 2 - Pazienti con esofago ipersensibile, ovvero senza un reflusso patologico ma con un’ associazione positiva tra sintomi e  reflusso (acido, non acido o misto). Per lo scarso controllo sintomatologico della terapia con antisecretivi, in particolare i pazienti con un reflusso di natura non acida o mista, rientrano come possibili candidati ad un trattamento chirurgico della loro patologia

-       Categoria 3 - Pazienti affetti da pirosi funzionale, ovvero coloro che hanno sintomi da reflusso pur non avendo un reflusso patologico, né un’associazione positiva sintomi-reflussi, in assenza di lesioni endoscopicamente evidenti e con una scarsa risposta terapeutica agli antisecretivi. Tale categoria di pazienti presenta sintomi dispeptici e colon irritabile più frequenti rispetto agli altri due sottogruppi, come pure è segnalata una maggiore prevalenza di disturbi centrali, come ansia e/o depressione. Il sesso femminile è maggiormente rappresentato in tale categoria (così come  internazionalmente è stato dimostrato per la dispepsia funzionale e per i disturbi funzionali in  genere).

 

Considerazioni

Si può sostenere che la NERD sia un “concetto ombrello” che copre gruppi eterogeni di pazienti. Da questo gruppo, grazie alla  pH-impedenziometria 24h, è possibile individuare i pazienti con “pirosi funzionale” che vengono quindi scorporati dal gruppo dei pazienti affetti da malattia da reflusso per essere considerati parte della famiglia dei pazienti con disturbi gastrointestinali funzionali. Questo concetto è molto importante in quanto eviterebbe a tali pazienti le continue terapie acido-soppressive assolutamente inutili e dispendiose, oltre a prevenire l’esecuzione di procedure chirurgiche altrettanto inutili e potenzialmente pericolose.

 

Riferimenti bibliografici

Fass R.: Am J Gastroenterology 2001; 130:1459-65;
Van Oudenhove L; Gut 2008; 57:1666-73 Savarino E: Gut 2009; 58:1185-91.

Data pubblicazione: 23 giugno 2011

Autore

felice.cosentino
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1974 presso Università di Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 24617.

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