Le cisti ovariche

Quanto è importante diagnosticare precocemente le cisti dell'ovaio, che spesso, nelle fasi iniziali sono asintomatiche.

Le cisti per definizione, sono delle formazioni che contengono sostanze che possono essere liquide, solide o semisolide, e possono comparire in diversi organi del nostro corpo. Quando si localizzano a carico dell’ovaio, possono determinare alterazioni della funzione riproduttiva, per questo motivo è necessario eseguire controlli periodici annuali dal ginecologo, in quanto spesso nelle fasi iniziali della loro insorgenza non danno sintomi.

 

A quale età insorgono queste cisti?

Nella maggior parte dei casi insorgono nelle donne in età fertile, più frequentemente nell’adolescenza, ma anche in epoca premenopausale, e sono legate, nella maggior parte dei casi, a squilibri ormonali. Possono essere riscontrate anche nell’infanzia e in post-menopausa.

 

Quali sono i tipi di cisti che si riscontrano in età fertile?

Si distinguono cisti funzionali, cisti sieromucionose, cisti endometriosiche e cisti dermoidi, e  non dimentichiamo una condizione riscontrata molto frequentemente che è l’ovaio micropolicistico. Esistono poi le forme maligne, che rientrano nell’ambito dei tumori ovarici, che non saranno però trattate in questa sede.

Le funzionali si dividono in cisti follicolari,che si formano a causa del fatto che il follicolo ovulatorio, contenente la cellula uovo, non scoppia durante l’ovulazione e quindi dà origine alla cisti, e in cisti luteiniche, che si formano nel corpo luteo, una formazione dell’ovaio, che compare dopo l’ovulazione e produce il progesterone.

Le sieromucinose sono quelle che si riscontrano più frequentemente in epoca premenopausale e contengono al loro interno un liquido sieroso o mucinoso.

Le endometriosiche, si formano a causa del fatto che l’endometrio, che è il tessuto che riveste l’interno della cavità uterina si localizza anche nelle ovaie.. Si verifica quindi un accumulo di sangue, causato dallo sfaldamento dell'endometrio, che non può essere eliminato, e così si forma la cisti.

Le dermoidi dette anche teratomi, sono cisti solide, o semiliquide che al loro interno contengono vari tessuti, come denti, capelli, ecc., che derivano dalle cellule germinali.

L’ ovaio micropolicistico si caratterizza per la presenza di tante piccole cisti (1-3mm) al’interno dell’ovaio, e sono da correlare a una condizione di squilibrio ormonale. Sono molto frequenti nell’adolescenza, e sono responsabili di alterazioni del ciclo mestruale, come amenorrea e oligomenorrea, acne, irsutismo (crescita di peluria in eccesso su tutto il corpo), e infertilità.

 

Quali sono i disturbi provocati da queste cisti?

I disturbi sono vari a seconda anche del tipo di cisti. Le cisti funzionali in genere non danno grossi fastidi, e se non raggiungono grosse dimensioni possono passare inosservate. Quelle più grandi possono determinare dolori ed aumento di volume e gonfiore addominali.

Le endometriosiche, in genere sono caratterizzate da dolori pelvici intensi che compaiono prima e durante il ciclo mestruale che tendono ad aggravarsi ed accentuarsi con il passare dei giorni.

Negli altri casi , ci possono essere disturbi e alterazioni del ciclo,  per quanto riguarda ritmo, durata e quantità.

Tutti i tipi di cisti, comunque, possono determinare difficoltà nel concepimento.

Come si diagnosticano le cisti ovariche?

La diagnosi viene effettuata tramite l'esecuzione di una visita ginecologica completata dall'effettuazione di un'ecografia pelvica, per via sovrapubica e per via transvaginale, che darà informazioni esatte relative alle dimensioni e al tipo di cisti (liquida, solida, semisolida). In alcuni casi sarà necessario effettuare anche delle analisi del sangue per la valutazione dei markers ovarici, come il CA 125, il CA 19.9, l'alfafetoproteina, ecc. per aiutare a chiarire meglio la natura e la tipologia della cisti.

 

Qual è la terapia più appropriata per queste cisti?

Per quanto riguarda le cisti funzionali, possono regredire spontaneamente. Se non accade bisogna mettere a riposo l’ovaio tramite l’assunzione della pillola anticoncezionale per tre quattro mesi e valutare poi tramite esame ecografico se la cisti si è ridotta o scomparsa, e decidere a seconda dei casi, se continuarne l’assunzione.

Le sieromucinose vanno valutate attentamente,anche tramite l’esecuzione dei markers ovarici , e in base alle dimensioni, che se superano i cinque centrimetri, richiedono l’asportazione della cisti tramite intervento chirurgico, che può essere effettuato per via laparoscopica o per via tradizionale.

Le endometriosiche si possono curare con la pillola anticoncezionale. Se si ricerrca una gravidanza vanno asportate tramite intervento chirurgico.

Le dermoidi, vanno sempre asportate chirurgicamente, perché possono facilmente degenerare e diventare maligne.

Nel caso di ovaie micropolicistiche, la cura, sostanzialmente si fa con la pillola anticoncezionale o con altri farmaci di tipo ormonale a seconda del tipo e della gravità dei sintomi.

Le cisti riscontrate in età infantile e in postmenopausa devono essere sempre asportate per l'alto rischio di degenerazione maligna.

 

E’ possibile fare una prevenzione per le cisti ovariche?

Si è possibile, e si realizza attraverso una diagnosi precoce.

Nella maggior parte dei casi le cisti ovariche rimangono asintomatiche fino a quando non hanno raggiunto grosse dimensioni, ma a quel punto può essere compromessa seriamente la funzione dell’intero ovaio che va poi asportato completamente, con danni irreparabili per la fertilità. Non dimentichiamo poi, l’importanza della diagnosi precoce delle forme maligne, che rappresenta l’unica possibilità di salvezza per le donne che ne sono affette.

Per questo motivo, è importante recarsi puntualmente, e costantemente ogni anno dal proprio ginecologo, per effettuare una accurata visita di controllo e un’ecografia pelvica.

Data pubblicazione: 04 luglio 2011

Autore

defalcovincenza
Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso università la Sapienza di Roma.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43654.

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