Cefalea atm.

La cefalea che viene dalla bocca

e.bernkopf
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno

Se una cefalea è ribelle alla terapia, può essere importante consultare anche un dentista esperto in disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare.

Nella epidemiologia delle cefalee, Emicrania e Cefalea di tipo tensivo (classificate fra le "primarie", prive cioè di una causa nota alla quale poterle riferire) sono di gran lunga le più diagnosticate. Sono collocate ai punti 1 e 2 della classificazione che periodicamente viene aggiornata dai maggiori esperti mondiali del settore, riuniti nell’International Headache Society (IHS):

Cefalee Primarie (da causa sconosciuta):

01 - Emicrania
02 - Cefalea di tipo tensivo
03 - Cefalea a grappolo ed emicrania cronica parossistica
04 - Cefalee varie non associate a lesioni strutturali

Cefalee Secondarie (dovute ad altre patologie che le sostengono) 

05 - Cefalea associata a trauma cranico
06 - Cefalea associata a patologie vascolari
07 - Cefalea associata a patologia endocranica non vascolare
08 - Cefalea da assunzione o sospensione di sostanze esogene
09 - Cefalea associata ad infezioni extracraniche
10 - Cefalea associata a patologie metaboliche
11 - Cefalee o dolori facciali associati a patologie del cranio, collo, occhi, orecchi, naso e seni paranasali, denti, bocca o di altre strutture facciali o craniche.
12 - Nevralgie craniche, nevriti e dolori da deafferentazione
13 - Cefalee non classificabili

Ai punti dal 5 al 13 sono indicate le Cefalee Secondarie, quelle cioè sostenute da un'altra patologia.

Al punto 11 ci sono le cefalee secondarie che derivano dalla bocca, accorpate peraltro con una certa confusione ad altri organi che in particolari condizioni possono causare cefalea (cranio, collo, occhi, orecchi, naso e seni paranasali, altre strutture facciali o craniche).

L’esclusione dell’ipotesi che un paziente soffra di una cefalea secondaria ad altre patologie dovrebbe necessariamente precedere la formulazione di una diagnosi di cefalea primaria, ma nel caso delle cefalee secondarie che derivano dalla bocca si è di fronte ad una materia abbastanza complicata, che comprende non solo i delicati rapporti fra le arcate dentarie, ma anche le funzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (la "cerniera", per così dire, della bocca).

È da notare che le caratteristiche cliniche di una cefalea secondaria possono essere spesso molto simili a quelle di una primaria: ne deriva che non è facile far diagnosi differenziale fra le due quando un paziente presenta sia cefalea che malocclusione dentaria: è possibile, dunque, che questo argomento sia sottostimato, anche perché la ricerca scientifica si dedica pressoché esclusivamente alle cefalee primarie.

Tutto ciò lascia il dubbio che molti casi di cefalea siano diagnosticati come cefalee primarie (emicrania e tensiva in particolare) in quanto non indagate con gli approcci che le farebbero classificare (e soprattutto curare) come secondarie alla malocclusione.

Sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.

Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.

Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità che la bocca possa influire sulla patogenesi della cefalea per questa via chiamata “cervicogenica".

La familiarità per cefalea che spesso si ricerca (e si trova) può anche essere una familiarità di malocclusione, che i dentisti rilevano abitualmente nella famiglia che affida loro un bambino per motivi ortodontici.

Per tutto ciò, qualora una cefalea primaria, emicranica e tensiva in particolare, non dovesse rispondere alle terapie prescritte dallo specialista di settore, è opportuno consultare anche un dentista esperto in disfunzioni dell'Articolazione Temporio Mandibolare (ATM) e in difetti di postura legati alla malocclusione dentaria, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica, che si Affronta con l’applicazione di dispositivi intraorali realizzati ad hoc.

Articoli: 

Video Intervista al Dr. Edoardo Bernkopf

Webinar a 3 con Neuropsichiatra, Oculista e Dentista:

Casi significativi:

In età pediatrica:

In età adulta:

Cefalea Famigliare:

Bibliografia:

  • Bernkopf E. Cefalea, otalgia e dolore vertebrale da malposizione cranio-mandibolare. Rivista Italiana di Stomatologia N. 10 Anno LIX - Ottobre 1990, 61-4
  • Bernkopf E. Maraggia A. Anselmi F. Ortodonzia e cefalee miotensive nel bambino. Medico e bambino N. 8 - Anno IX - Agosto 1990, 40-4.
Data pubblicazione: 14 luglio 2011

Autore

e.bernkopf
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso un. Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Vicenza tesserino n° 2476.

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