Esostosi o osteocondroma

L'Esostosi rappresenta lil tumore benigno più frequente dello scheletro, si localizza a livello delle cartilagini di accrescimento; il trattamento è chirurgico se è dolorosa o per motivi estetico-funzonali. La trasformazione è rara.

L’esostosi o osteocondroma è il più frequente dei tumori benigni dello scheletro, o meglio è un amartoma,(eccessivo accrescimento di una componente tessutale normale con formazione di una struttura costituita da un insieme disordinato di tessuti normali ) che ha origine da una porzione fertile di cartilagine sottoperiostea, che cresce producendo osso con caratteristiche analoghe all'accrescimento scheletrico e arresta la sua crescita al termine del normale accrescimento osseo.

Si localizza in corrispondenza delle cartilagini di accrescimento, delle ossa lunghe , tra diafisi ed epifisi , (prediligendo soprattutto la metafisi distale del femore, prossimale e distale della tibia e l'omero), ma si può localizzare anche in alcune ossa piatte (ad es. scapola, bacino).

Si manifesta prevalentemente nel sesso maschile. L'età di comparsa è attorno ai 6-10 anni sebbene può aumentare di volume per tutto il periodo dell'accrescimento scheletrico senza dar segno di sé.

Può provocare : compromissione della mobilità articolare, disturbi della crescita, problemi di tipo estetico e il coinvolgimento secondario per compressione di tendini, nervi o di vasi sanguigni.

Il dolore compare o per compressione di un nervo o per lo sfregamento delle strutture molli vicinorie o per infiammazione della borsa mucosa che si forma sull’estremità dell'esostosi.

Il dolore può assumere significato diverso se compare in età adulta: in questo caso è opportuno sospettare una possibile degenerazione maligna (condrosarcoma).

La trasformazione maligna è estremamente rara (< 1%) e accade solo in età adulta. Quando l'esostosi degenera diventa sintomatica con dolore ed aumento progressivo del volume.

L'esostosi va tenuta periodicamente controllata ed è importante estendere l’esame anche ad altri distretti in quanto esistono forme a localizzazione multipla.

In assenza di problemi clinici particolari l'esostosi non richiede alcuna terapia.

L'indicazione per la rimozione chirurgica dell'esostosi è solamente per motivi funzionali, estetici,  per correggere eventuali deformità o se dolorosa.

Si consiglia di non asportare l'esostosi se non a fine sviluppo scheletrico. La rimozione dell'esostosi al solo scopo di prevenire un'eventuale e rara possibilità di degenerazione maligna non è indicata.

 

Data pubblicazione: 27 novembre 2012

Autore

fabriziosergio
Dr. Fabrizio Sergio Ortopedico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1994 presso Seconda Università degli Studi di Napoli.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Caserta tesserino n° 6039.

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