Sesso e rete, parte seconda

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

La rete entra anche nelle camere da letto, modifica e spesso stravolge la sfera della sessualità. un'analisi psicologica della sessualità, non può essere disgiunta dal momento storico in cui viviamo e dalle profonde modifiche epocali

La sessualità oggi, tra sovraesposizione a stimoli sessuali ed una mercificazione continua, ha totalmente smarrito il suo significato di comunicazione, conoscenza di sé e dell’altro\a, scambio emozionale, ecc. .

La vita sessuale, sembra essere improntata alla “quantità“ di rapporti, più che alla “qualità“ delle emozioni provate, sembra essere infatti una corsa a chi fa prima e soprattutto di più.
Alla luce di queste riflessioni, internet rappresenta un caleidoscopico calderone di stimoli eccitatori; tutto è trovabile, acquistabile, scaricabile, funge da intrattenimento, da consolazione per cuori solitari, da amplificatore emozionale per singoli e coppie annoiate ed in crisi, facilita l’insorgenza di parafilie, che spesso nella vita reale trovano qualche impedimento per la loro realizzazione, ecc..

La rete, facilita e promuove un’eroticità facile, dal facile utilizzo e consumo, rende gli assidui frequentatori, bravi e navigati “amanti virtuali”, capaci di esperienze erotiche simultanee e plurime, senza il minimo rischio, né di coinvolgimento, né il manifestarsi di una possibile ansia da prestazione maschile o di anorgasmia femminile.

La rete rende più complici ed immediati gli incontri, se di “incontri“ si può parlare, tra chi guarda e chi partecipa, tra chi domina e chi sottomette, facilita l’attuazione di immaginari erotici, mai investigabili in altro modo ed, il monitor del pc, azzera la censura, il pudore e, talvolta il buon senso.

Spesso dietro un computer si incontrano ragazzini, mossi da curiosità e furore testosteronico e scarso controllo genitoriale, con anziani, parafilici o con “non si sa chi”, fautori di una tendenza trasgressiva, accompagnata da una semantica audace e dall’effetto slatentizzante della rete.

Nel sesso virtuale, spesso c’è una svalutazione dell’altro, in quanto da “persona“ nella sua integrità di psiche e soma,umori, malumori, verbale e non verbale, diventa soltanto un mezzo per provare piacere sessuale, uno “strumento“ utilizzato per accedere all’autoerotismo ed alla risposta orgasmica, più o meno immediata.

Molti studi di psicologia (Cooper 1999, Cantelmi 2005) dimostrano che il cybersesso diventa patologico, quando transita alla dimensione di compulsività, cioè quando chi lo pratica non riesce più a farne a meno.

Spesso il cybersesso, diventa poi la forma esclusiva di relazione sessuale per la persona, l’unico approccio alla sessualità mediante la rete, da cui poi è veramente difficile tornare indietro.
Sempre Cantelmi e Lambiase, dimostrano come nel tempo, il sesso online, influenza oltre il comportamento sessuale del soggetto, anche il funzionamento mentale di chi lo pratica.
Il pensiero razionale, viene ad essere compromesso, privato delle risorse cognitive necessarie per gestire e modulare i comportamentiche transitano spesso all’anarchia ed allo scarso controllo pulsionale.

Il sesso online, è una moda relativa al momento storico in cui viviamo, una necessità per chi ha difficoltà relazionali e sessuali, una nuova forma di dipendenza senza sostanza, una parafilia?
A mio avviso, gli aspetti sociologici correlati al cybersesso, non possono essere trascurati, la tecnologia ormai appartiene alla comunicazione, al corteggiamento, alla dimensione dell’intimità e delle relazioni.

Dalla lettera sigillata con la cera lacca, siamo passati alla email, al blog, luogo di dominio pubblico dove la comunicazione è circolare e simmetrica; dalle chiacchierate in salotto, alle chat, dalle feste per facilitare incontri, ai siti per incontri ed ai social network, contenitori di informazioni personali, immagini, pensieri, solitudini e, forse surrogati di affettività.
Alla luce di queste modifiche epocali,anche la sessualità cambia veste, imbattendosi in questa nuova realtà virtuale.

L’analisi psicologica della sessualità, inclusa la variabile virtuale, non può solo essere psicologica, intrapsichica, relazionale, interpersonale, ma deve obbligatoriamente tenere presente il sociale e la matrice culturale in cui ci muoviamo, ambiti che condizionano fortemente i nostri comportamenti amorosi.
Nei casi di sexual addiction, un approfondimento delle dinamiche psicologiche e relazionali, che abitano gli assidui frequentatori della rete, andrebbe sempre effettuato.

 

Bibliografia:

Bauman Z: “Società liquida“ 2000 Laterza Bari
Bion W: “esperienze nei gruppi“ Armando editore. 1971
Carotenuto A: “Amare, tradire“ Bompiani editore 1991
Cooper A .Delminco: Burg: “Cybersex users, abusers, and compulsives. New finding and implication“
Nardone: “Perversioni in rete, le psicopatologia da internet ed il loro trattamento“ Ponte alle Grazie Milano 2002
“Il tradimento online“ Cantelmi, Carpino - Franco Angeli Milano 20025

Data pubblicazione: 26 novembre 2012

Autore

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Laureata in Psicologia nel 1992 presso La Sapienza-Roma.
Iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia tesserino n° 1048.

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