Abuso sessuale sui minori e sue connotazioni

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

Esistono i comportamenti sessuali dei bambini? Quali sono? Possiamo distinguere tra quelli sani e quelli che invece meritano maggior attenzione da parte degli adulti?

In generale possiamo definire l'abuso sessuale su un minore come la situazione in cui la sessualità di un minore viene utilizzata e strumentalizzata a vantaggio dell’abusante, che ne ottiene gratificazioni di natura sessuale e/o economica. 
L’abuso sessuale può essere “attivo”, cioè l’adulto concretamente compie atti di libidine sul corpo del bambino, ma anche “passivo” per il bambino.

Diciamo che possiamo parlare di abuso sessuale ogni volta in cui un soggetto costringe un altro ad un rapporto (organi genitali che si toccano) o ad un contatto sessuale (organi genitali che toccano una parte del corpo di un altro soggetto), oppure eventi non consensuali in cui una persona costringe un’altra a guardare i propri genitali (esibizionismo) o la espone a materiale con contenuto sessuale (immagini pornografiche, conversazioni  sul sesso) allo scopo di procurarsi piacere sessuale o vantaggi economici.

Tutte queste azioni devono essere agite, per configurarsi come abuso, su una personaincapace di fornire un consenso informato o di rifiutare  ciò a che viene esposto o in cui è coinvolto. 

E' possibile riconoscere se un bambino ha subito degli abusi sessuali?

A questa domanda non esiste una risposta univoca. Questo perché ogni abuso costituisce una storia a sè e ogni bambino presenta caratteristiche che rendono estremamente variabile la sequela che l'abuso lascia dietro di sé nella vita delle giovani vittime. Pertanto non possiamo generalizzare perché esistono molte vittime di abuso, sopravvissute e capaci di vivere una vita sociale, affettiva e sessuale piena e appagante, ricca di soddisfazioni e di gioie.

Esistono tuttavia caratteristiche correlate all'abuso che sono in grado di incidere sulla diversa gravità delle conseguenze che ne derivano.

Le conseguenze più gravi sono quelle relative alla dimensione psicologica, affettiva e relazionale della vittima, che potrà presentare bassi livelli di autostima, difficoltà emotive, incubi e disturbi del sonno, ostilità, rabbia repressa, depressione, disinteresse, problemi di profitto in ambito scolastico, disturbi dell'attenzione e della memoria, nonchè della concentrazione. E' anche presente il costante desiderio e la preoccupazione di piacere agli altri, i comportamenti aggressivi e regressivi, la sessualizzazione molto precoce, i giochi con contenuti sessuali espliciti. Nei casi più gravi chi ha subito un abuso sessuale manifesterà anche serie difficoltà nel vivere una vita sessuale appagante, in quanto più spesso accosterà al sesso le sensazioni di sofferenza fisica ed emotiva che hanno accompagnato l'abuso.

I bambini che hanno subito degli abusi molto spesso si percepiscono colpevoli della situazione subita. Questo accade per diverse ragioni: in caso di abuso da parte di un genitore, ad esempio, il Tribunale più spesso devide che deve essere il bambino a dover abbandonare la propria casa e non il genitore abusante. Il piccolo fa fatica a comprendere che quella decisione è stata presa nel suo interesse, ma si sente più spesso in colpa e privato di casa sua (e se è il papà l'abusante, si sente anche privato della mamma e dei fratellini). Inoltre bisogna sottolineare che anche i bambini possono provare piacere nel ricevere attenzioni sessuali e tutto ciò, proprio perché non è leggibile né decodificabile per un bambino, genera quella confusione che lega un'esperienza devastante come l'abuso sessuale al piacere, che poi sfocia nel senso di colpa e nell'autocondanna. Vivrà inoltre l'inadeguatezza nelle relazioni interpersonali, isolandosi e sviluppando una personalità rinunciataria.

In generale possiamo dire che il bambino a nutrire poca o scarsa fiducia nell'adulto, dal quale si sarebbe aspettato naturalmente di essere protetto, infatti tutti noi nasciamo con il bisogno innato di essere accuduti e protetti. Questo significa che alla persona abusata, in modo del tutto imprevedibile, potrebbe essere ancora aggredita in futuro.

Le caratteristiche dell'abuso che lo connotano più o meno grave sono:

  • Età della vittima: più é elevata l'età della vittima, peggiori possono essere le conseguenze.
  • Età dell'abusante: più é anziano l'abusante e in generale la differenza d'età con la vittima, più serie saranno le conseguenze.
  • Sesso dell'abusante: le conseguenze sono più gravi quando l'abusante é un uomo.
  • Ricorso alla forza fisica durante l'abuso
  • Frequenza dell'abuso: più frequente è l'abuso, peggiori saranno le conseguenze.
  • Durata dell'abuso: le conseguenze sono più gravi se l'abuso interessa un periodo di vita più lungo nella vita della vittima.
  • Severità dell'abuso: più le azioni dell'abusante sono violente e più saranno gravi le conseguenze.
  • Relazione tra vitima e abusante: le conseguenze sono più gravi se la vittima e l'abusante sono legati da relazione stretta e vicinanza (l'incesto é la forma di abuso sessuale più grave).
  • Numero degli abusanti: maggiori e serie saranno le conseguenze se gli abusanti sono più di uno.
  • Multiproblematicità della famiglia della vittima: se in famiglia ci sono anche altri seri problemi, le conseguenze saranno più serie.

Poiché sappiamo che, attraverso il gioco e attraverso il proprio corpo e le modalità con cui il bambino entra in relazione con l'adulto, esistono i comportamenti sessuali dei bambini, vorrei spiegare le differenze tra comportamenti sessuali definiti "sani" e quelli invece che sono detti "problematici" o correlati ad un abuso sessuale e che quindi meritano maggiore attenzione da parte dell'adulto.

Premetto che insegnanti e genitori sanno bene che oggi i bambini sono tempestati in modo massiccio dai media, dai ragazzi più grand a scuola, da adulti, spesso incapaci di fornire risposte puntuali in merito di informazioni talvolta scorrette sulla sessualità. E molto spesso più che informazioni ci sono dubbi, incertezze, intuizioni, parole non dette.

 

Come facciamo allora a capire se il comportamento sessuale di un bambino é legato al normale sviluppo naturale e quando, al contrario, é connesso ad un problema?

 

Comportamenti adeguati:

1. Conversazioni relative ai propri genitali o alla riproduzione con persone della stessa età.

2. Richiesta di mostrare e farsi mostrare i genitali nel gruppo dei pari.

3. Giocare al dottore.

4. Masturbazione occasionale.

5. Imitazione di comportamenti seduttivi.

 

Comportamenti che necessitano di una risposta da parte dell'adulto:

1. Mostrare preoccupazione rispetto a temi di natura sessuale

2. Cercare di vedere i genitali degli altri, alzando la gonna di qualcuno o abbassando i pantaloni di altri.

3. Promuovere e tenere conversazioni esplicite sulla sessualità nel gruppo di pari.

4. Fare scherzi o pronunciare insulti a sfondo sessuale.

5. Eccessiva precocità nelle consocenze sessuali del bambino

6. Manifestazione di esibizionismo sessuale, interesse per materiale pornografico, "palpeggiamento" diretto ad altri soggetti.

7. Masturbazione reciproca o di gruppo.

8. Simulare azioni sessuali con bambole.

 

Comportamenti che richiedono correttivo da parte dell'adulto:

1. Tenere e promuovere conversazioni sessualmente esplicite con persone di età significativamente diversa.

2. Toccare i genitali di altre persone senza permesso.

3. Insultare gli altri o se stessi con temi legati alla sessualità.

4. Minacciare o impaurure ricorrendo alla forza.

5. Fare proposte o minacce sessualmente esplicite.

6. Manifestazione di esibizionismo dei genitali, interesse al materiale pornografico e ai "palpeggiamenti".

7. Masturbazione compulsiva o dover interrompere altre azioni per masturbarsi.

8. Masturbarsi attraverso l'introduzione di oggetti in vagina o in ano.

9. Simulare l'atto sessuale con amici o con bambole o oggetti, tenendosi addosso i vestiti.

 

Comportamenti problematici che richiedono un intervento immediato da parte dell'adulto

1. Penatrazione orale, vaginale o anale di bambole. E' necessario preoccuparsi perché attraverso il gioco il bambino agisce molti dei suoi vissuti profondi e inconsci attraverso le bambole.

2. Penetrazione orale, vaginale, anale di altri bambini o animali.

3. Obbligare altri compagni ad esibire i genitali.

4. Simulare l'atto sessuale dopo essersi tolti i vestiti. 

5. Evidenza di qualunque lesione o sanguinamento dai genitali senza alcuna spiegazione chiara.

(Questa classificazione é stata proposta da G. Ryan)

 

Bibliografia:

G. Ryan, "Childhood Sexuality: a decade of Study. Part I: Research and Curriculum Development", Child Abuse and Neglect. 24-33-48, 2000

 

Data pubblicazione: 20 febbraio 2015

Autore

a.pileci
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

Laureata in Psicologia nel 2003 presso Università di Torino.
Iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia tesserino n° 12751.

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