Timing ricoveri frattura femorale

mirkoparabita
Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra

In relazione alle nuove direttive, che ci "cadono addosso" da più parti, in particolare dalle Regioni, si sta cercando di rivedere i tempi relativi alla degenza del paziente c/o Unità di Riabilitazione Intensiva, sulla base della patologia d'ingresso. Attualmente (Regione Puglia) viene assicurato un tempo massimo di degenza di 60 giorni, cadenzati in tre momenti (diviso in tre periodi di venti giorni eventualmente rinnovabili). Inutile dire che le eventuali (direi sicure) comorbilità presenti, rappresentano, per chi dovrebbe programmare tali tempi di degenza,  un "dettaglio" non meritevole di attenzione...

Vengo alla domanda: potreste fornire e quindi confrontare tra noi, i dati relativi alle vostre esperienze, in merito ai tempi di degenza media del paziente con frattura femorale trattata chirurgicamente (chiodo endomidollare, placca-viti, viti), artroprotesi o endoprotesi anca, artroprotesi ginocchio (restringendo il campo solo ad alcuni pazienti di provenienza Ortopedico-Traumatologica)?

Grazie

Data pubblicazione: 04 aprile 2012

8 commenti

#1
Dr. Giulio Pio Urbano
Dr. Giulio Pio Urbano

Ciao Mirko,

per quanto riguarda la Regione Lombardia, i tempi di degenza consentiti dalla Regione, per i pz di provenienza Ortopedica-Traumatologica sono di 21 giorni se NON ci sono comorbilità.

Saluti. GPU

#2
Dr. Mirko Parabita
Dr. Mirko Parabita

Grazie Pio. Il che significa che da voi, che sia un intervento programmato o un evento traumatico, non cambia? Mi spiego meglio: nel Centro dove lavoro le aereo protesi di ginocchio hanno una degenza media di 18-22 gg, d'anca 30-35 gg, i chiodi endomidollari circa 40 gg: il pz viene dimesso deambulante con un bastone canadese. Ti chiedo: se allo scadere delle tre settimane il pz non ha recuperato tale capacità deambulatoria come vi comportate? Siamo in una fase di riorganizzazione del SSR ed è importante confrontarsi con altre realtà. Grazie di nuovo

#3
Dr. Giulio Pio Urbano
Dr. Giulio Pio Urbano

Esatto.
Purtroppo se il pz non ha altre patologie che in qualche modo possano consentire una modifica della patologia di base ed il pz ha ancora potenzialità di recupero,
l'unica alternativa è quella della dimissione dalla struttura ospedaliera trovare soluzioni alternative in strutture riabilitative esterne che consentono ricoveri brevi con o senza riabilitazione convenzionate o in regime di solvenza.

Se ci fosse un peggioramento delle condizioni del pz tali da giustificare un ulteriore ricovero in struttura riabilitativa si effettua un altro ricovero in base alla nuova patologica con concomitante gli esiti del trattamento chirurgico precedente.

#5
Prof. Alessandro Caruso
Prof. Alessandro Caruso

Mirko,
Complimenti per questa tua news
Cerco di darti qualche accorgimento di carattere tecnico specifico, riguardo la riabilitazioni di alcune patologie ortopediche -Traumatologiche ; senza parlare delle comorbilità ovviamente.
Tu gestirai poi amministrativamente i miei suggerimenti secondo le regole burocratiche della sanità della regione Puglia:
Tempi medi ovviamente, suscettibili di piccole variazioni a seconda di tanti parametri valutativi specifici di ogni caso clinico.

intervento di meniscectomia : 7 gg più che sufficienti .
intervento di ricostruzione di lesioni capsulo legamentose del ginocchio: da 30 a 50 gg.
artroprotesi di anca e di ginocchio: 30 - 40 gg
intervendo di osteosintesi endomidollare per frattura diafisaria di femore: 40 gg
Ricostruzione di caviglia per frattura trimalleolare con o senza
lesioni legamentose: 30-40 gg
Fratture vertebrali amieliche: 30 - 40 gg
Lesioni complesse di gomito: 35 - 45 gg
lussazioni di spalla con fratture complesse : 35 - 45 gg.
Interventi di tendinosi e lesioni tendinee della spalla in atroscopia : 30 gg.
Ciao
Alessandro Caruso

#6
Dr. Mirko Parabita
Dr. Mirko Parabita

Egregio Professore,
ha centrato perfettamente il nocciolo della mia domanda. Avevo escluso una serie di altre patologie per rendere il più sintetico possibile il mio quesito, ma vedo che i tempi da Lei suggeriti, sono perfettamente riconducibili a quella che è la nostra esperienza, anche in relazione alle patologie post-traumatiche vertebrali, alle lesioni capsulo-ligamentose (anche se per quest'ultime ho visto che si riescono a raggiungere risultai soddisfacenti anche in tempi minori. ovviamente mi riferisco al tempo di degenza, escludendo il trattamento riabilitativo ambulatoriale) ed alle patologie ortopediche di pertinenza della caviglia o del gomito. Ovviamente, per necessità di sintesi, non si è volutamente allargare la discussione alle numerose patologie concernenti i distretti articolari menzionati e pertanto ringrazio i Colleghi che, seppur in relazione alla aspecifica domanda, mi hanno aiutato a dirimere i dubbi rispondendo in maniera precisa alle domande poste
Cordiali saluti e Buona Pasqua a tutti
Mirko Parabita

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!