HPV e condilomi: la vaccinazione conviene!

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Al terzo Congresso annuale dell’ European Research Organisation on Genital Infection and Neoplasia, svoltosi in questi giorni a Praga, sono stati presentati tre importanti studi, condotti da tre diversi gruppi scientifici, rispettivamente provenienti dalla Germania, dal Belgio e dalla Svezia, che confermerebbero l’efficacia del vaccino quadrivalente contro il papilloma virus umano (HPV) nella prevenzione ma anche nella riduzione dell’incidenza delle condilomatosi genitali tra le giovani donne vaccinate.


HPV - Papilloma Virus Umano

Analizzando nei dettagli i dati presentati al Congresso di Praga, si è visto che in Germania l’introduzione della vaccinazione quadrivalente per l’HPV, ha diminuito l’incidenza dei condilomi genitali nelle ragazze del 23%.

In Belgio, uno studio retrospettivo ha pure dimostrato come nelle donne vaccinate sempre con il vaccino quadrivalente, rispetto alle ragazze vaccinate con il bivalente (che non protegge contro le condilomatosi genitali), si sia verificata una significativa riduzione dell’incidenza appunto dei condilomi.

Le donne che non si erano vaccinate presentavano invece un rischio di contrarre i condilomi otto volte superiore rispetto alle donne sottoposte al vaccino quadrivalente.

Ancora, in Svezia, un altro studio, mirato su una coorte di popolazione indigena, ha stimato come, dopo la vaccinazione per l’HPV, tra il 2006 e il 2010, fossero stati evitati 4300 casi di condilomatosi genitale.

Questi dati evidenziano e confermano altri studi e rilievi già osservati in Australia, dove l’incidenza dei condilomi genitali, tra le ragazze e le giovani donne, era diminuita del 59% dopo soli due anni dal lancio del programma di vaccinazione contro l’HPV.

Due importanti lavori infine sembrano confermare un buon profilo di sicurezza per questo tipo di vaccino.

Gli studi più ampi a questo proposito sono stati messi a punto in Svezia e in Danimarca e ci dimostrano come non sia stato riscontrato alcun incremento del rischio di eventi auto-immuni, neurologici o trombo-embolici nelle donne che erano state sottoposte a questo tipo di vaccinazione.

In sostanza tutte le valutazioni cliniche fin qui fatte sembrano dimostrare come la vaccinazione per l'HPV, con questo particolare vaccino, sia efficace e ben tollerata.

A questo punto noi andrologi ci chiediamo quando si arriverà all’utilizzo del vaccino quadrivalente anche nei giovani maschi che sono pronti ad iniziare la loro fisiologica e naturale attività sessuale.

Per approfondire:HPV e condilomi anali

Fontehttp://www.eurogin.com/euroginpro.html

 

Data pubblicazione: 19 luglio 2012

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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