Una regolare attività sessuale aiuta il cervello!

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Quest’affermazione l'ho ricavata da un interessante articolo da poco pubblicato sul Time che raccoglie alcune riflessioni di Barry Komisaruk, professore di psicologia alla Rutgers University di Newark nel New Jersey, che focalizzano alcune informazioni, ormai ben note, sul rapporto tra una regolare attività sessuale ed il nostro cervello.

Queste riflessioni possono essere sintetizzate in otto punti principali:

1) Il sesso ti fa sentire bene, è la nostra “droga” naturale e questo sembra essere sostanzialmente legato al rilascio della dopamina durante una regolare attività sessuale, e alla conseguente attivazione a livello cerebrale, da parte di questa, dei “centri della ricompensa”, gli stessi che vengono attivati dalla caffeina, dalla nicotina o dalla cocaina o altre droghe. E’ questo il motivo principale per cui si passa molto tempo a cercare il compagno o la compagna ideale.

2) Fare sesso è come prendere un antidepressivo.
Questo dato “clinico” è stato confermato da uno studio dell’Università di Albany del 2002 che, studiando 300 donne, aveva rivelato che chi aveva rapporti sessuali, senza preservativo, aveva pochissimi sintomi di tipo depressivo. I ricercatori avevano ipotizzato che alcune sostanze, contenute nel liquido seminale (estrogeni, prostaglandine ed altro), avessero proprietà antidepressive e che venivano “assorbite” in questo modo dopo una eiaculazione “libera”. Se vera questa ipotesi rimane il fatto che comunque il preservativo è un metodo di barriera sicuro contro le malattie sessualmente trasmissibili e non va mai dimenticato, soprattutto al di fuori di una relazione stabile e non finalizzata ad avere un figlio.

3) Il sesso può alterare l’umore.
Questa situazione sembra soprattutto interessare le signore; secondo una recente ricerca infatti si è osservato che circa un terzo delle signore, dopo aver fatto sesso, provano un senso di tristezza, questo atteggiamento viene detto anche disforia post-coitale e ancora non ha una giustificazione scientifica.

4) Fare sesso aumenta la soglia del dolore e fa passare il mal di testa. Quest’osservazione emerge da una ricerca tedesca fatta nel 2013 dove si osservava che circa il 60% delle donne con emicranie varie ed il 30% con cefalee più importanti, quelle a grappolo, avevano un deciso miglioramento dei sintomi negativi mentre facevano l’amore; anche la stimolazione del discusso punto G alzava in modo significativo la soglia del dolore. Tutto ancora da chiarire ma si pensa che il fare sesso aumenti la presenza di un ormone, l’ossitocina, che sembra avere importanti effetti antidolorifici. 

5) Il sesso rafforza la memoria.
Questo dato al momento sembra interessare solo i topi e viene ricavato da una ricerca del 2010 in cui si osservava che poveri topolini a cui era concesso avere diversi rapporti sessuali sviluppavano di più una regione collegata alla memoria, cioè l’ippocampo, rispetto ad altri topi a cui erano riservate poche possibilità di fare all’amore.  

6) Ma può anche diminuirla o cancellarla.
Questo fenomeno, in medichese, si chiama amnesia globale transitoria ed è una perdita della memoria temporanea ed improvvisa, non è frequentissima e colpisce una persona ogni 100.000. A scatenarla possono essere forti emozioni, traumi, stress importanti, improvvisi ed importanti cambi di temperatura ed anche un rapporto sessuale piuttosto coinvolgente.

7) Il fare sesso rilassa.
Sempre dalla ricerca sui topolini risultava che chi aveva un’attività sessuale regolare era meno stressato e più rilassato. A questo proposito comunque anche una ricerca su uomini ha rilevato che, dopo un rapporto sessuale, era più facile affrontare eventi stressanti o difficili come tenere, ad esempio, un discorso; tutto questo sembrerebbe legato forse al consumo di adrenalina post-orgasmo con relativa diminuzione della pressione arteriosa.

8) Il sesso fa dormire meglio.
Questo vale più per gli uomini che per le donne perché, dopo l’eiaculazione e il relativo orgasmo, una parte del cervello, conosciuta come corteccia prefrontale, va in stallo per il rilascio dell’Ossitocina e della Serotonina sostanze che determinano un’immediata sonnolenza.

 

Fonte:

 

Altre informazioni:

 

Data pubblicazione: 21 febbraio 2015

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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34 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

Altre ottime considerazioni, dott. Beretta. a dispetto di chi ancora demonizza il sesso (sacche di puritanesimo e bigottismo)

#3
Ex utente
Ex utente

Pare incredibile che in questo inizio di nuovo millennio ci siano ancora persone (e non sono poche) che demonizzano il sesso, che viene visto come una principale fonte di peccati

#6
Ex utente
Ex utente

Ma poi, se il Divino Creatore ci ha dotato di organi sessuali (e, quindi, atti ad una vita sessuale vera e propria), perché non utilizzarli? fare sesso solo per procreare mi pare alquanto riduttivo (oltre a far aumentare a dismisura la popolazione mondiale)

#8
Ex utente
Ex utente

E ci credo che sia condivisibile! ma poi, come si fa a vivere senza sesso? è come vivere senza mai aver mangiato un piatto di rigatoni all'amatriciana o senza aver mai addentato una pizza margherita o aver mai sorseggiato un caffè espresso. giorni fa le raccontavo di come in Vaticano (e nel clero in generale) vigesse una sorta di depressione umana. è proprio perché non fanno sesso o vivono il sesso (quelli che lo praticano) con immensi sensi di colpa

#14
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
si ritorna sul già detto e su questi "benedetti ambienti vaticani" che le ripeto non conosco ma neppure credo sia un argomento specifico particolarmente interessante per i nostri lettori ed un pò fuori tema.
Piccola correzione culinaria infine che mi permetto di farle ma mi sembra che la ricetta originale dell'amatriciana preveda l'uso degli spaghetti o meglio dei bucatini e non dei rigatoni!
Un cordiale saluto.

#18
Ex utente
Ex utente

Non voglio fare il polemico, né voglio contraddire l'articolo.

Però vorrei dire un po' di cosette per rendere un po' più completo il commento all'articolo.
Il mio punto di vista è tipicamente maschile, perché prendo in esame la situazione dal punto di vista di ciò che la natura ha dato al maschio.

Prima di tutto la demonizzazione del sesso, ovvero anche il rifiuto del sesso o la scelta di vivere in castità, non è necessariamente una questione legata al bigottismo. Per esempio io demonizzo il sesso perché mi provoca stanchezza fisica e perché mi fa essere, per certi periodi di tempo, in balìa di altre persone, femmine nella fattispecie.
Oltretutto c'è chi non è in grado di avere partner sessuali perché magari troppo brutto o di carattere troppo difficile. Costoro non sono bigotti, semplicemente non possono fare sesso.

Per quanto riguarda l'articolo:
1) Questi effetti si possono ottenere con un rapporto sessuale, è vero, ma anche con un'ora e mezza di piegamenti, addominali, squat e trazioni tutto a corpo libero. Se fatto tutti i giorni, anche questa diventa una droga naturale, ma senza bisogno di qualcun altro e senza perdere seme.

2)Se è vero per le donne, a maggior ragione penso che per gli uomini sia il contrario. Ovvero si ottiene, perdendo una certa quantità di quelle sostanze, un effetto depressivo. Ma comunque bisogna vedere se non si possa ottenere lo stesso effetto con un po' di yoga.

3)Invece la castità, soprattutto nell'uomo, rende l'umore stabile - sempre ammesso che sia condotta con criterio e non abbia finalità repressive, cioè che sia condotta con lo scopo di essere più forti e non con lo scopo di "non commettere atti impuri" (cioè con un fine positivo e non con uno negativo) -.

4)Anche l'astinenza, aumentando la forza di volontà, aumenta anche la soglia del dolore.

5)Una alternativa al sesso per migliorare la memoria è la corsa. Inoltre lo sperma è ricco di sostanze nutritive anche per il cervello, ed è prodotto in continuazione. Se viene "conservato", dopo un certo periodo di tempo viene riassorbito dall'organismo e buona parte di quelle sostanze nutritive può favorire lo sviluppo della memoria.

6) L'astinenza non ha queste controindicazioni.

7) La meditazione rilassa di più e può essere fatta senza bisogno di altri.

8)Questo può essere un effetto indiretto della castità. Se si pensa al tempo perso in tutte le inutili ricerche di partner sessuali, al tempo perso per fare sesso, al tempo perso per farsi belli, ai soldi spesi per i preservativi o i giocattoli sessuali, al tempo sottratto allo studio o all'attività intellettuale per i pensieri legati al sesso, ecco che eliminando tutte queste perdite di tempo si sarà sempre al passo con i tempi e non si avranno pensieri quando si va a dormire, né fantasie sessuali. Provare per credere: io dormo come un ghiro 10 ore a notte, dalle 19 di sera alle 5 del mattino.

In generale si può benissimo fare a meno del sesso e, più tempo dura l'astinenza, meno si avverte il bisogno di sesso. Inoltre il sesso può diventare una vera e propria dipendenza, oppure assumere la forma salutare della regolarità: ma in entrambi i casi diventa un bisogno e come tutti i bisogni è deleterio non soddisfarlo. Perché procurarsi un bisogno in più quando si può tranquillamente evitare di averlo? Non è forse meglio avere le energie ed il tempo per libri e videogiochi? Non sono domande retoriche, servono solo a far sì che il sesso non sia visto come un obbligo.

#19
Ex utente
Ex utente

Dott. Beretta, l'amatriciana prevede in primis i bucatini (mai gli spaghetti!) e, in seconda battuta, i rigatoni (non le penne!). il Vaticano c'entra eccome quando si parla di sesso, mi creda. è proprio dalle religioni che vengono tutti quei divieti sul fare sesso e conseguenti peccati ("atti impuri", fornicazione, etc.)

#20
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

Gentile utente viva tranquillo, oramai il "comune senso del pudore" si è modificato. Cerchi su google "quante donne tradiscono" e vedrà che le cose non stanno proprio come Lei pensa. La fedeltà coniugale è spesso "fuori moda". Sui bucatini spaghetti e rigatoni non mi pronuncio, ma avendo io un figlio di 15 anni sento dai suoi amici che molte coetanee ........ vanno poco in Chiesa e non si fanno problemi sessuali. "Finché morte non vi separi" non usa più... legga https://www.istat.it/it/archivio/91133
Saluti

#22
Ex utente
Ex utente

Dott. Tonlorenzi, lo so benissimo che il "comune senso del pudore" non è più quello degli anni 50! dico solo che mi pare scontato che, la maggior parte delle restrizioni di carattere sessuale-morale, vengano dettate dalle religioni. voglio dire, mi pare assurdo affermare che il Vaticano c'entri poco in tutto questo. chi va in chiesa (e osserva attentamente il catechismo episcopale), conduce una vita di castità, fino al momento del matrimonio in chiesa. poi è chiaro che stiamo parlando di una minoranza della popolazione italiana (ma neanche troppo piccola, come percentuale, mi creda). è sotto gli occhi di tutti che le legislazioni italiane riguardo alle coppie di fatto, alle unioni omosessuali (e relativi rapporti omosessuali, apertamente condannati dalla chiesa), sono fortemente influenzate dalla curia romana. viviamo in uno "stato vaticano", come affermava la compianta Margherita Hack, riferendosi allo stato italiano. poi, non parliamo delle situazioni nel medio-oriente o Asia! là il sesso è visto ancora con maggiore "tabù" (le donne lapidate pubblicamente per aver messo un presunto cornetto al marito; donne coperte da cima a piedi per non farle vedere in pubblico, etc)! caspita se le religioni c'entrano, in tutto ciò! ma come si fa a non capirlo?

#23
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

Tutto deve essere fatto in libera scelta e tra adulti consenzienti. Lo scopo di MI non è quello di dire fate sesso libero, tantomeno quello di dare penitenze a chi ha rapporti personali fuori del matrimonio. Credo che le Sue osservazioni siano (seppur giuste dal suo punto di vista) fuori dall'argomento di discussione. La news in altre parole parla d'altro, soglie del dolore, qualità del sonno, miglioramenti cognitivi, ecc. anche Lei dovrebbe attenersi a questo.
Saluti
Daniele Tonlorenzi

#24
Ex utente
Ex utente

Dissento, dott. Tonlorenzi. il mio discorso non esulta dall'argomento trattato nell'articolo del dott. Beretta. ovvio, c'entra in senso lato e non in quello strettamente scientifico-medico. sulla sessualità vissuta liberamente e senza freni inibitori (come la vivono alcuni giovanissimi e adolescenti su scala mondiale - mi riferisco a ciò che lei ha scritto nel suo penultimo post) pure avrei qualcosa da aggiungere: non è bella una società dove dei ragazzini, magari dodicenni, caricano come se niente fosse su internet le loro imprese erotiche. è di questi giorni la storia della ragazzina che ha subito per mesi violenze sessuali di gruppo da dei coetanei, che filmavano tutto ricattando la vittima. questa è sessualità deviata che sconfina nel crimine bello e buono. ecco, questo magari non c'entra nulla con l'articolo del dott. Beretta ma, visto che lei mi ha dato questo spunto di riflessione, ho preso la palla al balzo. detto ciò, ogni religione (tutte, quindi) condannano formalmente qualsiasi pratica sessuale al di fuori del matrimonio. lei provi a parlare di rapporti anali o orali ad un sacerdote. vediamo se quello sarà d'accordo con chi pratica tali delizie carnali

#34
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile Utente 348127,
visto che ha un valido interlocutore, che la pensa in modo diverso e opposto, nell'Utente 370455, scambiatevi in privata le vostre email e discutete liberamente della questione "Religione-Sessualità" tra di voi; qui lo ribadisco siete fuori tema e le vostre affermazione ed osservazioni non sono che opinioni personali, rispettabili ma sempre osservazioni ed opinioni soggettive, che non sono suffragate, almeno al momento, da precisi e mirati controlli oggettivi.
E qui chiudo la discussione che mi sembra andata oltre le mie riflessioni sull'interessante articolo pubblicato dal Time.

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