La Gynostemma Pentaphyllum: altra risorsa naturale contro i disturbi dell'erezione

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

La Gynostemma Pentaphyllum è una pianta erbacea che cresce spontaneamente, non coltivata, sulle montagne della Cina meridionale, in Giappone, in India e in Corea; appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, la stessa delle zucche, delle angurie, dei meloni e dei cetrioli, anche se è priva dei loro caratteristici frutti, ed è conosciuta pure col nome di Ginpent, Jiaogulan o “Makino”.

La pianta da secoli è conosciuta nella medicina tradizionale orientale dove è stata usata da sempre per trattare affezioni cardiorespiratorie e come "ricostituente" in presenza di stati di malessere generale e stress psico-fisico.

Le sue proprietà, molto apprezzate nel settore della fitoterapia, fanno si che oggi questa pianta sia coltivata anche in Italia, soprattutto nelle pianure del Nord; le potenzialità terapeutiche sono poi così apprezzate che gli appassionati di fitoterapia la coltivano nel loro giardino o sul balcone di casa, come il sottoscritto.

 Gynostemma Pentaphyllum

Dalla Gynostemma vengono estratti numerosi principi della classe dei flavonoidi e dei composti steroidei; tali sostanze mostrano un alto livello di similarità con le saponine, presenti nel Ginseng, anche se con questa pianta nulla ha a che vedere la Gynostemma.

L’attività positiva della Gynostemma Pentaphyllum, soprattutto a livello del sistema cardiovascolare, sembra dovuta proprio all’alta quantità di queste molecole naturali capaci di migliorare la micro e macro circolazione con la riduzione dell’ossidazione dei grassi, di abbassare così il colesterolo, i trigliceridi e gli zuccheri circolanti nel sangue e quindi di regolarizzare anche le tappe della normale coagulazione.

Tutto questo porta naturalmente anche a migliorare le prestazioni sessuali e soprattutto l’erezione negli uomini, colpiti da stress metabolici ed ossidativi, che presentano problemi ad avere una valida rigidità

L’ipotesi che spiega tutte queste proprietà, anche “sessuologiche“, della Gynostemma sembra tutta legata alla sua capacità di aumentare il rilascio finale di ossido nitrico (NO), il gas che scatena la vasodilatazione a livello dei corpi cavernosi e quindi determina una rigidità più significativa.

Diversi lavori scientifici infine hanno evidenziato come estratti da questa pianta possono avere un effetto positivo su molte manifestazioni gastrointestinali, legate allo stress, riduzione dei livelli glicemici nel sangue ed ancora effetti antiinfiammatori ed epatoprottetivi.

 

Per saperne di più:

  • Achike FI, Kwan CY.Nitric oxide, human diseases and the herbal products that affect the nitric oxide signalling pathway. Clin Exp Pharmacol Physiol. 2003 Sep;30(9):605-15.
  • Vasanthi HR, Shrishrimal N, Das DK. Phytochemicals from Plants to Combat Cardiovascular Disease. Curr Med Chem. 2012 Mar 13. [Epub ahead of print]
  • Huyen VT, Phan DV, Thang P, Hoa NK, Ostenson CG. Antidiabetic effect of Gynostemma pentaphyllum tea in randomly assigned type 2 diabetic patients. Horm Metab Res. 2010 May;42(5):353-7.

 

Data pubblicazione: 18 novembre 2015

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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