Carenza di vitamina D e deficit dell'erezione

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Questa correlazione sembra emergere da un recente studio epidemiologico, condotto da alcuni ricercatori del Johns Hopkins Medicine Hospitals e presentato al Meeting annuale dell’American Heart Association svoltosi in questi giorni ad Orlando in Florida.

Lo studio in questione ipotizza che un disturbo dell’erezione possa avere come causa una carenza di vitamina D; diversi ed anche recenti studi hanno infatti dimostrato come questa vitamina sia importante per il buon funzionamento di tutto il nostro sistema cardio-circolatorio e vascolare in generale ed in particolare, a livello delle arterie cavernose del pene, responsabili di una buona rigidità raggiunta durante un normale rapporto sessuale di tipo penetrativo.

La ricerca si basa sull’osservazione di oltre 3400 uomini di età superiore ai venti anni, nessuno segnalato come cardiopatico; da questa indagine è emerso che il 30% dei soggetti considerato aveva una carenza di vitamina D, cioè valori nel sangue inferiori a 20 nanogrammi per millilitro.

Questo deficit di vitamina D era presente nel 35% degli uomini che lamentavano un disturbo dell’erezione rispetto al 29% dei maschi che non lamentavano tale problematica

I ricercatori hanno osservato, prendendo in considerazione anche tutti gli altri eventuali fattori di rischio, legati ad un deficit erettivo, che bassi livelli di vitamina D erano collegati ad un un rischio superiore del 32% nello sviluppare una disfunzione erettile.

            

Essere obesi o in sovrappeso, fare poca attività fisica all’aperto, cioè alla luce del sole, avere una pelle più scura, diabete, problemi infiammatori a livello intestinale ed anche il fisiologico invecchiamento sono tutti fattori di rischio che possono portare ad una carenza di vitamina D e devono essere tutti ben tenuti in considerazioni.

La domanda clinica più urgente ora è quella di valutare se, correggendo la carenza di vitamina D, si possa anche ridurre il rischio di avere un problema erettivo e se è possibile eventualmente anche recuperare, nei casi di deficit dell’erezione, una normale attività sessuale.

Si stima che a quaranta anni circa il 40 % dei maschi ha un problema erettivo e che a settanta anni questa percentuale sale al 70% e ancora che circa il 40% dei maschi americani ha una carenza di vitamina D, secondo le valutazioni statistiche fatte dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

A questo proposito si raccomanda un’assunzione giornaliera di vitamina D, tramite cibo ed altro, di 600 U.I. per uomini tra i 18 e i 70 anni e di 800 U.I. per gli over 80.

L’assunzione farmacologica della vitamina si deve iniziare solo in presenza di una documentata carenza, cioè livelli di vitamina D nel sangue inferiore ai 20nanogrammi /ml.

 

Fonte:

 

Altre informazioni:

 

Data pubblicazione: 26 novembre 2015

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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9 commenti

#3
Ex utente
Ex utente

Salve dott. Beretta, mi sorprende di come oggi, la classe medica sia quasi divisa su questa questione della Vitamina D, di cui oggi tantissima gente ne soffre la carenza, sia giovane che anziana. ci sono medici che sottovalutano la questione (ritenendola poco importante) e chi, invece, mette in allarme i pazienti che hanno appunto la Vitamina D bassa (e non per un fatto di erezione, ma per la questione osteo-articolare e prevenzione tumori)

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

c'è un problema Clinico e di laboratorio non secondario sulla questione "Vitamina D" e cioè che non è facile dosarla e trovare un laboratorio aggiornato poi non dobbiamo dimenticare che i valori della Vitamina D in parte dipendono anche dalla zona geografica di appartenenza, dalla dieta giornaliera,ecc. , ecc.; ma in questa news io ho cercato di "stressare" e dare alcune indicazioni pratiche e positive e cioè che: "Essere obesi o in sovrappeso, fare poca attività fisica all’aperto ed altro ancora" sono tutti fattori di rischio ipovitaminosi D e quindi sono atteggiamenti da correggere, quando possibile, cioè sempre.

#5
Ex utente
Ex utente

Caro dottore, proprio ieri pomeriggio ho ritirato il mio risultato della Vitamina D totale: 8 (con una carenza stimata sotto ai 10). insomma, sono un rottame, a quanto pare

#6
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Non drammatizzi ed ora senta o risenta in diretta il suo andrologo di fiducia!

Un cordiale saluto.

#7
Ex utente
Ex utente

Caro dottore, di acciacchi ne ho diversi, ma (per fortuna) ancora non sono impotente o ho problemi di prostata. piuttosto ho il calcio leggermente sopra i valori normali (ho 10.4 e il massimo consentito, almeno sul mio referto, è 10.2). forse ho qualche problematica a livello osseo-articolare

#8
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Bene allora controlli o ricontrolli la sua situazione clinica complessiva sempre con il suo medico di famiglia.

Ancora un cordiale saluto.

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