La prescrizione selvaggia di farmaci

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

Circa 30-40 volte all' anno devo refertare articoli scientifici: cioè le riviste mi mandano manoscritti di autori e a me tocca valutarli. E' un lavoraccio, serve molto tempo, attenzione ed aggiornamento. In compenso si sanno le cose con un anticipo di 6 mesi. Il chè è bello ed istruttivo. 

Ho recentissimamente refertato un articolo cino-canadese veramente originale. Gli Autori hanno valutato tutta la letteratura esistente sui farmaci per erezione (qualche centinaio di ariticoli) ed hanno visto che tali farmaci ristabiliscono una adeguata risposta sessuale in soggetti impotenti in una percentuale compresa fra il 56% e l' 88%

Le percentuali più basse si sono verificate in caso di:

1) Autoprescrizione

2) Omaggio dell' amico

3) "Omaggio" del farmacista (anche all' estero esite questo malcostume).

 

La percentuale più elevata si è verificata quando:

1) la prescrizione viene fatta da un medico dopo diagnosi accurata e

2) la malattia di base generante deficit erettivo è stata corretta adeguatamente.

 

Credo che la differenza fra 56% e 88% parli da sola

 

Bibliografia

HJ li, TJ Gao. Drug therapy of erectile dysfunction. Current state of the art. Asian Journal of Andrology, in stampa

 

 

 

 

 

 

 

Data pubblicazione: 30 marzo 2017

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