Piu' complicanze nei pazienti operati a tiroide e paratiroidi in terapia con omeprazolo?

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

I pazienti in terapia con omeprazolo e derivati (inibitori di pompa protonica) operati a tiroide e paratiroide si rivolgono più spesso al pronto soccorso dopo la dimissione per complicanze legate all’ intervento.

E’ il dato che emerge da un lavoro appena pubblicato da autori statunitensi su JAMA. Sono stati esaminati i dati relativi a 570 pazienti operati tra il 2009 ed il 2010 a tiroide e paratiroide per diverse patologie.

E’ noto come questo tipo di chirurgia sia gravato da alcune complicanze ben definite quali la paralisi dei nervi ricorrenti ed i disturbi elettrolitici con conseguenti parestesie in particolare da ipocalcemia.

Nella casistica esaminata infatti le ragioni che hanno richiesto una valutazione in pronto soccorso dopo la dimissione 75 volte per 67 dei 570 pazienti operati sono state parestesie in 208 casi ( in genere conseguenti a ipocalcemia), problemi legati alla guarigione della ferita chirurgica in 8 casi e debolezza in 6.

Da una prima analisi, i pazienti diabetici, affetti da malattia da reflusso ed in terapia con inibitori di pompa protonica sono risultati maggiormente a rischio, tuttavia una ulteriore analisi ha dimostrato che solamente la assunzione di questi farmaci è stata associata ad un maggior numero di accessi in pronto soccorso.

L’assunzione del farmaco determina una riduzione dell’acidità gastrica che potrebbe in qualche modo influenzare l’ assorbimento intestinale di calcio e magnesio anche se per la verità nel lavoro i pazienti in terapia non sono risultati maggiormente affetti specificamente da alterazioni elettrolitiche.

Resta pertanto da definire meglio il significato di questa associazione . Appare nel frattempo indicato sospendere o sostituire gli inibitori di pompa protonica con altri farmaci, se possibile, in pazienti che devono essere operati a tiroide o paratirodi, almeno nel periodo pre ed immediatamente postoperatorio.

Young w.g. et al, Jama Otol Head Neck Surg, sept 2013.doi:10.1001 /jamaoto.2013.4505

Data pubblicazione: 22 settembre 2013

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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