Un miele "curativo" ci salverà dalle infezioni?

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Dr. Luigi Laino Dermatologo

Uno dei più recenti e seri problemi che riguardano la Salute Pubblica e che stanno interessando sempre di più gli Istituti di Ricerca e Sanità del pianeta, è la lotta contro i nuovi batteri ultra-resistenti, denominati MRSA (stafilococco aureo meticillino-resistente).

Questo super-batterio è in grado provocare delle infezioni che ogni anno mietono migliaia di vittime in tutto il mondo; la sua particolare resistenza agli antibiotici difatti, rende a tutt'oggi difficilissima la sua eradicazione dall'organismo.

Tutto ha un costo, anche in termini sanitari: decenni di antibiotico terapie a largo spettro, hanno selezionato delle speci di microrganismi in grado di resistere anche ai più recenti e selettivi farmaci antibatterici, ed ora dobbiamo fare i conti con la trascorsa politica sanitaria e l'impiego smodato di quei farmaci.

Pertanto fa scalpore, la notizia pubblicata oggi, di un ragazzino quattordicenne australiano, che avrebbe sperimentato un particolare miele (il miele di Manuka, miele australiano e neo-zelandese già noto per le sue proprietà curative ed antimicrobiche nei confronti di diversi batteri).

Il supporto scientifico è stato fornito dal Victoria's Infectious Disease Reference Laboratory (che ha utilizzato questa fonte naturale miscelata assieme alla penicillina) e va a confermare i diversi studi scintifici condotti già in tutto il mondo* sulle proprietà curative di questo particolare miele.

Non solo batteri MRSA, ma anche il temibile clostridium difficile, lo pseudomonas aeruginosa e diversi enterococchi dovranno vedersela con questo principio attivo creato dalle api.

Guardiamo con attenzione questa nuova scoperta anche nel nostro ambito dedicato alle patologie infettive dermatologiche e venereologiche.

 

Fonti scientifiche

1: Hammond EN, Donkor ES. Antibacterial effect of Manuka honey on Clostridium
difficile. BMC Res Notes. 2013 May 7;6(1):188. [Epub ahead of print] PubMed PMID:
23651562; PubMed Central PMCID: PMC3669629.


2: Kronda JM, Cooper RA, Maddocks SE. Manuka honey inhibits siderophore
production in Pseudomonas aeruginosa. J Appl Microbiol. 2013 Jul;115(1):86-90.
doi: 10.1111/jam.12222. Epub 2013 May 3. PubMed PMID: 23594187.


3: Old N. The Medicine of the Manuka: An Investigation of the Usages and Methods
for Utilization of Honey Derived From the Pollen of Leptospermum scoparium in
Holistic Nursing Practice. J Holist Nurs. 2013 Mar 27. [Epub ahead of print]
PubMed PMID: 23535120.


4: Majtan J, Bohova J, Horniackova M, Klaudiny J, Majtan V. Anti-biofilm Effects
of Honey Against Wound Pathogens Proteus mirabilis and Enterobacter cloacae.
Phytother Res. 2013 Mar 11. doi: 10.1002/ptr.4957. [Epub ahead of print] PubMed
PMID: 23494861.


5: Roberts AE, Maddocks SE, Cooper RA. Manuka honey is bactericidal against
Pseudomonas aeruginosa and results in differential expression of oprF and algD.
Microbiology. 2012 Dec;158(Pt 12):3005-13. doi: 10.1099/mic.0.062794-0. Epub 2012
Oct 18. PubMed PMID: 23082035.

Data pubblicazione: 19 giugno 2013

3 commenti

#1
Dr. Fernando Bellizzi
Dr. Fernando Bellizzi

Se non ricordo male, avevo letto che nell'antico Egitto il miele era usato sulle ferite come antibatterico, e, se non ricordo male, anche l'uomo congelato ritrovato nelle Alpi aveva del miele spalmato nella ferita che lo ha portato alla morte.

#2
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Esatto, ma la differenza fra allora e oggi sta nel capire ed accertare i meccanismi d'azione che conducono ad un preciso effetto partendo da un dato empirico.

#3
Utente 393XXX
Utente 393XXX

Buonasera Dottore
mio figlio di 2 anni con presenza di pseudomoas aeruginosa nel tampone faringeo può prendere questo miele?

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