Tricologia: diagnosi e terapia

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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico

Un approccio integrato al paziente con problemi tricologici è sempre auspicabile. Non va certamente dimenticato che il follicolo pilifero fa parte del corpo umano, ed è un annesso cutaneo.

Il primo livello è quello della visita dermotricologica. Durante questa prima fase si ricava la obiettività del quadro clinico e si imposta la diagnostica.

Il secondo livello è appunto quello diagnostico. 
Gli esami potranno essere di vari tipi, alcuni saranno effettuati direttamente dal dermatologo, magari con l'ausilio di mezzi (videodermatoscopi, microscopi ottici, etc), altri dal laboratorio analisi (in particolare gli ematochimici), altri da figure specialistiche diverse tramite consulenze (endocrinologi, ginecologi,biologi, etc.).

Nel terzo livello si «tirano le somme», e si cerca di individuare correttamente la diagnosi. In caso di problemi o dubbi si ritorna ai livelli precedenti, altrimenti si procede per il quarto livello, che è quello della terapia.

Terapia medica o chirurgica.

Vi è un ulteriore livello,il quinto, importante come gli altri, se non di più: il follow up, cioè la monitorizzazione dei risultati.

Infatti il controllo dei pazienti ad intervalli regolari è fondamentale per poter seguire l'evoluzione del quadro clinico e magari aggiustare la terapia.

Non è vero quindi che «l'unica cosa che arresta la cadita dei capelli è il pavimento» come si diceva un tempo.

E a volte si possono avere soddisfazioni personali....:



Un caso personale

 

Data pubblicazione: 09 aprile 2014

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