Cura per mesi un fungo dell'unghia, ma è un melanoma! Fra autodiagnosi e farmacista

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Questa settimana, ho visitato una paziente trentacinquenne che ha deciso (finalmente) di rivolgersi al Dermatologo per una presunta Onicomicosi del dito di un piede (fungo dell'unghia) che non passava con le terapie antifungine.

La paziente, aveva speso oltre 200 euro in prodotti di automedicazione, da smalti a lozioni a kit specifici per le onicomicosi, consigliati dalla pubblicità e dal farmacista.

Visti gli insuccessi terapeutici, questa paziente alla fine decide di rivolgersi ad uno specialista esperto per avere una terapia "migliore", dando per scontato che il suo problema fosse un fungo del terzo dito del piede sinistro.

Dopo aver visitato la paziente ed aver valutato il quadro generale e i segni clinici (segno di Hutchinson +) patognomonici, oltre alla dermatoscopia, compongo, purtroppo, la grave diagnosi di MELANOMA ACRALE SUBUNGUEALE.

 

Foto-esempio: melanoma subungueale con evidente segno di Hutchinson positivo

 

Questo è un esempio, per stressare un concetto fondamentale: invece di spendere molti soldi e affidarsi alle presunzioni diangostiche di personale non medico, è necessario, anche quando si parla di UNGHIE, rivolgersi al proprio dermatologo di fiducia, perchè le AUTODIAGNOSI non sempre corrispondono alla realtà. In dermatologia, quasi MAI.

 

Data pubblicazione: 11 ottobre 2015

20 commenti

#4
Dr. Mirco Bindi
Dr. Mirco Bindi

Il Dott. Luigi Laino, ha descritto in modo semplice e chiaro un caso alquanto raro, per la sede. di un melanoma cutaneo. Questo tumore è in aumento nell'età giovanile e molte persone non conoscono non solo la forma, ma neanche il nome. Spesso quando si domanda al paziente se la modificazione del colore o della forma è avvenuta 1 mese o 6 mesi o 10 anni prima risponde balbettando che non lo sanno. Anche le persone il cui melanoma si è sviluppato in un'area che hanno sempre sotto gli occhi quando si fanno una doccia, danno la solita risposta evanescente.
Il Dott. Laino dice una verità sacrosanta e il commento del Signore è risentito in quanto è il cancro che con il suo modo subdolo di insorgenza incute paura. Quante persone pensano "sarà una macchia passeggera" oppure "perché proprio Io?".
Sfortunatamente la sanità sta scivolando sempre più in basso e per la gente che ha un problema, come il melanoma, è più semplice e rassicurante contattare la prima persona che si incontra piuttosto che entrare in una lista di attesa o dover pagare un ticket per quello che si reputa una macchia indolente. Anche certe Onlus dei tumori chiedono il pagamento della tessera prima della visita.
L'immagine pubblicata sta a significare che tutte le persone che hanno nei o macchie cutanee anche datate, devono sottoporsi a visita specialistica dermatologica. Questi specialisti con specifiche apparecchiature in minimo tempo sono in grado di dare risposte immediate. In molti casi si parla di prevenzione in altri di diagnosi precoce, ma qui si entra in un altro discorso.

#5
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Caro Prof Bindi,
Grazie per il Suo apporto: ho posto in chiaro quanto da Lei scritto, soprattutto perchè dedicato all'e-learning del paziente e all'orientamento dello stesso in una materia assai delicata e troppo spesso sottaciuta o misdiagnosticata.
Grazie ancora per il supporto.
Luigi Laino

#6
Utente 769XXX
Utente 769XXX

non diciamo niente sul fatto che il farmacista avrebbe dovuto consigliare una visita specialistica, se non rifiutarsi di fornire i prodotti? e che, se avesse chiesto di vedere l'unghia, probabilmente avrebbe capito che non si trattava di un fungo?

#7
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Il farmacista avrebbe capito cosa? Ha un camice, come il medico ma esercita un'altra professione. Questo sia chiaro.

#8
Dr. Mirco Bindi
Dr. Mirco Bindi

La diagnosi di melanoma non è facile. Il primo incapace ad accorgersi di avere un tumore maligno addosso è la persona stessa. Il fatto che quella macchietta sulla pelle nei punti più disparati del corpo fosse un cancro non gli passa minimamente per il cervello e i cambiamenti di forma e colore appaiono sbiaditi con il passare del tempo. A parte alcune considerazione psicologiche che mi piacerebbe leggere da parte degli psicologi e psichiatri sulla negazione del cancro, il fatto nuovo del melanoma è che è un cancro emergente. 40 anni fa era una rarità, ora è frequente e si forma in persone sempre più giovani. Non solo la gente comune è ignorante, ma anche coloro che si occupano di sanità ignorano la pericolosità di una "macchietta". La strada mi sembra in salita.

#9
Utente 769XXX
Utente 769XXX

@ Dr.Laino
è assolutamente chiaro! Credo che ormai non lo sia solo per i farmacisti! Io dicevo "al limitie", che sarebbe stato sicuramente meno peggio che fornire il farmaco richiesto senza nemmeno dare un'occhiata...almeno quella!
E comunque continuo a pensare che non sia scontato daavvero per tutti...penso alle persone anziane, oppure a coloro che hanno una cultura medio-bassa, per questi scambiare un famacista per medico potrebbe essere una cosa normale...è compito del professionista dire no!

@ Prof. Bindi
la persona come deve comportarsi? ci sono degli autocontrolli da fare, osservazioni da fare o comportamenti da tenere? fermo restando, chiaramente, che una visita dermatologica sia la prima cosa da fare...

#10
Dr. Mirco Bindi
Dr. Mirco Bindi

Per i melanomi bisogna considerare due aspetti
1) la prevenzione è il sistema migliore per impedire che un melanoma si formi. Sfortunatamente non si conosce la causa che determina la loro insorgenza. Una certa responsabilità è da imputare alla esposizione alla Luce solare (Ultravioletti) e alla contaminazione dell'acqua potabile con l'Arsenico. Se seguiamo la teoria del China Study l'impennata dei melanomi negli ultimi decenni potrebbe essere correlata al consumo eccessivo di proteine animali. Questo tipo di alimentazione rende il metabolismo cellulare più debole al danno di un qualsiasi cancerogeno. La prevenzione sarebbe conseguita mantenendo le proteine animali sotto il 10% nella alimentazione.
2) Diagnosi precoce. Tutti quelli che hanno nei o nevi cutanei (formazioni benigne della pelle) dovrebbero dopo i 25 anni programmare una visita da un dermatologo per una "mappatura dei nei" una volta all'anno. Il dermatologo con un piccolo apparecchio luminoso può identificare un melanoma al suo insorgere e quindi programmare la rimozione. La diagnosi precoce permette di togliere i melanomi al 1° stadio con guarigione al 100%. La disorganizzazione sanitaria italiane rende non facile accedere gratuitamente allo specialista e spesso dirotta su organizzazioni esterne più o meno gratuite coloro che vogliono avere una valutazione della loro pelle. Programmare la visita dermatologica richiede pazienza e tempo, ma è altamente consigliata.
Tutti i non addetti ai lavori corrono il rischio di sottovalutare una lesione cutanea indolente e apparentemente sempre uguale.

#11
Utente 395XXX
Utente 395XXX

Buona sera Prof.Bindi non so se sono nella sede adatta ,per la prevenzione...
I mie figli ancora in tenera età superano i 50 nei,e quelli più grandi superano i 100, il padre ha avuto un melanoma con recidiva ,oltre i controlli annuali cosa mi consiglia...Cordiali saluti

#12
Dr. Mirco Bindi
Dr. Mirco Bindi

Gentile signora, Avere 50 o 100 nei rientra nella normalità. Il fatto che il padre abbia un melanoma recidivato è una sfortuna. Altri potranno dirle che c'è predisposizione genetica, personalmente ritengo che le abitudini alimentari comuni, associate con lo stesso luogo di vita, possano essere la causa di degenerazioni cellulari più disparate. I controlli annuali sono corretti e custodisca gelosamente la mappatura dei nei che fa il dermatologo: basta una foto in condizioni di riproducibilità per notare la differenza di forma e colore.
I libri "The China study" e "L'alimentazione nella prevenzione del cancro" sono chiari: l'alimentazione proteica animale è il fattore di rischio più importante. Legga attentamente questi testi e attui le indicazioni per garantire la prevenzione primaria ai figli e anche a loro padre. Cordiali saluti

#13
Utente 395XXX
Utente 395XXX

La ringrazio per la Tempestiva risposta, farò buon uso dei suoi consigli,e dei libri che mi ha consigliato,la prevenzione è molto importante.purtroppo il neo di mio marito è stato trascurato per negligenza e per ignoranza,il melanoma era sconosciuto da noi.E se oggi ci ritroviamo tra ospedali e terapie,non possiamo dare colpa a nessuno,dovevamo intervenire prima che,si ulcerava e mastetizzava,purtroppo i dati che abbiamo tra le mani nn sono favorevoli.
Nella Sezione oncologia ho scritto un consulto , perché domani abbiamo la visita con l'oncologo per informarci con quale terapia continuare ,e nello stesso tempo se é possibile avere un vostro parere. Ancora tante grazie e cordiali saluti .Maria

#16
Utente 414XXX
Utente 414XXX

Salve,
Mi ha colpito leggere l'articolo sul melanoma acrale dell'unghia curato per semplice micosi.
Io da mesi ho l'unghia dell'alluce che cresce spezzata in verticale!
Mi sono recato in farmacia e mi hanno suggerito uno smalto per trattare le micosi senza nessuna miglioria.
Mi sto documentando per capire se recarmi dal dermatologo o da un podologo!
Proprio in questi giorni un conoscente e' stato ricoverato per metastasi e per lui tutto era partito dall'unghia dell'alluce spezzata. Gli avevano amputato l'alluce per melanoma, ma evidentemente non era stato riconosciuto tempestivamente.
Cosa mi suggerisce?
Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi.

#17
Dr. Mirco Bindi
Dr. Mirco Bindi

Gentile Signore, Se Lei cerca su google "melanoma dell'unghia" troverà moltissime immagini di come si presenta questo tumore. La prima cosa da fare è prendere un appuntamento con uno specialista dermatologo che le indicherà il percorso diagnostico da fare. Il dott Luigi Laino é una persona estremamente competente e disponibile, ma molto dipende da dove Lei risiede. https://www.medicitalia.it/luigilaino/
Non si preoccupi del tempo passato, la sanità è talmente impegnata in tanti settori che la prevenzione e gli screening (diagnosi precoce) dei melanomi è relegata a pochi specialisti che hanno a cuore il destino di questi malati. Oggi è possibile conseguire remissioni di malattia anche in casi avanzati. Certe notizie ancora non sono conosciute, ma il progresso è grande in questo campo che è previsto assumere nei prossimi anni le caratteristiche di una epidemia. A disposizione per il suo percorso, cordiali saluti

#19
Utente 501XXX
Utente 501XXX

a me è capitato che non me lo riconoscesse né il medico di base che me lo ha curato per otto mesi come fungo, né un dermatologo dal quale ero andata in precedenza. Il medico di base non voleva farmi la domanda per una nuova visita dermatologica, ho dovuto insistere.

#20
Dr. Mirco Bindi
Dr. Mirco Bindi

Gentile signora, sono passati due anni da quando insieme al dott Laino si affrontò la difficoltà della diagnosi dei melanomi in sedi rare come unghie, occhio o pene. Sfortunatamente solo una minima parte di medici, farmacisti e altri professionisti hanno esperienza diretta di queste rare forme. La sfortuna si aggrava quando il tempo perduto nella diagnosi comporta il passaggio dallo stadio I-II al III e IV in cui la malattia ha invaso profondamente i tessuti. Qui la prognosi da buona passa a cattiva. Se certe responsabilità possono essere addebitate a qualche professionista, non bisogna dimenticare che oggi lo sanno tutti. Il cancro sta aumentando e tende ad arrivare ad essere la prima causa di morte, inoltre colpisce persone sempre più giovani. Molti preferiscono non sapere il rischio in cui vivono e fanno come gli struzzi. Questa è la verità: quando nel 2016 nel lombardo veneto fu lanciato l'allarme dell'incremento del 27% dei melanomi nella popolazione, ci fu una minima risonanza da parte dei sistemi di divulgazione che permise l'allontanamento dal posto di lavoro dei ricercatori che avevano sollevato il problema. La sua tenacia certamente sarà ricompensata, la utilizzi anche per altre persone ignare che sono più sfortunate. Cordiali saluti

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