Arriva in Italia la crema contro la disfunzione erettile. Il primo topico dermatologico

silviasuetti
Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico

E' stato appena presentato in Italia è sbarca quindi nel mercato farmacologico nazionale, il primo prodotto ad uso topico, in forma farmaceutica di crema per applicazione dermatologica per la terapia della disfunzione erettile.

La grande novità non risiede nella tipologia di molecola, l'Alprostadil - una prostaglandina (inibitrice dell'attività alfa-1 adrenergica) di comprovata efficacia, nella disfunzione erettile - ma nel veicolo e nella modalità di somministrazione:

Per la prima volta un topico dermatologico utilizzabile per il contatto con le mucose del meato uretrale, è in grado di produrre in tempi relativamente rapidi, il meccanismo erettivo finalizzato all'atto sessuale.

Il successo di questo meccanismo d'azione sarebbe garantito da una molecola additiva al principio attivo denominata Ddaip capace di aumentare notevolmente l'accesso percutaneo dell'Alprostadil attraverso la mucosa.

 

modalità di applicazione del prodotto monouso

 

Sebbene gli effetti collaterali ed indesiderati sono da considerarsi proporzionalmente inferiori rispetto ai farmaci sistemici che ottengono lo stesso effetto, è necessario che tale preparato per uso topico sia utilizzato in soggetti che non hanno patologie cardiovascolari e cerebrali oltre a malattie dermovenereologiche in atto: in primis balanopostiti e dermatosi gentiali croniche ed acute.

Si raccomanda l'utilizzo sempre dietro prescrizione medica e controllo specialistico urologico e - in caso di problematiche dermocutanee connesse o conseguenti alla somministrazione- dermovenereologico.

Dal punto di vista Dermovenereologico, sarebbe interessante studiare tale terapia topica anche in altre patologie dermatologiche che causano una compromissione del microcircolo vascolare.

 

Fonti:

1: Moncada I, Cuzin B. Clinical efficacy and safety of Vitaros©/Virirec©
(Alprostadil cream) for the treatment of erectile dysfunction. Urologia. 2015
Apr-Jun;82(2):84-92. doi: 10.5301/uro.5000116. Epub 2015 Mar 3. PubMed PMID:
25744707.


2: Meier-Davis SR, Debar S, Siddoway J, Rabe M. Daily application of alprostadil
topical cream (Vitaros) does not impact vaginal pH, flora, or histology in female
cynomolgus monkeys. Int J Toxicol. 2015 Jan;34(1):11-5. doi:
10.1177/1091581814561870. PubMed PMID: 25691520.


3: Does alprostadil cream hit the spot? Drug Ther Bull. 2015 Feb;53(2):21-4. doi:
10.1136/dtb.2015.2.0310. PubMed PMID: 25678352.

 

Data pubblicazione: 12 ottobre 2015

24 commenti

#1
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile collega Suetti,
quella proposta è una soluzione strategica per risolvere alcuni problemi erettivi non nuova in altri territori, soprattutto il Nord America.
Purtroppo , come già osservato in un mio non recente Minforma: https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
" questa strategia può avere una sua indicazione nelle forme di deficit erettivo su base vascolare non gravi, con secondarie ed importanti complicanze psicologiche...ad esempio il MUSE (Medicated Urethral System for Erection) è un metodo brevettato per somministrare prostaglandina E1 (Alprostadil è il suo nome abbreviato, commerciale) in uretra sotto forma di microsupposta. L'uso di queste creme o microsupposte uretrali purtroppo in generale non sono ben accettate ne da chi ha il problema ne dai medici per le risposte non sicure che purtroppo si hanno a livello di rigidità.
un cordiale saluto.

#2
Dr.ssa Silvia Suetti
Dr.ssa Silvia Suetti

Il lancio di questo farmaco (di cui sarebbe gradito non immettere il nome commerciale in questa sede) è stato promosso in queste ore durante l'88 Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia attraverso il suo Segretario Generale, Prof Mirone, Ordinario della Cattedra alla Federico Secondo di Napoli, che mi pare, leggendo le agenzie e gli articoli scientifici divulgativi, abbia assolutamente promosso in vece dell'importante Società che rappresenta, l'utilizzo di questo farmaco topico soprattutto a chi non vede di buon grado o non si sente di assumere farmaci orali.

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=32120

Personalmente mi sento pienamente d'accordo sia il Prof Mirone, sia con tutte le avvertenze e le necessarie modalità di assunzione sempre sotto controllo medico. Ovviamente parliamo di un prodotto a uso topico già ampiamente sperimentato ed ora in commercio anche in Italia.

Da Dermovenereologo trovo altresì interessante avere a disposizione un topico che riesca nelle sue componenti a veicolare questa molecola in modo efficace, cosi come riportato dalla letteratura scientifica da me citata (la quale sembra enunciare un ottimo rapporto rischio-beneficio) anche pensando ai risvolti potenziali nelle malattie del connettivo che interessano il microcircolo delle acrosedi (morbo di Raynaud - sclerodermia in primis).

Quindi Lei Gentile Collega Beretta, si sente di sconsigliare ai pazienti questa terapia topica rispetto al farmaco sistemico a differenza dei suoi Colleghi?

Un cordiale saluto!

#3
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Se non avessi avuto esperienze negative dall' analogo di questo farmaco che qua viene chiamato nuovo, potrei anche plaudere, Da dire che alprostadil gel è ramo secco della terapia andrologica per erezione essendo ampliamente superato come risultati dal potenziamento delle terapie orali e dall' uso di ultrasuoni.
Già si plaudeva all' apomorfina, che ha fatto solo illusioni.
I nostri farmaci sistemici sono fortemente selettivi, soprattutto quelli di ultima generazione, notevolmente più comodi e innocui di alporostadil gel.
Detto questo, personalmente ritengo che parlare di farmaci per disturbi erettili in questa sede sia fortenmente fuorviante per i pazienti, poichè li spinge a ritenere il deficit erettiovo una malattia e non un sintomo quiale è in realtà.

#4
Dr. Davide Brunelli
Dr. Davide Brunelli

Notizia interessante: spesso in dermatologia ci troviamo a dover gestire queste problematiche. Tanto che il nostro piano di specialità ha previsto anche un esame di andrologia: mi ricordo che all'epoca, 1990, si usava ancora la papaverina intracavernosa!
Ovviamente il problema andrebbe sempre prima inquadrato dall'andrologo, un po' come avviene nel caso delle teleangectasie degli arti inferiori che prima di essere trattate richiedono un inquadramento dal medico o chirurgo vascolare. Ma poi, se vi sono gli estremi, meglio avere un presidio in più che uno in meno.

#5
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile collega,
l'amico Mirone, bene fa a presentare al Congresso S.I.U. questa nuova strategia terapeutica , nuova naturalmente per i nostri pazienti italiani; io ho semplicemente riferito quanto è successo in altri paesi dove da anni ormai il prodotto, da lei citato, viene utilizzato e dove , creme e microsupposte, inserite nell'uretra, "purtroppo, in genere, non sono state ben accettate ne da chi ha il problema ne dai medici per le risposte non sempre sicure che purtroppo si hanno".
Sull'uso "dermatologico" di questo prodotto lascio poi a lei, dermovenereologa, tutte le considerazione di merito.
Ancora un cordiale saluto.

#6
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

A prescindere dalle sfaccettature, è ineluttabile che sia una importante novità terapeutica.

A mio avviso è corretto che venga riportata in questa sede dermovenereologica, trattandosi di un prodotto ad uso topico, ed è giusto che la notizia sia commentata e supportata dagli Andrologi, per questo concordo con Davide.

Come dice Silvia, anch'io sono incuriosito dal potere del veicolo e mi piacerebbe presto averla a disposizione per ulterirori studi scientifici su altre patologie connettivali.

#7
Dr. Francesco Ciulla
Dr. Francesco Ciulla

Ricordiamoci che una buona percentuale di deficit erettivo, soprattutto in età giovanile è dovuta a fattori di origine psicologica, i farmaci in commercio sono diversi ma il loro effetto è nullo se non è vivo il "desiderio", per cui ben venga un prodotto topico e certamente con meno effetti collaterali per risolvere il problema erettivo. come viene ricordato dal Dr.Brunelli uno dei primi farmaci efficaci era la la papaverina iniettata nei corpi cavernosi, la risposta era quasi sempre efficace indipendentemen dall'aspetto psicogeno del soggetto. Credo che l'accettazione di questo prodotto in primis spetti al paziente indipendentemente da come la pensino alcuni medici. Ben venga un confronto con l'andrologo.

#10
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

sentiremo cosa ne dicono i pazienti e ci faremo un'opinione. spero sinceramente che il veicolo di nuova concezione funzioni, questo sarebbe effettivamente una novità.

#11
Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli

Ovviamente le valutazioni sulla efficacia si potranno fare in seguito , come da prassi.La cosa interessante è proprio il veicolo e la somministrazione, che rappresentano comunque un fatto nuovo e potenzialmente assai pratico.
Bene!

#12
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Una precisazione.
Una compressa masticabile non credo sia di uso odontoiatrico anche se si usano i denti, una compressa da deglutire non credo che sia di uso otorinolaringoiatrico o gastrenterologico dal momento che si usano per l' assunzione faringe, esofago, stomaco.
Le conclusioni sono ovvie visto che fra l' altrpo esiostono testosteroni spalmabili di pertinenza andrologica ed endocrinologica.

#14
Dr.ssa Silvia Suetti
Dr.ssa Silvia Suetti

La news parla di:
1) topico in forma farmaceutica di crema
2) di assorbimento percutaneo
3) di molecole enhancer presenti nel veicolo topico ed atte all'assorbimento percutano del principio attivo
4) di organo target riconosciuto nella cute
5) di metabolismo cutaneo per l'attivazione del principio attivo
6) di ipotesi sull'utilizzo in altre malattie dermatologiche del farmaco topico
..più dermatologico di così! I paragoni fra rapporto "compressa masticabile/denti" mi appaiono un pò in salita rispetto a ciò che ho scritto;)
Che poi questo farmaco debba essere prescritto sotto controllo andrologico, come corretta domiciliazione del paziente non ci piove, se in questo senso andava la precisazione.
saluti!

#16
Dr.ssa Silvia Suetti
Dr.ssa Silvia Suetti

In realtà le creme al testosterone sono state molto in uso negli anni 80-90 in clinica dermatologica per la terapia di alcune patologie dermatologiche come il Lichen scleroatrofico, oggi sono state quasi del tutto abbandonate; come vedi anche questo non è un concetto assoluto.
Ancora saluti!

#17
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Comunque, alla fine di questa discussione, come non capire le perplessità e le questioni sollevate dal collega Cavallini.
Se si voleva essere più "dermatologici" già il titolo, oltre allo scritto, doveva essere più "dermatologico" e invece di: "Arriva in Italia la crema contro la disfunzione erettile. Il primo topico dermatologico" ad esempio : "Patologie dermatologiche con compromissione del microcircolo vascolare... forse una crema contro la disfunzione erettile le risolverà!"

#18
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

tranquilli che fa la fine dell'apomorfina.... che ricordo era brevettata per indurre il vomito ai vitelli.... ergo veterinaria.
se non hanno risolto il problema che dava il Muse, ovvero il bruciore uretrale e altro ... saremo al palo
saluti a tutti

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