Passeggia e cammina: così riduci il rischio di cancro al seno in post-menopausa

Come si può ridurre il rischio di ammalarsi di cancro al seno?

Secondo alcuni scienziati americani dell’American Cancer Society, coordinati dalla prof.ssa Alpa V. Patel, è possibile farlo ANCHE con una semplice passeggiata.

Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, ha esaminato un campione di 73.615 donne in post-menopausa, tra il 1992 e il 2009. Esaminando le loro abitudini, è emerso che la semplice attività quotidiana rappresentata dal camminare, passeggiare, costantemente e regolarmente, era in grado di ridurre il rischio di tumore al seno

In particolare, il paragone è stato fatto con le donne sedentarie, e la conclusione è stata che camminare per almeno un’ora al giorno riduce il rischio di cancro al seno del 14%, un’attività fisica più intensa e prolungata lo riduce fino al 25%.

Gli autori di questo studio affermano che si tratta del primo studio che abbia messo in evidenza che il rischio di tumore al seno si può ridurre anche solo attraverso un’attività moderata e semplice come una passeggiata.

In particolare la prof.ssa Patel ha affermato che questo studio, pur avendo dei limiti nella valutazione di alcuni parametri utilizzati come la razza, l’istruzione, l’attività fisica totale in coloro che svolgono un’attività manuale, rivela che:

" Senza qualsiasi altra attività fisica ricreativa , camminando in media almeno un'ora al giorno c’è un rischio più basso di cancro al seno, e le attività più faticose abbassano ancora di più il rischio.

Sebbene le attuali linee guida raccomandano, per gli adulti al fine di migliorare la salute in generale, almeno 2,5 ore alla settimana di attività moderata , o 75 minuti a settimana di attività aerobica più intensa, meno della metà delle donne adulte americane raggiungono questi livelli di attività .Promuovere quindi la passeggiata come una sana attività per il tempo libero, potrebbe essere una strategia efficace per aumentare l'attività fisica tra le donne in post-menopausa "

Personalmente ritengo molto importante questo studio e le affermazioni della prof.ssa Patel: non sono poche le donne in post-menopausa che hanno difficoltà a fare un’attività fisica più impegnativa come andare in palestra, nuotare, dedicarsi costantemente a uno sport.

A volte perché riferiscono di non aver tempo, a volte perché magari hanno problemi di salute che gli impediscono di fare un’attività sportiva più impegnativa, a volte perché specialmente ora, in tempi di crisi, il costo di un abbonamento in palestra grava non poco sul budget economico familiare.

Ben venga quindi il risultato di questo studio, che mette in evidenza come anche una attività motoria semplice, di intensità moderata, facile da fare ed economica, come può essere una passeggiata, sia in grado di ridurre anche il rischio di tumore al seno.

Ma vi ricordo che una semplice passeggiata quotidiana vi aiuta anche a ridurre il rischio di altri tipi di malattie come ad esempio l’osteoporosi, l'ipertensione, le malattie cardiovascolari (infarto, ictus), il diabete, e poi aiuta a perdere peso, migliora il tono dell’umore, riduce quindi la depressione, l’ansia, e migliora anche la sessualità.

Camminate, passeggiate quindi!

Sempre, ogni giorno camminando, meglio ancora se in compagnia, non dimenticate questo appuntamento per la vostra salute…

 

Fonti:

http://cebp.aacrjournals.org/content/22/10/1906.abstract?sid=c0a27a2d-36a9-443b-ad0d-854813ee47b8

http://www.medscape.com/viewarticle/812116

Lettura consigliata:

Sport e attività fisica in menopausa:

http://menopausaserena.altervista.org/Sport-attività-fisica-in-menopausa.html

 

 

Data pubblicazione: 05 ottobre 2013

3 commenti

#2
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Grazie per avere allegato il link ma quello si riferisce ad una news molto commentata, mentre l'articolo è

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/676-tumore-del-seno-come-si-calcola-il-rischio-reale.html

Molto utile la tua news e sfondi una porta apertissima, al punto che io ritengo che la raccomandazione che dai sia molto utile nel ridurre i fattori di rischio oncologici e cardiovascolari anche in pre-menopausa

https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html

#3
Dr.ssa Vincenza De Falco
Dr.ssa Vincenza De Falco

Grazie a Te Salvo per essere intervenuto e per aver segnalato questi tuoi interessanti articoli.

E soprattutto grazie per aver evidenziato la riduzione dei fattori di rischio oncologici e cardiovascolari anche in PRE-MENOPAUSA!!!

Lo studio in questione di questi ricercatori americani, parla di riduzione del rischio in post-menopausa, riferendosi al campione di donne esaminate tutte in menopausa, ma in realtà come ben sai, le buone abitudini vanno imparate da “piccoli” per riuscire ad ottenere il migliore risultato.

Bisognerebbe puntare secondo me non solo nella PREVENZIONE SECONDARIA che si realizza attraverso i vari programmi di screening per diagnosticare una malattia agli stadi iniziali, quando ormai C’È GIÀ la malattia, ma anche,soprattutto e DI PIU', nel diffondere alla popolazione l’educazione sanitaria per una PREVENZIONE PRIMARIA delle malattie, per evitare il più possibile che queste insorgano.

Ricordo agli utenti che la prevenzione PRIMARIA è quella che ha lo scopo di ridurre l’incidenza di una malattia attraverso l’individuazione dei fattori di rischio cercando di eliminarli e di aumentare la resistenza idi ogni individuo nei confronti di questi fattori, attraverso uno stile di vita corretto, volto appunto ad abolire la sedentarietà, a incoraggiare un tipo di alimentazione corretta, eliminare il fumo e l’abuso di alcool, impegnarsi per evitare di inquinare l’ambiente che ci circonda.

Qualche tempo fa scrissi questo articolo in proposito, proprio per trasmettere questo messaggio, sulla prevenzione, i 3 tipi di prevenzione che possono essere impiegati in medicina, una prevenzione che deve essere cominciata dall’infanzia….

https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/1795-prevenzione-nella-donna-infanzia-adolescenza-fertilita-gravidanza-menopausa.html

Speriamo che in futuro, anche attraverso le grandi Istituzioni, come il Ministero della Salute, ci si possa impegnare più intensamente e concretamente per la promozione della PREVENZIONE PRIMARIA delle malattie!

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