Atrofia vaginale: le novità dagli Stati Uniti

La secchezza vaginale (o atrofia vaginale) rappresenta un problema molto frequente per la donna in età perimenopausale e può incidere notevolmente sulla qualità di vita della donna. Spesso è un problema sottovalutato e sottodimensionato anche da un punto di vista medico.

Nei giorni scorsi sono stati resi noti i risultati e le posizioni della North American Menopause Society (NAMS). Attualmente sono disponibili numerosi prodotti e terapie per alleviare i sintomi ed il successo dipende spesso dalla gravità di questi ultimi.

Tra questi trattamenti devono essere ricordati i lubrificanti vaginali e le creme idratanti, gli estrogeni vaginali e la terapia ormonale sostitutiva, oltre all’ospemifene commercializzato negli Stati Uniti come modulatore selettivo degli estrogeni ed indicato per il trattamento della dispareunia. Tuttora deve essere valutata la sicurezza e l’utilità dei trattamenti a base di testosterone.

La sicurezza a livello endometriale degli estrogeni locali e dell’ospemifene deve tuttora essere valutata con ulteriori studi a lungo termine. E’ altresì importante valutare la flora microbica vaginale per capire l’entità dei sintomi.

La scelta della terapia dipende dalla gravità dei sintomi, l'efficacia e la sicurezza della terapia per il singolo paziente, e deve essere tenuta in considerazione anche la preferenza della donna.

La terapia estrogenica è il trattamento più efficace per i sintomi da moderati a gravi, ma devono essere valutate eventuali controindicazioni alla terapia ormonale sostitutiva.

Quando gli estrogeni a basso dosaggio sono somministrati localmente, un progestinico non è indicato per le donne senza utero e generalmente non è indicato nelle donne con utero intatto.

Non ci sono dati sufficienti per confermare la sicurezza di estrogeni locali in donne con cancro al seno.

Un’attenta anamnesi, un accurato esame obiettivo della paziente con studio della flora microbica vaginale può aiutare a trovare la terapia più adatta per le donne che lamentano questi disturbi, talora talmente invalidanti da influire sul rapporto di coppia.

 

Fonte: Management of symptomatic vulvovaginal atrophy: 2013 position statement of The North American Menopause Society

Data pubblicazione: 05 ottobre 2013

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