Molestie e violenze sessuali sono causa di infertilità

elisabettachelo
Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione

Uno studio in pubblicazione su "Fertility and Sterility" evidenzia che le donne che hanno subito nella loro vita molestie o violenze sessuali  hanno un rischio di infertilità doppio rispetto a donne della stessa età che non ne hanno mai subite.

Lo studio e' stato condotto su donne che prestano o hanno prestato servizio militare negli Stati Uniti, un gruppo a forte rischio di molestie sessuali.

La percentuale di donne infertili nel gruppo studiato e' doppia rispetto al gruppo di controllo: infatti il 23 % delle donne che hanno subito molestie riporta delle difficoltà nel concepimento mentre le difficoltà riportate dal gruppo controllo sono solo nel 12%.

Nello studio emergono altri comportamenti in relazione alla maternità nelle donne abusate: vi è un maggiore ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza (31% rispetto al 19%) e circa una su quattro, dopo un abuso sessuale, decide di rimanere senza figli.

Benché siano noti gli effetti psicologici, spesso devastanti, della violenza sessuale sulle donne e di come questi eventi possano incidere nelle relazioni sociali e affettive, questo studio evidenzia con chiarezza i danni relativi agli aspetti riproduttivi e alla relazione con la maternità; questo è un aspetto che non deve essere misconosciuto da parte di chi offre assistenza riproduttiva.



Fonte:

Ryan et al, Voluntary and Involuntary Childlessness in Female Veterans - Associations with Sexual Assault, Fertility and Sterility. (in press)

Data pubblicazione: 30 maggio 2014 Ultimo aggiornamento: 19 maggio 2017

6 commenti

#1
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti

Mi è sembrato particolarmente significativo il dato riportato dalla Tua news. Credo non sia mai uscito prima, anche se ovviamente noi che ce ne occupiamo avevamo dati empirici convergenti.
Grazie. CarlaMaria

#2
Psicologo
Psicologo

Tutte le Donne che hanno subito delle violenze sessuali dovrebbero essere " incoraggiate " dai Sanitari e dagli Organi preposti alla loro salute e tutela a " sottoporsi a una Psicoterapia ". Dr. Febo Artabano, www.feboartabano.it

#3
Ex utente
Ex utente

1- Se non ci fossero femmine nei corpi militari sarebbe un bene per svariati motivi, dato che il loro accesso è stata un'enorme forzatura politica;
2- Qualche tempo fa lessi uno studio in cui si affermava che un'alta percentuale di denunce di "violenza sessuale" nelle forze armate erano false.
Inoltre queste ricerche lasciano il tempo che trovano: cosa si intende per "molestie sessuali"??? Volete dirmi che se qualcuno tocca il sedere ad una femmina questa ha alti rischi di diventare sterile? Ma per favore....

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile Utente,
forse lei ha una visione dei corpi militari e in generale del mondo un pò vetusta e culturalmente superata; in questi anni l'ingresso delle donne in tutte le professioni, anche quelle ritenute più propriamente maschili, come ad esempio la medicina e la chirurgia in particolare, ha modificato in maniera positiva e costruttiva lo stile e l'organizzazione di lavoro che caratterizzavano questi ambienti.
Forse nell'esercito ciò non è ancora avvenuto ma si spera che anche questa realtà possa essere modificata in meglio dalla presenza femminile.
Detto questo poi non mi stupisco che "un'alta percentuale di denunce di violenza sessuale, nelle forze armate" ed in altre realtà, siano state ritrattate o considerate "false"; d'altronde fino a quando un maschio penserà che "toccare il sedere ad una femmina", al di fuori di una relazione condivisa, non costituisca una molestia sessuale, questo fenomeno continuerà ad essere purtroppo sottovalutato.

#5
Ex utente
Ex utente

Si figuri dott. Beretta, quei maschi che ancora oggi usano la mano morta, fanno schifo e pena pure a me. Dico solo che trovo più che fantascientifico che un gesto del genere possa addirittura procurare infertilità nella donna. Mi paiono le solite "ricerche" finalizzate a tutt'altro.

#6
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile utente,
nell'articolo, ricordato qui dalla collega Chelo, infatti non si fa riferimento a questo tipo di molestia specifica, sempre comunque da condannare, ma si parla di donne che hanno subito ripetute molestie o sono state abusate.

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