La pillola della GIOVINEZZA: l'ultima scoperta dalla Russia in fase di sperimentazione

Uno scienziato russo, Vladimir Skulachev, docente di bioenergetica all’Università Statale di Mosca, ha messo a punto un nuovo farmaco, in grado di rallentare i processi dell’invecchiamento cellulare.

Come ha spiegato lo stesso prof. Skulakev, in un'intervista al Daily Mirror, la molecola denominata SKQ1, ha una notevole azione antiossidante, ed è in grado di entrare nei mitocondri delle cellule in quantità molto più elevate rispetto agli altri tipi di antiossidanti.

Per il momento il farmaco è ancora in fase di sperimentazione, è stato testato su crostacei e topi di laboratorio, evidenziando una durata di sopravvivenza doppia rispetto agli animali non trattati. Entusiasta di questi risultati, lo scienziato ha iniziato a provarla su se stesso e su altri volontari, sicuro della possibilità di applicazione anche per la cura di alcune malattie come il glaucoma.

Il premio Nobel per la medicina del 1999, Gunter Blobel, ha lodato e apprezzato questo lavoro dello scienziato russo, definendolo  il miglior biochimico del mondo e il più grande esperto di bioenergetica. 

 

Vi starete chiedendo il perché vi riporto proprio questo tipo di notizia.

Ebbene, quello che mi ha particolarmente colpito, oltre al valore scientifico di questo studio, è che lo scienziato in questione, ha dedicato ben 40 anni della sua vita a questo tipo di ricerca, pensate….ben 40 anni….praticamente una vita!

 

In attesa di risultati definitivi riguardo la reale efficacia sull’uomo, mi auguro,  che la ricerca in questione vada a buon fine, pensando alla possibilità di eventuali applicazioni future  anche per la prevenzione dei tumori,  e di tutte le malattie degenerative legate all’invecchiamento cellulare... ma soprattutto me lo auguro perchè penso alla vita di questo scienziato completamente dedicata allo studio, ai tanti sacrifici che lui, come tanti altri uomini e donne di scienza hanno fatto e continuano a fare, dedicandosi per tutta la vita alla ricerca, tentando di sconfiggere le malattie e migliorare la vita di noi tutti.

 

Penso alla grande, unica, irripetibile, soddisfazione che si può provare quando una ricerca come questa va a buon fine…..quando tutti gli sforzi, l’impegno e la passione di tutta una vita al servizio della scienza per il bene degll’umanità permettono di raggiungere i risultati sperati……la gioia più grande che si può provare!

 

 

 

Data pubblicazione: 26 novembre 2010 Ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2011

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