Gnatologia traslazionale

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista

L'impostazione attuale della medicina nel mondo va verso l'integrazione dello studio delle malattie tra le diverse specialità. Nel campo dei disturbi dell'articolazione temporomandibolare è uscito in questi giorni l'articolo di Sanders AE e altri "Subjective Sleep Quality Deteriorates Before Development of Painful Temporomandibular Disorder" sulla rivista J. Pain 2016 dove si descrive che i disturbi del sonno sono associati a disordine temporomandibolare. La bibliografia scientifica che correla disordini del sonno, fibromialgia, sindrome da stanchezza cronica, disordine temporomandibolare è vasta. Il nesso di connessione tra tutti questi fenomeni va sotto il nome di sensitizzazione centrale. Dentisti, neurologi, neurofisiologi, fisiatri, pubblicano oramai indifferentemente sia su riviste odontoiatriche (le più importanti) che su riviste del dolore (Journal Pain). In tutto il mondo da tanto tempo neurofisiologi, neurologi e dentisti lavorano insieme.... e in Italia? La sensazione è che siamo rimasti indietro culturalmente, almeno nel campo della gnatologia. Una legge del 2010 modifica l'organizzazione di molti Dipartimenti universitari in un unico Dipartimento di Medicina Traslazionale che ha il compito di trasferire immediatamente le nuove acquisizioni della ricerca in campo clinico, o meglio ancora di curare i pazienti cooptando i ricercatori di base al letto del paziente. Ecco quindi che ricercatori e clinici si trovano a discutere insieme. Questa legge del 2010 attuata da pochi anni come è stata accolta dalla sanità? Ci sono nel nostro sistema sanitario "specialisti traslazionali" al passo con i moderni concetti oppure siamo ancora indietro di diversi decenni rispetto alla medicina internazionale?

Io posso rispondere per quanto riguarda la gnatologia, la branca di cui mi occupo.

Figure come quelle che seguono illustrano bene il concetto.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3858400/figure/F3/

In un articolo ho citato il lavoro scientifico che segue

http://pain.neurobio.pitt.edu/sites/default/files/documents/MelzackandWallGateControlTheory.pdf citato come si vede dall'immagine 9888 volte.

 

Lo stesso Autore (con l'evolversi delle conoscenze) ha cambiato il nome di questo meccanismo, teoria del cancello del dolore, nel più moderno termine di neuromatrice del dolore quasi trenta anni fa.

Questi meccanismi valgono anche per il trigemino e per il disordine temporomandibolare (sinonimo disordine cervico cranio mandibolare).

 

Questi concetti sono spiegati meglio nell'articolo http://www.danieletonlorenzi.it/news/perche-le-terapie-manuali-riducono-il-dolore-la-teoria-del-cancello/ dove si è mantenuto il più conosciuto (vecchio) termine di teoria del cancello. Quando compare la scritta stai per lasciare il sito Medicitalia cliccare su "continua ed apri il sito" Quali sono stati i risultati? In un forum su FB un conosciuto gnatologo ha affermato che i contenuti di questo articolo "fanno ridere" e che non troverebbero mai interesse sulle riviste nazionali di gnatologia. In realtà lo studio del disordine temporomandibolare si rifà ad Autori stranieri che molto hanno dato allo studio della gnatologia.... ma all'estero sono andati avanti.

Qui da noi cosa c'è? Gnatologi vecchi o vecchia gnatologia?

Data pubblicazione: 06 giugno 2016

1 commenti

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Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

Naturalmente tutti i concetti riguardanti la postura nei suoi vari aspetti vanno tenuti presenti anche se come abbiamo visto rappresentano solo l'aspetto "periferico" del problema. Esame acuità visiva e oculomotricità, valutazioni di fisiatria, ortopedia, neurologia, audiologia rappresentano complementi necessari ed indispensabili. Non sono sufficienti perché tutto quello che dalla periferia arriva al centro deve "fare i conti" con emozioni, sistema dello stress, sensibilità al dolore, ecc. e quanto sopra detto dimostra "la distanza" che si ha frequentemente tra le professioni sanitarie e la ricerca attuale.

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