Nuovo farmaco per la Narcolessia

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Dr. Giuseppe Christian De Sanctis Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di continuità assistenziale, Biologo nutrizionista

E' recente la notifica che l'EMA ha espresso parere positivo nei riguardi del Pitolisant (nome commerciale Wakix),per il trattamento della Narcolessia,malattia neurologica caratterizzzata da eccessiva sonnolenza diurna che viene inserita tra le cosiddette ''malattie rare''! Il Pitolisant,secondo gli studi inerenti pubblicati su Lancet Neurology,ad un dosaggio definito fino ad un massimo di 40 mg/die, avrebbe fornito risultati positivi superiori al placebo, e al momento sembrerebbe più sicuro del Modafinil,unico farmaco ufficiale di riferimento della malattia stessa,infatti lo studio ha evidenziato 3 pazienti, su 110 complessivi esaminati, con sindrome da astinenza alla sospensione del Modafinil, contro nessuno tra quelli assumenti il Pitolisant; quest'ultimo esplicherebbe il suo meccanismo d'azione soprattutto nello stimolare i recettori istaminergici H3,oltre a quelli noradrenergici,dopaminergici e colinergici, senza stimolare in particolare i neuroni dopaminergici del nucleus accumbens, come sembra invece fare il Modafinil (si rammenta che l'esatto meccanismo d'azione di quest'ultima molecola è tuttora sconosciuto),i risultati sembrano promettenti...per il resto aspettiamo di vederli all'opera! A mio giudizio, la scoperta di questa nuova molecola, può senza dubbio migliorare lo stato di performance dei malati affetti da Narcolessia,ma i suoi campi di applicazione potrebbero essere più vasti! Ad es. il Modafinil viene usato in America anche nella CFS (ossia Sindrome da fatica cronica), nella stanchezza associata a Fibromialgia, nell'ADHD e recentemente(sempre negli USA) come antidepressivo...inoltre è stato testato, con risultati tuttavia deludenti, anche per scemare il sintomo dell'affaticamento in alcune condizioni oncologiche quali il tumore del polmone; l'unico problema è che non si conoscono gli effetti a lungo termine del farmaco:non sembrerebbe provocare dipendenza se non con un rischio molto basso,ma assuefazione sì e questo è già un limite al suo utilizzo, perlomeno in alcuni casi o condizioni cliniche selezionate,se invece la nuova molecola Pitolisant non dovesse provocare questi ''side effects'',si potrebbe (sempre su ipotesi personale ed opinabile) valutare se estendere o meno il suo campo di applicazione, anche ad altre patologie o affezioni come quelle di cui sopra! Al momento, la Narcolessia è curata solo con il Modafinil (in Italia nome commerciale Provigil) e con farmaci come il sodio oxibato o con prescrizione off label, tra i quali alcuni antidepressivi ad effetto psicostimolante; come già enunciato, l'esatto meccanismo d'azione del Modafinil è sconosciuto,esso sembra esplicarsi in una riduzione della ricaptazione della dopamina aumentandone i livelli extracelullari nel nucleus accumbens,ma altre azioni le esplica anche al livello dell'amigdala,dell'ipotalamo e del nucleo soprachiasmatico; in Italia manca il suo enantiomero ossia l'Armodafinil,molecola a maggior durata d'azione e più sicura dell'altro nel dare dipendenza, ma meno efficace nel ridurre il sintomo ''fatica'', cosa di cui il Modafinil si pregia e su quest'ultimo punto che si vedrà la vera differenza con il Pitolisant a mio giudizio!

Data pubblicazione: 05 aprile 2016

Autore

gdesanctis
Dr. Giuseppe Christian De Sanctis Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di continuità assistenziale, Biologo nutrizionista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1999 presso Università degli studi G.D'Annunzio-Chieti.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Pescara tesserino n° 3340.

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