Decreto di riordino delle Scuole di Specializzazione di Medicina

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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il 4 febbraio scorso ha controfirmato il decreto di riordino delle Scuole di Specializzazione delle facoltà di Medicina e Chirurgia, che già era stato firmato dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini. 

Il provvedimento riduce di un anno la durata di alcuni percorsi di studio nelle Scuole di Specializzazione, adeguando la normativa italiana in materia a quanto previsto dalla Comunità Europea, il che potrebbe consentire ai medici specializzati in Italia di anticipare il loro ingresso nelle professioni specialistiche, garantendo una maggiore competitività nei confronti degli specialisti comunitari.

In sintesi, non esisteranno più Scuole della durata di 6 anni (in particolare per la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale e per quella in Neurochirurgia il percorso di studi avrà la durata di 5 anni a fronte dei 6 anni fino ad oggi previsti), e quindi 16 Scuole avranno la durata di 5 anni, 34 Scuole di 4 anni, e le rimanenti 5 Scuole avranno un percorso di 3 anni.

Inoltre il riordino viene completato dalla soppressione delle Scuole di Medicina Aeronautica e Spaziale, di quella di Odontoiatria Clinica Generale e di quella di Psicologia Clinica, e dagli accorpamenti delle Scuole di Malattie Tropicali (nella nuova Scuola di Malattie Infettive e Tropicali), di Neurofisiopatologia (confluita in Neurologia), di Chirurgia dell’Apparato Digerente (confluita nella Chirurgia Generale), di Biochimica Clinica (nella nuova Scuola di Patologia Clinica e Biochimica Clinica), e Tossicologia Clinica (nella nuova Scuola di Farmacologia e Tossicologia Clinica).

La disposizione infine intende valorizzare maggiormente, rispetto al passato, la formazione professionale effettiva delle scuole di specializzazione; infatti prevede che almeno il 70% della formazione debba essere dedicato allo svolgimento di attività pratiche, e che le stesse potranno essere effettuate non solo nelle strutture universitarie, ma anche nei presidi ospedalieri e nelle strutture territoriali del Servizio Sanitario Nazionale, nell’ottica di un’integrazione fra Ospedali, Università e Territorio.

Riferimenti:

http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Dal-Governo/Scuole.pdf?uuid=b0a4a60c-ac92-11e4-b06f-a052e992227e

 

 

 

Data pubblicazione: 10 febbraio 2015

Autore

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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso Università di Sassari.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Sassari tesserino n° 2404.

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4 commenti

#1
Dr. Marco Bonelli
Dr. Marco Bonelli

Caro collega,è un primo passo per dare fiducia ai giovani colleghi che si affacciano all professione.
Occorerrà investire in formazione ( penso a quella in Medicina Generale trascurata) ed
aprire sbocchi nel SSN.Di quseti tempi non è facile ma il rischio è un declino serio dell'intero comparto sanitario.Un saluto

#2
Dr. Nicola Mascotti
Dr. Nicola Mascotti

Dr. Bonelli,
Ti ringrazio per il commento. Al proposito, volevo segnalarTi che fra le Specializzazioni della durata di 4 anni è stata inclusa quella in "Medicina di Comunità e delle Cure Primarie", che probabilmente andrà a sostituire nel tempo il corso di formazione per Medici di Medicina Generale. Speriamo possa essere utile per chi nei prossimi anni entrerà nel difficile mondo delle professioni mediche.
Salutoni.
:-)(-:

#3

Caro Nicola,
ma la specializzazione in Neurochirurgia è sempre stata di 5 anni come anche quella di Chirurgia Generale.
I problemi però, a mio parere, sono ben altri e riguardano l'assoluta precarietà dei medici che vengono eventualmente assunti con contratti simili a quelli dei lavoratori dei "call center".
Chi, per esempio, specializzato in Neurochirurgia ha un incarico ospedaliero in tale disciplina per 6-8 mesi, dopo tale periodo può non vedersi rinnovare l'incarico. Allora deciderà magari di accettare l'incarico in Ginecologia per altri 6-8 mesi, poi magari in Otorino e così via.
Quale potrà essere l'iter formativo di tale giovane medico?
Quando imparerà a rimuovere un tumore della base cranica o a clippare un aneurisma o anche a eseguire correttamente un taglio cesareo o anche una adenodectomia?
Non voglio essere disfattista, ma se tali cose non cambieranno, fra una decina d'anni di chirurghi validi ce ne saranno ben pochi.

Un caro saluto

#4
Dr. Nicola Mascotti
Dr. Nicola Mascotti

Giovanni,

ho riportato le durate delle Scuole secondo quanto scritto nel Decreto. In effetti anche durata della Specializzazione in Medicina Legale era 4 anni, mentre sembrerebbe che sia stata ridotta da 5 a 4 anni: sono i misteri dei Ministeri !
Sul secondo punto, concordo pienamente sull'aspetto del disorientamento post-specializzazione, con rischio innegabile di scadimento della professionalità determinato dalla necessità, per i futuri Colleghi, di trovare una solida collocazione, al di là delle aspirazioni individuali.
Io stesso confesso di aver conseguito la Specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazioni in quanto, essendo scarse le possibilità di carriera come Cardiologo, ed essendo invece vincitore di concorso nella branca di Igiene Pubblica, obtorto collo mi sono dovuto adattare al posto di lavoro stabile, che richiedeva diversa professionalità.

Salutoni.
:-)(-:

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