Rischio infettivo da lenti a contatto

luigimarino
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

Fattori di rischio di cheratite batterica in soggetti che usano quotidianamente le lenti a contatto

Mentre da parte di molti studiosi vi è stata sempre una grande attenzione sui rischi di cheratite batterica legati all' uso notturno o prolungato di lenti a contatto, Stapleton et all. (p 1516) hanno orientato la loro ricerca sui fattori di rischio legati all’uso giornaliero di lenti a contatto, che rappresentano il 50% degli individui che contraggono questa grave patologia: la chearatite batterica.

In questo studio prospettico di 12 mesi, basato su una popolazione omogenea, condotto in Australia e che ha coinvolto 90 utilizzatori giornalieri di lenti a contatto con moderata e severa cheratite e l'effettuazione di circa 1090 visite mediche oculistiche di controllo, gli autori hanno trovato che:

  • sia coloro che conservavano le lenti a contatto in contenitori igienicamente scadenti,

  • sia coloro che procedevano alla sostituzione dei liquidi e dei contenitori raramente

presentavano un enorme rischio di contrarre una forma da moderata a severa di cheratite microbica per questo gruppo di pazienti che usa lenti a contatto tutti i giorni.

Gli autori hanno sottolineato anche che una maggior cura nell’igiene dei contenitori delle lenti, associata un ottimizzazione della pratica di sostituzione frequente dei liquidi conservanti può arrivare a far diminuire del 62% la carica batterica ed il conseguente rischio di infezione.

Altri fattori di rischio sono associati:

  • all’uso notturno occasionale di di lenti a contatto (quante dimenticanze di toglerle),

  • al fumo e

  • alle classi sociali più agiate.

Gli autori concludono che l'informazione e l’educazione dei pazienti sui gravi fattori di rischio associati all’uso di lenti a contatto può ridurre considerevolmente la gravità e la possibile incidenza di queste gravi patologie.

 

Fonte: il lavoro è stato pubblicato su OPHTHALMOLOGY Volume 119, numero 8, agosto 2012 da Fiona Stapleton e collaboratori. www.aao.org

Data pubblicazione: 04 settembre 2012

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