Vero o falso sulle MACULOPATIE e sul loro trattamento

La macula e la retina sono due cose diverse

FALSO – Il termine macula in oculistica è utilizzato per indicare la parte centrale della retina. Per cui la macula è retina. L’origine del termine macula deriva dall’antichità in quanto ad occhio nudo la parte centrale della retina ha una lieve tonalità giallastra che deriva dalla presenza di pigmenti color giallo in questa zona. Da qui il termine macula lutea cioè macchia gialla.

Le malattie che colpiscono la macula si chiamano maculopatie

VERO – Le malattie che colpiscono la macula si chiamano maculopatie. Il termine è molto generico e indica la totalità delle malattie della macula.

Diabete, invecchiamento e miopia elevata sono importanti fattori di rischio per lo sviluppo della maculopatia

VERO – Il diabete, cioè l’alterato metabolismo degli zuccheri nel sangue (glicemia) porta col tempo a una condizione denominata retinopatia diabetica. Il coinvolgimento della macula in corso di retinopatia diabetica porta alla formazione dell’edema maculare cioè l’accumulo di siero nello spessore della retina che aumenta di spessore.

L’invecchiamento è responsabile della degenerazione maculare legata all’età che si forma per l’usura degli strati profondi della retina.

La miopia elevata anch’essa può provocare delle modificazioni degenerative della macula.

Le maculopatie si possono curare

VERO – Oggi molte maculopatie possono essere curate in modo efficace. Il trattamento di scelta nei casi in cui la maculopatia è umida o essudativa sono le iniezioni intravitreali di farmaci.

Esiste un trattamento laser che fa ringiovanire la retina e cura le maculopatie

FALSO: Niente di più falso. Ad oggi nessun tipo di laser è in grado di ringiovanire la retina e curare le maculopatie. Lo stesso vale per quelle forme di maculopatia definita secca nelle quali si formano delle chiazzette gialle denominate drusen. Si tratta di accumuli di prodotti di degradazione del ciclo visivo che la retina non riesce a smaltire. La ricerca chiaramente va avanti e potrebbe essere che un domani venga sviluppato un modo per ringiovanire la retina ma al momento non è possibile.

Tutte le maculopatie possono essere curate con le iniezioni intravitreali di farmaci

FALSO – Le iniezioni intravitreali di farmaci sono il trattamento di scelta delle maculopatie essudative o umide. In particolare le iniezioni di farmaci sono il trattamento di scelta per:

  • edema maculare secondario a diabete, trombosi/occlusione venosa retinica o infiammazione
  • proliferazione di vasi anomali (neovascolarizzazione) sotto la macula che spesso complicano la degenerazione maculare legata all’età, la miopia elevata e altre patologie retiniche meno frequenti.

Le maculopatie essudative si curano con il laser

FALSO – Come detto prima la stragrande maggioranza delle maculopatie essudative si curano con le iniezioni di farmaci dentro l’occhio. In casi selezionati e sotto la guida di un oculista retinologo esperto può essere utilizzato il trattamento laser fotocoagulativo o sottosoglia. Questo vale in particolare nei casi di edema maculare diabetico.

Alcune forme di maculopatia si curano con la chirurgia

VERO - Come detto prima esistono moltissimi tipi diversi di malattie della macula. Alcune forme piuttosto frequenti hanno una indicazione chirurgica. In particolare i fori maculari che sono dei veri e propri buchi sul centro della retina, devono essere sottoposti ad un particolare tipo di intervento chirurgico che si chiama vitrectomia necessario per chiudere il foro.

In altri casi prolifera una sottile membrana fibrotica sulla superficie della macula che ne deforma e pieghetta il profilo. Anche in questo caso, soprattutto quando la vista inizia a diminuire, può rendersi necessario l’intervento chirurgico di vitrectomia per rimuovere con delle micropinzette la membrana epiretinica.

Le iniezioni intravitreali si fanno una volta e poi basta

FALSO – Assolutamente falso. I farmaci a disposizione per essere iniettati dentro l’occhio sono molto efficaci ma chiaramente il loro effetto è transitorio. Per questo motivo le iniezioni vanno eseguite secondo protocolli ben definiti, inizialmente a cadenza mensile e successivamente la frequenza può essere un po’ dilazionata nel tempo. In ogni caso ciclicamente le iniezioni andranno ripetute.

Le maculopatie portano alla cecità

FALSO – Le maculopatie nella peggiore delle ipotesi portano ad una riduzione della funzione visiva centrale in quanto raramente si estendono per interessare anche parti di retina più periferiche. Questo significa che quasi sempre le persone colpite mantengono la propria indipendenza ma avranno molta difficoltà a leggere, scrivere, riconoscere il volto delle persone, infilare la chiave nella serratura….

Per approfondire:Fotobiostimolazione retinica: a che punto siamo?

Data pubblicazione: 21 maggio 2017

15 commenti

#1
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Massimo come mai dici "niente di piú falso" parlando del laser a nanosecondi che si é dimostrato efficace nel curare la Dry AMD?
A parte i numerosi casi che ho trattato personalmente con successo, vi sono giá diverse publicazioni che lo dimostrano e diversi Centri in Europa, in Australia e Nuova Zelanda che lo utilizzano da diversi anni e che hanno portato i loro ottimi risultati al recente Incontro che abbiamo avuto ad Amsterdam.

#2
Dr. Massimo Nicolò
Dr. Massimo Nicolò

Carlo in letteratura ci sono 5 lavori scientifici pubblicati sul laser 2RT. Di questi 4 sono su ratti.
Mi sembra un po' pochino per parlare di curare la maculopatia secca e ringiovanire la retina.
Se tu hai avuto molti casi andati bene allora puoi scrivere un lavoro scientifico e inviarlo a qualche rivista peer reviewed come per esempio Retina o IOVS. Le cure innovative sono sempre ben accette ma devono avere una robusta base scientifica e soprattutto devono essere appoggiate da sperimentazioni cliniche su larga scala.

#3
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

A.A.O.
Subthreshold Nanosecond Laser Intervention
in Intermediate Age-Related Macular
Degeneration
Study Design and Baseline Characteristics of the Laser in
Early Stages of Age-Related Macular Degeneration Study
(Report Number 1)
Jia Jia Lek, PhD,1,2 Kate H. Brassington, BOrth(Hons), MPH,1,2 Chi D. Luu, PhD,1,2
Fred K. Chen, MBBS(Hons), PhD,3,4 Jennifer J. Arnold, MBBS(Hons), FRANZCO,5
Wilson J. Heriot, MBBS, FRANZCO,6 Shane R. Durkin, MBBS(Hons), FRANZCO,7
Usha Chakravarthy, MD, PhD,8 Robyn H. Guymer, MBBS, PhD,1,2 for the Laser in Early Stages of Age-Related
Macular Degeneration Study Writing Committee*

Results: A total of 292 participants across 6 centers were enrolled, with 145 participants randomized to arm
1 and 147 participants randomized to arm 2. Population characteristics at baseline were as follows: median age
70 years, 73% female, 90% Anglo-Saxon, and 3% current smokers. Baseline ocular characteristics of the study
eyes were BCVA of 83 letters (20/25); low luminance visual acuity (LLVA) of 68 letters (20/50); hyperpigmentation,
33%; reticular pseudodrusen, 23%; square root drusen area (SD-OCT), 0.77 mm; square root drusen area (color
photographs), 0.92 mm; cube root drusen volume (SD-OCT), 0.26 mm; average retinal sensitivity, 26 dB; and
worst point retinal sensitivity, 20 dB. Only lutein supplement use was significantly different between treatment
arms.

#4
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Nanosecond laser therapy reverses pathologic
and molecular changes in age-related macular
degeneration without retinal damage
A. I. Jobling,*,1 R. H. Guymer,†,1 K. A. Vessey,* U. Greferath,* S. A. Mills,* K. H. Brassington,†
C. D. Luu,† K. Z. Aung,† L. Trogrlic,* M. Plunkett,‡ and E. L. Fletcher*,2
*Department of Anatomy and Neuroscience, The University of Melbourne, Victoria, Australia; †Centre
for Eye Research Australia, University of Melbourne, Royal Victorian Eye and Ear Hospital, Victoria,
Australia; and ‡Ellex R&D Pty Ltd, Adelaide, Australia

#5
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Nanosecond-laser application in intermediate AMD: 12-month results of fundus appearance and macular function
Robyn H Guymer and coll.
Centre of Eye Research Australia, Royal Victorian Eye & Ear Hospital, University of Melbourne

#6
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Se vuoi ti posso inviare il PDF dei lavori completi via mail insieme ad altri

#7
Dr. Massimo Nicolò
Dr. Massimo Nicolò

Caro Carlo io sono a favore della ricerca e quando il laser a nanosecondi si dimostrera' utile non solo a far riassorbire le drusen, quello lo fanno gia' gli altri laser, ma a ridurre in modo significativo il rischio di CNV e atrofia saro' il primo a usarlo e a "reclamizzarne" i benefici. Ma fino a quando non ci saranno studi clinici seri e su larga scala, sostenere che questo laser e' rigenerativo e cura la dmle secca non corrisponde al vero e si rischia di generare nei pazienti false aspettative.
Non e' assolutamente un attacco nei tuoi confronti. Ti stimo come oculista e so che sei serio e preparato ma su questo argomento scusami non sono per niente d'accordo con la tua condotta.
un abbraccio

#8
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Caro Massimo, prima di utilizzare questo laser (marzo 2015) mi sono recato in Centri Europei dove lo utilizzavano ed ho visto i buoni risultati ottenuti. In questi anni sono aumentati i colleghi che lo utilizzano in Europa ed ogni anno teniamo almeno 2 incontri dove ci confrontiamo sulla metodica e sui risultati ottenuti. In quest'ultimo anno, per esempio, seguendo le direttive di John Marshall che ha ideato il laser 2RT, abbiamo modificato la tecnica ed i risultati sono ancora migliorati non solo nella diminuzione delle Drusen, ma anche nel miglioramento dell'acuitá visiva e della microperimetria. Se vuoi ti posso inviare diversi lavori scientifici che si riferiscono a pazienti trattati. Il prossimo anno organizzeró una giornata, durante la decima edizione del mio congresso, dove parteciperanno molti colleghi stranieri che utilizzano questo laser e, se ti interessa, ritieniti invitato per discuterne con noi. A presto

#9
Dr. Eugenio Sancin
Dr. Eugenio Sancin

Il laser a nanosecondi 2RT e' un laser sottosoglia tra i piu'avanzati al mondo, gia' approvato da alcuni anni dall'FDA per la cura dell'edema maculare diabetico (CSME), ed utilizzato anche per l'effetto dimostrato nel poter rallentare la progressione della maculopatia legata all'eta' nelle fasi iniziali ed intermedie dela malattia, per le quali ad oggi non ci sono cure di comprovata efficacia. Le ricerche sono condotte da studiosi di prim'ordine, tra cui il Prof. John Marshall e la Prof.ssa Robyn Guymer, tra i massimi esperti internazionali su laser e maculopatie.
Come per ogni nuova cura sono necessari ulteriori studi per valutarne la portata a lungo terminesul decorso della malattia: la rivista Ophtalmology Retina ha pubblicato sul primo numero di quest'anno lo studio LEAD, uno studio effettuato su 292 pazienti, randomizzato e doppio cieco, che si concludera' nel 2018 ed i cui risultati preliminari confermano quanto gia' evidenziato da uno studio pilota, che ha dimostrato un miglioramento funzionale ed una stabilizzazione del quado clinico nei pazienti trattati con il laser 2RT.
Io stesso, come il Dott. Orione ed altri Colleghi europei ed australiani, con cui ci confrontiamo periodicamente, lo utilizzo da oltre un anno e mezzo con risultati molto soddisfacenti che ho intenzione di pubblicare non appena possibile (non sono un centro universitario).
Dott. Eugenio Sancin

#10
Dr. Massimo Nicolò
Dr. Massimo Nicolò

L'fda ha approvato nel 2013 questo laser per la
fotocoagulazione dell'edema maculare diabetico così come tutti gli altri laser già in commercio e non per il trattamento sottosoglia. Il messaggio dato è ancora una volta fuorviante e ingannevole.

Queste sono le parole dell'autorizzazione che l'fda ha dato:
"510(k) Number (if known): K122202
Device Name: 2RT (model number LR1532) ophthalmic laser system Indications For Use:
The 2RT (LR1532) is indicated for use by a trained ophthalmic physician to produce a wound to the Retinal Pigmented Epithelium (RPE) of the retina of the eye, via focal laser treatment, inthe treatment of;
* Clinically Significant Macular Edema"

#11
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Il Prof. John Marshall, l'inventore del Laser 2RT, é stato anche quello che ha inventato il laser ad Eccimeri per togliere gli occhiali, trattamento che viene ormai effettuato in tutto il mondo con ottimi risultati. Questa metodica, nei primi anni, veniva effettuata solo in Europa in quanto la FDA americana impiega molto tempo a concedere la sua approvazione. Non mi sembra che Eugenio abbia dato un messaggio "fuorviante ed ingannevole" in quanto ha affermato, come scritto nel consenso informato che consegnamo ai pazienti, che la FDA ha dato, per ora, solo l'approvazione per l'edema maculare diabetico, mentre in Europa il marchio CE é stato concesso anche per la cura della maculopatia.

#12
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

P.S. per chiarezza aggiungo che il marchio CE si riferisce solo al fatto che il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza ed é assolutamente differente dall'approvazione FDA americana.

#13
Dr. Eugenio Sancin
Dr. Eugenio Sancin

Gli studi pubblicati in letteratura sul laser a nanosecondi ci sono e chiunque puo' accedervi (e non sono solo "cinque, di cui quattro effettuati sui ratti"- questo si' e' un messaggio fuorviante ed ingannevole). Sono lavori di illustri ricercatori e descrivono in maniera chiara i risultati clinici ottenuti ed i potenziali benefici di questa nuovo trattamento.
Ci auguriamo tutti che, per il bene dei pazienti, la ricerca prosegua ed i risultati preliminari ottenuti finora con questo laser vengano ulteriormente confermati o anche superati, magari anche da altre nuove e piu' efficaci cure.

#14
Utente 400XXX
Utente 400XXX

Gentilissimi Dottori ho 63 e mi hanno appena diagnosticato una epiteliopatia OD , per ora non ho sintomi , ma mi sto appunto documentando su possibili cure, ivi compreso il Laser 2 R T .Vi posso assicurare che sentire 2 Oculisti esprimere opinioni cosi' divergenti lascia davvero sgomenti, tutto e il suo esatto contrario sono perfettamente possibili.Oltre tutto nessun ospedale pubblico offre gratuitamente il trattamento . E se il Laser 2 RT fosse davvero in grado di fermare la malattia senza eventi avversi ? Perche' privare i malati di una possibile cura gratis? Oltre tutto a oggi l'unica terapia proposta x la maculopatia secca sono gli occhiali da sole e qualche integratore.

#15
Dr. Massimo Nicolò
Dr. Massimo Nicolò

Gentile Signore, al di là della diagnosi di epiteliopatia che è un po’ generica, il laser di cui parla al momento non ha nessuna indicazione nella pratica clinica corrente. La sperimentazione a cui è stato sottoposto ha dato risultati incerti e le conclusioni sono che bisogna attendere e fare altri studi.
Il costo di questo laser è di circa 150 mila euro per cui non.stiamo parlando di cifre enormi. Lei pensa davvero che se fosse realmente efficace non sarebbe disponibile anche negli ospedali di tutto il mondo?
Si è mai chiesto perché gli oculisti che più si dedicano allo studio delle malattie della retina non prendono nemmeno lontanamente in considerazione questo laser?. Per il semplice fatto che al momento non ci sono dati, non ci sono studi clinici seri con lunghi follow-up. Non c’è niente.
Chi lo propone sono colleghi che di retina capiscono poco, sono per lo più liberi professionisti e quindi inclini più al fatturato che al resto. Sostengono che con questo laser possono curare tutte le maculopatie, che possono ringiovanire la retina. Dicono semplicemente il falso. È molto facile per noi medici raccontare tante balle ai pazienti, illuderli, dagli false speranze e aspettative, dicendo che alla peggio rimane così come è, ma facendosi pagare tariffe da 2000 euro. È molto più difficile cercare di essere realisti e dire le cose come stanno anche a costo di risultare antipatico. La comunità scientifica degli esperti di retina la pensa come me.
Se domani la ricerca ci dirà il contrario e lo dimostrerà senza se e senza ma allora ben venga il laser.

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche maculopatia 

Contenuti correlati