American Academy of Ophthalmology 2017: grandi novità in Chirurgia Laser

luigimarino
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

 Si e' appena concluso il Congresso dell' American Academy of Ophthalmology 2017, anche quest'anno la parte da leone l'hanno fatta i nuovi Laser e la Robotica che si affaccia sempre di più nel mondo affascinante dell'Oftalmologia mondiale

Ora i medici oculisti hanno a disposizione laser che sciolgono i Corpi Mobili endovitreali (le fastidiose miodesopsie o mosche volanti) laser gialli che curano agendo sotto soglia senza dare cicatrici retiniche, laser che curano il glaucoma, sin dagli stadi più iniziali, evitando la cronica dipendenza dai farmaci in Collirio.

Luci pulsate a intensità regolata (IRLP) che trattano i pazienti affetti da Sindrome da alterazione del Film Lacrimale, migliorano la condizione delle ghiandole lacrimali accessorie, soprattutto quelle deputate alla formazione del Film lipidico.

Laser che annullano qualsiasi vizio di refrazione ed anche la Presbiopia e Laser invece che annientano la cataratta.

La chirurgia refrattiva è la tecnica Laser, che utilizziamo noi medici oculisti per eliminare un vizio rifrattivo.

L'intervento Laser è suggerito quando un soggetto non tollera più occhiali e lenti a contatto, come spesso succede nella miopiae ipermetropia di grado elevato, nelle anisometropie o per tutte quelle attività lavorative o discipline sportive dove l'uso di lenti costituisca un vero e proprio handicap.

Il valore del difetto refrattivo da trattare chirurgicamente deve essere valutato attentamente e precisamente dal medico oculista, che elaborerà una serie di dati per ottenere un vero e proprio trattamento su misura (custom) del vizio refrattivo.

 

 

Valutazione del visus naturale e corretto in miosi e midriasi

Topografia corneale

Pachimetria corneale

Tomografia corneale

Esame OCT camera anteriore e macula

Pupillometria

Aberrometria

Tonometria e

Tutti i vari test sul Film lacrimale

Sono esami fondamentali prima di una corretta chirurgia refrattiva laser.

 

 

Il laser ci permette di rimuovere parti microscopiche di cornea, migliorando la forma della zona ottica corneale e perfezionando anche il profilo della cornea periferica, senza nuocere alle altre delicate strutture oculari.

La struttura corneale superficiale viene trattata con una accuratezza straordinaria, nell'ordine di pochissimi micron (millesimo di millimetro) per ogni spot laser emanato e con una elevata riproducibilità.

 

Dopo oltre 30 anni di personale esperienza l'incidenza di complicanze legate all'intervento laser è davvero bassissima.
Questi risultati si ottengono se gli interventi sono eseguiti da chirurghi oculisti ben preparati ed in centri altamente specializzati.

È fondamentale che l'équipe sia formata da professionisti esperti, che eseguano un'approfondita valutazione e selezione del paziente e sappiano escludere i pazienti non idonei all'intervento, selezionando solo i casi in qui si può attendere un buon risultato.
Va rilevato, anche, che ogni atto di chirurgia refrattiva, quale che sia la tecnica adoperata, si rivolge alla risoluzione dei soli difetti di refrazione, ma non modifica quelle patologie che possono essere associate al difetto di vista.

 

 

 

Naturalmente passi da gigante hanno fatto anche il laser a femtosecondi,che utilizza luce nella lunghezza d’onda dell’infrarosso con spot della grandezza di pochi micron e con una durata di tempo infinitesima: un femtosecondo è l’unità di tempo pari ad un milionesimo di miliardesimo di secondo.

L’impulso del femtolaser produce una microscopica bolla d’aria, che separa in due porzioni il tessutocolpito; una miriade di questi impulsi tutti strettamente adiacenti fra loro permette la dissezione, creando così l'effetto di un taglio.

SI generano microscopiche bolle di acqua e anidride carbonica che, espandendosi, sono in grado di separare le lamelle corneali o stromali del cristallino. Queste bollicine d’aria sono poi riassorbite grazie alla pompa endoteliale, lasciando così un piano di taglio preciso e netto nella cornea o del cristallino (cataratta).

 

Gli spot laser sono portati sulla cornea secondo disegni programmati e controllati da un computer in modo da creare precise geometrie di taglio (robotica+ laser).

In questo modo è possibile creare una lamella, un tunnel, un taglio, la capsulotomia e la frammentazione di un nucleo catarattoso e mille combinazioni di questi effetti con una precisione e una ripetibilità elevatissime.

 

Esistono, inoltre, due tipologie di pattern d’impulsi:

  • RUSTER: caratterizzato da un pattern che inizia da un punto periferico, passa per il centro della cornea e si estende linearmente verso il bordo opposto; 
.

  • SPIRALE (: caratterizzato da un pattern d’impulsi laser che cominciano centralmente e si estendono in modo circolare e centrifugo verso la periferia. 


 

 

Il laser, viene definito “intrastromale” poiché è in grado di poter agire solo in un determinato spessore corneale, corrispondente al piano di focalizzazione previsto, lasciando intatta la porzione di tessuto corneale sovrastante che attraversa durante il suo percorso.

In questo modo è possibile produrre resezioni corneali anche piccolissime con precisione e ripetibilità elevatissime oltre che con una maggiore sicurezza legata:

  • all’azione non meccanica;
  • al minimo volume di tessuto ablato;
  • all’altissima riproducibilità dei risultati.

 

 

Elementi chiave da tenere in considerazione nel valutare un laser a femtosecondi

sono questi fattori:

  • frequenza: una frequenza bassa necessita di energia superiore per raggiungere la soglia di foto distruzione; sistemi ad alta frequenza necessitano di minore quantità di energia e rendono la procedura più breve;
  • durata dell’impulso;
  • ampiezza spot: più piccolo è lo spot maggiormente concentrato è il fascio con minore dispersione; quindi dispositivi femto con spot molto piccolo utilizzano minore energia e aumentano la precisione;
  • energia: se viene utilizzato un femto ad alta energia la bolla di cavitazione che si forma è più grande e gli impulsi non devono essere accostati; sistemi a bassa energia creano bolle molto piccole necessitando così un modello di sovrapposizione degli impulsi stessi, al fine di ottenere poi lo slaminamento del tessuto; inoltre energia troppo elevata può comportare la formazione di un piano più irregolare;
  • meccanismo di aspirazione: manuale o computerizzato, monitorato costantemente;
  • meccanismo complanare (docking): i dispositivi che appiattiscono la cornea generano maggiore pressione e conseguenti irregolarità del profilo corneale, potendo rendere meno precisa l’azione di taglio del femto; questa problematica risulta minore con i dispositivi curvilinei che seguono l’anatomia del profilo corneale.

Attualmente i settori d’intervento del Laser a femtosecondi sono:

  • chirurgia refrattiva;
  • chirurgia corneale, compresa la tecnica smile
  • chirurgia della cataratta il laser oggi riesce ad effettuare, in maniera sicura e prevedibile, quasi tutte le fasi dell’intervento

Ulteriori informazioni e notizie sul Congresso AAO 2017

si possono trovare sul sito

https://www.aao.org  

I contenuti scientifici sono redatti gratuitamente dai professionisti medici specialisti oculisti di MEDICITALIA.

È vietata la riproduzione e la divulgazione anche parziale senza autorizzazione.

 

 

Data pubblicazione: 15 novembre 2017

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