Novità in chirurgia corneale: cosa sono dalk, dsaek, dmek?

luigimarino
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

DALK

La Cheratoplastica Lamellare Anteriore Profonda

(DALK, dall’inglese “Deep Anterior Lamellar Keratoplasty”) è una procedura chirurgica oculistica che prevede la rimozione dello stroma corneale fino alla membrana più interna (Membrana di Descemet).

 

La DALK rappresenta il trattamento chirurgico di scelta per la maggior parte delle patologie corneali in cui l’endotelio è sano, come ad esempio il cheratocono, cicatrici superficiali e profonde o distrofie dello stroma corneale.

La DALK offre una serie di vantaggi teorici e pratici rispetto ad una procedura di cheratoplastica perforante.

Il primo vantaggio è legato alla migliore e prolungata sopravvivenza del lembo trapiantato.

Nelle procedure convenzionali a tutto spessore circa il 20% dei trapianti va incontro a scompenso tardivo a causa di reazioni di rigetto immunologico o riduzione cronica delle cellule endoteliali; nella DALK, invece, tale rischio è teoricamente assente poiché l’endotelio del ricevente è conservato.

Nella maggior parte delle procedure lamellari, l’intervento è eseguito in condizioni di bulbo chiuso, riducendo in maniera significativa il rischio di complicanze intraoperatorie maggiori (emorragia sovracoroideale).

L’astigmatismo ad un anno dall’intervento è inferiore a quello registrato allo stesso intervallo di tempo dopo PK. I tempi di cicatrizzazione e guarigione sono ridotti, così come la necessità di prolungare per tempi lunghi la terapia topica cortisonica.

I risultati visivi associati a procedure di cheratoplastiche lamellari sono simili a quelli ottenuti dopo PK solo in caso di rimozione completa dello stroma corneale ed esposizione della membrana di Descemet; in caso di dissezioni stromali profonde, ma non complete, l’acuità visiva può essere ridotta a causa di opacità dell’interfaccia creata fra cornea donatrice o ricevente; in tali situazioni i tempi di recupero possono allungarsi sensibilmente, con possibili miglioramenti della qualità della visione ottenibili anche a distanza di 2 o 3 anni dall’intervento.

In letteratura sono state descritte numerose tecniche alternative per eseguire una DALK. Uno dei primi metodi descritti è quello di rimuovere lo stroma anteriore strato-per-strato fino a raggiungere gli spazi profondi o la membrana di Descemet

Occhio ricevente.

Un’incisione circolare a parziale spessore è ottenuta mediante l’uso di un trapano a suzione o di un laser a femtosecondi; gli strati corneali più superficiali sono rimossi mediante l’uso di una lama circolare mantenendo un piano parallelo alla superficie endoteliale.

 

 

 

 La DSAEK

 

ll trapianto di endotelio corneale sta diventando il tipo di trapianto di cornea più diffuso. Si esegue nei casi di edema della cornea da cornea guttata e cheratopatia bollosa.

Nel trapianto endoteliale non si sostituisce più l’intera cornea ma solo lo  strato interno: l’endotelio danneggiato.

 

Il vantaggio del trapianto endoteliale è un recupero visivo molto più rapido rispetto al trapianto di cornea convenzionale.

La tecnica di trapianto endoteliale della cornea più diffusa è la DSAEK che consiste nella rimozione del solo endotelio della cornea del paziente e nella sua sostituzione con un endotelio sano di donatore.

Si asporta il sottile strato interno della cornea, si sostituisce con uno strato nuovo e poi si inietta una bolla di aria all’interno dell’occhio per fare aderire l’endotelio nuovo alla cornea del paziente.

I vantaggi del trapianto endoteliale (DSAEK) rispetto al trapianto convenzionale sono numerosi:

  • la convalescenza dopo il trapianto endoteliale è molto rapida, in genere dopo tre mesi dall’intervento il paziente ha un recupero visivo completo;
  • Vengono usati solo due punti di sutura, o addirittura nessun punto, solo una bolla d'aria, eliminando così tutte le complicanza legate alle molteplici suture del trapianti di cornea tradizionale tra le quali gli astigmatismi elevati e le erosioni o infezioni della superficie corneale)
  • Il rischio di rigetto del trapianto di endotelio è inferiore rispetto al trapianto di cornea tradizionale.

 

 

 

 

 

la DMEK

La più nuova metodica di trapianto endoteliale è la DMEK

(Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty) in cui la porzione di tessuto trapiantato è ancora più sottile, ed il recupero visivo è teoricamente ancora più veloce.

 

 

 

I contenuti scientifici sono forniti gratuitamente dai professionisti medici specialisti oculisti di MEDICITALIA.

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 dottor LUIGI MARINO  Casa di Cura “ LA MADONNINA “

via Quadronno n. 29 MILANO telefono 0258395555 o 0258395333

 

Data pubblicazione: 24 novembre 2017

3 commenti

#1
Utente 466XXX
Utente 466XXX

Salve dott. Marino. Le scrivo per un informazione, purtroppo 1 anno e mezzo fa, presi un infezione all occhio sx dovuto da lac, andai al pronto soccorso dopo 3 giorni di bruciore, ma ancora non avevo nulla all interno, il dott. del pronto mi spavento' dicendomi che avrei potuto perdere l'occhio, prescrivendomi 1 collirio l'oftaquix da istillare ogni 15 min e dandomi appuntamento il giorno dopo per il controllo. Andai a casa per iniziare la cura, dopo 2 ore si inizio' a vedere un pallino bianco, mi preoccupai, ma ignaramente pensai fosse il collirio che stesse facendo il suo dovere. Il dottore non mi spiego' nulla! Il giorno dopo andai per la visita e la pupilla era completamente bianca, mi ricoverarono. Forse se mi avesse messo in allerta ora dopo 1 anno non sarei dovuta ricorrere al trapianto di cornea, che sfiga vuole dagli esiti otc non ho potuto fare la superficiale dell endotelio, ma ben si quella profonda! Quindi vedrò per sempre male dall' occhio sx ? La ringrazio in anticipo per una sua risposta gentile dott. Marinl

#2
Dr. Luigi Marino
Dr. Luigi Marino

mi mandi per piacere gli esami strumentali che ha eseguito sulla sua cornea

la mia mail è profluigimarino@gmail.com

#3
Dr. Diego Micochero
Dr. Diego Micochero

esaurienti e molto aggiornate le notizie in tema di trapianti lamellari fornite dal Prof. Marino, che danno un quadro esatto sulle nuove procedure della gestione delle malattie della cornea.
A Padova presso l'ospedale S Antonio mi occupo proprio di queste patologie, apprezzo quindi doppiamente lo sforzo del Professore per fornire all'Utenza un quadro sempre aggiornato ed iconograficamente impeccabile delle ultime novità in questo tema

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