Tatuaggi e piercing in bocca. I danni e i dubbi del dentista

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista

La scelta del tatuaggio, della scarificazione, o del piercing è strettamente personale, ma espone a rischi che si devono conoscere. Il piercing ad esempio può provocare edema emorragie ed infezioni. Anche se lo strumento usato è perfettamente sterile la zona in cui si usa (bocca o cute) sono "abitate" da una variegata flora batterica.

Il tatuaggio. E' l’inserimento nel sottocute di colori (o pigmenti) introdotti con aghi o cosparsi su incisioni fatte con uno strumento tagliente.

La scarificazione è fatta incidendo la pelle così da creare cicatrici che formano un disegno prestabilito.

La cauterizzazione è quando il disegno si ottiene per bruciatura.

Rappresentano tutte forme permanenti di marchio corporale.

 

Storia del tatuaggio

Studiare i primi tatuaggi è difficile, perché essendo effettuati sulla pelle, quelli che sono giunti fino a noi si trovano su corpi mummificati o comunque conservati in particolari ambienti naturali. E' possibile comunque trovare tracce storiche nei greci, nei romani e nei popoli che questi chiamavano "barbari" http://www.popolodibrig.it/public/articoli/ArticoloTATUAGGIO.pdf.
La storia più recente del tatuaggio si può leggere su http://www.tattooepiercing.com/Storia.htm dove sono brevemente descritti anche i rapporti che questo aveva con alcune religioni (cristiana e musulmana).

 

I danni ai denti e alla bocca

Oramai sono fuori dal commercio i termometri di mercurio, è abbastanza singolare continuare a consentire l'uso di otturare i denti con un'amalgama ricca di questo metallo e che spesso produce una pigmentazione. Leggendo la letteratura però le sorprese non mancano. L'articolo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16004714 parla di un'intervista a 400 dentisti del Sud del Galles. La ricerca rileva che sono frequenti danni alla lingua ed alle labbra (spesso infezione o comunque tumefazione) e fratture e/o incrinature di denti.

In un altro articolo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16244618 sono confermate scheggiature dei denti, lingua pungente, e recessioni gengivali come complicanze dovute all'uso del piercing. L'articolo fa riferimento ad alcuni casi di morte legati a questa pratica. Altri articoli es. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18506959 segnalano la correlazione tra l'uso di piercing e la difficoltà a parlare a masticare e a deglutire.

Interessante la correlazione tra i diversi materiali usati nel piercing e le differenti complicanze avvenute https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20426259
Il titanio provoca una recessione gengivale nel 52,9%, scheggiatura nel 35,7%; l'acciaio inox provoca una recessione nel 23,5% e una scheggiatura nel 42,9%; il teflon recessione nel 9% dei casi e scheggiatura nel 14,3%.

Molti lavori consigliano di rimuovere il piercing durante eventi sportivi, specie quelli che possono provocare danni da contatto. E' possibile che si induca una lesione con sanguinamento che può ostruire le vie aeree con conseguenze drammatiche.

 

Data pubblicazione: 02 febbraio 2012

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