Quando il virtuale si confronta con il reale

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo

Il tumore del seno, come qualsiasi grave malattia che minaccia la nostra vita, oltre ad assumere una grande importanza sociale per la sua elevata frequenza, è l’esempio più emblematico di malattia, che per le sue implicazioni psicologiche emotive e simboliche è in grado di destabilizzare il più solido degli equilibri di chi si ammala.

 

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Infatti la paura della mutilazione, la rabbia ("perché proprio a me?"), la frustrazione, la paura delle terapie, della sofferenza, della solitudine, dell’emarginazione e della morte, sono tutti elementi angoscianti che accompagnano le pazienti in tutte le fasi della malattia.

Guarire vuol dire perseguire l’obiettivo di ristabilire un equilibrio tra la dimensione fisica e quella mentale, ma nonostante il tempo trascorso dalla somministrazione della sentenza, spesso è proprio la “guarigione psicologica” quella più difficile da raggiungere, messa a dura prova dalle cosiddette anticipazioni generate dalla nostra mente (credenze, aspettative, pregiudizi e soprattutto “paura della paura”), confuse con i dati di realtà, ovvero dai motivi reali di preoccupazione che sono basati su risultati diagnostici oggettivi.

Questo genera una seconda malattia talvolta molto più grave del cancro perché i malati di tumore frequentemente “smettono di vivere”, concependo il periodo di cura come una sorta di sospensione del tempo e questo senso di minaccia e sospensione interessa anche il periodo successivo alle cure nonostante i dati oggettivi siano molto incoraggianti.

Di questa “malattia” se ne occupa la psiconcologia, disciplina sviluppatasi intorno al 1950 negli Stati Uniti e che si occupa in maniera specifica delle conseguenze psicologiche causate da un tumore. La rabbia, l’ansia, la preoccupazione sono normali risposte adattive alla malattia, e di cui non ci si deve affatto preoccupare,

e lo scrivo anche per i familiari, ma quando queste diventano troppo intense, continue e perseveranti, ci sono tutte le indicazioni per un trattamento specifico.

Purtroppo la copertura istituzionale nel territorio italiano per questo trattamento non è quantitativamente ottimale in relazione alla elevata incidenza del cancro.

 

Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto virtuale Medicitalia: AMA(v)MI+

Cos’è un gruppo di auto-mutuo-aiuto?

Nulla di nuovo perché questi gruppi sono nati negli Stati Uniti dopo la Grande Depressione per aiutare gli alcolisti ad abbandonare le abitudini scorrette. I gruppi di auto-mutuo-aiuto (AMA) si sono rivelati efficaci in molte situazioni in cui si manifesta il bisogno di un sostegno psicologico.

Con il tempo l’efficacia dei gruppi è stata studiata scientificamente in diversi contesti e ne sono emersi due modelli prevalenti: nel primo, detto gruppo guidato, esiste una figura di riferimento (un operatore sanitario o uno psicologo) che guida il gruppo con le tecniche proprie della sua professione, pur lasciando ampia libertà di espressione a tutti i membri.

Nel secondo modello, come l’AMA(v)MI, il gruppo è composto da “pari” (pazienti e familiari) che condividono le loro esperienze e soluzioni adottate per far fronte ai vari problemi. In questo secondo modello è prevista la figura di un “facilitatore” (cui si affiancano altre figure multidisciplinari) che aggrega il gruppo e crea il “contesto” in cui la discussione fluisce tra i “pari”, spogliandosi della sua tecnologia (vedi metodo “dottore si spogli”).

Il gruppo AMA(v)MI non è nato casualmente anche se si è dimostrato molto più efficace rispetto ad ogni aspettativa. E ancora ne vedremo delle belle!

All’inizio del 2013 mi sono reso conto delle difficoltà oggettive a gestire i consulti online con le pazienti oncologiche che presentavano una prognosi non certo favorevole.

Per non essere ripetitivo ed avendo trovato molti temi in comune, ho cominciato ad indirizzare tutti questi consulti di particolare delicatezza nel mio blog ed in particolare alla discussione "Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno".

La svolta è arrivata ai primi di febbraio 2013 con l’ingresso nel blog di Francesca (alcuni di questi “personaggi” sono ripresi nelle conclusioni di un mio articolo sugli errori medici)

Francesca, trentenne emiliana, presenta un rischio di tumore al seno da fare invidia ad Angelina Jolie: mi scrive “mi hanno sospeso i controlli senologici durante la gravidanza, perché mi hanno spiegato che la gravidanza protegge”.

Francesca presenta una mutazione genetica. Invitata a riprendere immediatamente i controlli, scopre di avere (ecografia) un tumore maligno di 2,6 cm. Inizia la chemioterapia neoadiuvante nel mese di marzo e “accompagnata” giorno per giorno dalla assistenza virtuale delle compagne di avventura, subisce una mastectomia liberatoria con ricostruzione il 27 giugno del 2013. Francesca si descrive come “riservata e pudica” (sic!) nella sua vita reale, ma nel gruppo irrompe con il suo grido di battaglia come uno tsunami “A staccato Fanculo!”. Strada facendo non solo abbiamo sdoganato l’espressione che non avendo altri sinonimi, è diventata il grido di battaglia anche delle altre compagne di avventura del gruppo.

Non sto ad elencare tutti i personaggi che sono entrati nel blog perché secondo me il più bravo sceneggiatore di un film e con la più fertile fantasia non sarebbe stato in grado di poterli immaginare così diversi, ma con tante cose in comune da condividere.

Singolare il caso della nostra Annarita, anche lei emiliana (nodulo presente da 3 anni C3 e rivelatosi poi tumore maligno) che spinta da noi ad un approfondimento diagnostico richiede una biopsia il cui referto Le viene comunicato alla vigilia del terremoto e si mantiene in contatto durante il decorso post-operatorio “ricoverata in una tenda di sfollati” nella zona dell’epicentro del terremoto.

Non c’è spazio qui per elencare tutte le partecipanti al blog, tra cui Patrizia, che non ha un tumore, ma nell’attesa dell’intervento è come se l’avesse.

Piano piano ho cominciato a rendermi conto nel forum che grazie al contributo dei “pari” il focus della discussione si spostava dalla malattia alla “paura della paura”, la malattia più grave. Molto importante il contributo di tutte: dalla entusiastica freschezza di Lori nonostante l’età anagrafica e la consapevolezza delle sue metastasi; dalla saggezza di Laura 1 al grido disperato di Mery “ci risiamo una altra volta”. Dall’età di 30 anni ai 70 e geograficamente dalle Alpi alle Piramidi: Lombardia, Emilia, Veneto, Piemonte, Valle D’Aosta, Calabria, Sicilia ecc.

Da quel momento mi sono imposto di “eludere” volutamente tutte le domande tecniche, invitando a partecipare anche alcune mie pazienti che incontravo nella mia pratica professionale quotidiana, come Elisa (+marito) e Fiorella, medico-paziente, e che io avevo operato mentre era in corso la discussione sul blog.

Nel frattempo sono riuscito a coinvolgere altre figure professionali del sito ed in particolare alcuni psicologi, tra cui il dr. Calì ed il dr. Bellizzi, ai quali ho affidato il compito di allestire un “empa-test conoscitivo”. Nulla di impegnativo dal punto di vista scientifico anche per la non significatività del campione, ma con l’unico obiettivo appunto conoscitivo. In questa pagina c’è il questionario da compilare PRIMA dell’incontro di novembre e poi ci sarà un “empatest conoscitivo” quando ci incontreremo.

Per esempio sarebbe interessante verificare se ad un alto livello di empatia online corrisponda poi effettivamente un altrettanto elevato livello di empatia nell’incontro reale. Io mi aspetto che l’incontro reale determini, per diverse ragioni, in alcuni pazienti un “disagio” percepito come basso livello di empatia intorno a sé, perché nella mia esperienza, paradossalmente, il virtuale sembra incoraggiare ad esprimere meglio le proprie emozioni ed in modo più completo, specie se si è coperti dall’anonimato, e soprattutto quanto più ci si allontana  della fase iniziale della relazione. Nel nostro gruppo infatti gradualmente le pazienti sono state “obbligate” a presentarsi con un nome, seppur fittizio. Non è mai stato utilizzato un nome fittizio a riprova che ormai, rispetto al passato, non c'è traccia del "pudore", sentimento molto comune tra i pazienti nel secolo scorso in cui il cancro era una malattia di cui ci si doveva vergognare e quindi nascondere.

Dopo l’intervento di Francesca, volutamente mi sono allontanato, si fa per dire perché ho continuato a leggere ogni giorno, dalla discussione per valutare l’autonomia del gruppo, che infatti è andato avanti da solo. Oggi il cancro nel forum resta sempre la cornice in cui si muove la discussione, ma non viene più neanche nominato e non certo perché sia stato rimosso, ma perché il “granchio”, il fantasma che ci perseguita e ci rincorre è stato, non solo accettato, ma addirittura esorcizzato e soppiantato dalle... emozioni.

 

Incontro del 21 Novembre a Milano

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Tanta, ma veramente tanta carne al fuoco:

  1. Premesso che non ci interessa più discutere se esista o meno l’empatia virtuale ma sarà veramente interessante, e tra l’altro inedito a livello mondiale, verificare cosa possa accadere a livello empatico quando una relazione nata virtualmente si confronta con l’impatto reale (non ci siamo, tranne qualche caso, mai incontrati “vis a vis”).

  2. Rapporto medico paziente e responsabilità del medico, del paziente e dei media con il contributo di medici-pazienti, psicologi-pazienti, giornalisti-pazienti.



    Toccherà a me per indirizzare il tema della discussione, illustrare il metodo “dottore si spogli” (della sua tecnologia) frutto di 37 anni di frequentazione dell’Associazione Attivecomeprima, fondata nel 1973 e che il 5 Novembre festeggia a Milano il quarantesimo compleanno dalla sua fondazione.



    Il programma non prevede relazioni ma esperienze. Non solo dei medici ma soprattutto di medici-pazienti, psicologi-pazienti, giornalisti pazienti.

    Che c’entrano i giornalisti? C’entrano e come!
    Gli ostacoli alla comunicazione derivano da:

    1. fattori sociali: inferiore considerazione del malato coerentemente all’assunto ippocratico che esistesse una identificazione tra salute, bellezza e moralità che ritroviamo anche nell’era moderna, il malato veniva considerato non solo brutto, ma sminuito della sua capacità di potersi prendere cura di sé stesso. 
      I media sono responsabili di continuare a mantenere questi valori nella società alimentando una cultura da “Grande Fratello”. 

      Nella giornata del 21 Novembre ho coinvolto Michela Mantovan che è anche ex-paziente, caporedattore del Corriere della Sera e che mi aveva fatto leggere un bellissimo libro, "Tumorrow" scritto da lei, ma mai pubblicato e che non aveva alcuna intenzione di farlo.

      Quando le ho chiesto perché (tutti, proprio tutti soprattutto se hanno facilità a scrivere hanno scritto almeno un libro dopo l’esperienza del cancro) non l’avesse fatto, mi ha risposto che avrebbe risposto alla mia domanda pubblicamente nel corso dell’incontro di Novembre.

      L’aspettiamo.
       

    2. fattori relativi al paziente: non credo che si possano considerare esagerate le aspettative dei pazienti, mentre occorre fare i conti con i loro pregiudizi e paure.

       

    3. fattori relativi al medico: non basterebbe un intero Convegno di una settimana per discuterne, perchè sono fattori legati alle paure personali del medico ed al suo training professionale.


      Ad esempio durante la nostra formazione noi siamo stati educati a lenire efficacemente il dolore o annullarlo del tutto con l’uso di anestetici, mentre non siamo preparati affatto all’idea di generare dolore somministrando cattive notizie o peggio sentenze di morte.
      Ma la ragione principale del nostro imbarazzo o inadeguatezza deriva dal fatto che noi siamo stati rigorosamente educati ad avere e seguire linee guida, per cui nell’evenienza in cui non ve ne siano, è comprensibile il disagio e la tendenza ad evadere se non proprio ad evitare completamente il compito che pur fa parte del ruolo professionale.

      Ad esempio ci mancano linee guida per rispondere alle reazioni del paziente anche quando queste sono adattive e quindi non dovrebbero essere valutate negativamente, poiché l’adattività è l’unica risorsa in situazioni estreme che aiuta il paziente ad adattarsi a situazioni sfavorevoli, mentre noi la vediamo come un intralcio alla relazione.
       

  3. Riappacificazione tra medici e pazienti

    Questo è un altro tasto molto dolente della relazione medico-paziente e sul quale anche i media non possono chiamarsi fuori causa perché responsabili di una altissima percezione dei casi presunti di “malasanità”, che ci sono senza dubbio, ma che non vengono mai messi in relazione ai tanti milioni di atti invasivi che vengono eseguiti ogni anno in Italia e che passano inosservati perché evidentemente gli esiti sono da considerare soddisfacenti.

    Se vogliamo scomodare i numeri, indubbiamente gli errori dei medici ci sono perché il medico non è infallibile ed è dovere del medico ammetterli con l’umiltà di spiegarli sempre al paziente.

Le reazioni dei pazienti in alcuni casi sono prevedibili e giustificabili anche perché i medici hanno creato aspettative che solo il Padre Eterno potrebbe promettere.

Ad esempio nel mio settore della senologia oncologica per quanto non vi siano evidenze che un ritardo diagnostico di un tumore anche di 9-12 mesi abbia qualche ripercussione negativa sulla sopravvivenza, tuttavia va rilevato il paradosso che proprio i senologi abbiano abbinato sistematicamente la diagnosi precoce a una prognosi migliore e ne hanno diffuso il concetto attraverso i media come verbo sacro. Nessuna meraviglia quindi se un giudice “ingiustamente” possa essere motivato a colpevolizzare un ritardo diagnostico denunciato da un paziente, così come la percezione collettiva, enfatizzata dai media, tende a considerare questo tipo di errori come una anomalia dell’organizzazione sanitaria.

Quanto sia enfatizzata questa anomalia lo dimostra il fatto che oltre l’85% delle cause di risarcimento intentate ai medici non hanno avuto alcun esito perché il medico è stato assolto. Vuol dire allora che nell’85% dei casi migliaia di cittadini, talvolta vittime di sciatterie inaccettabili, ma non di rado eccitati da avvocati spregiudicati intentano cause non sempre sensate. Indimenticabile un manifesto con la radiografia di un torace dove spiccava nei polmoni una forbice con la scritta “sei proprio sicuro che ti abbiano curato bene “?

Tutto ciò ha alimentato una sorta di medicina, cosiddetta difensiva, dagli effetti devastanti per tutti i cittadini.

  1. Le ammissioni alle Scuole di Specializzazione delle specialità ad alto rischio vanno deserte, tant’è che ormai è difficilissimo trovare giovani chirurghi disponibili ad abbracciare questo tipo di professione perché i rischi ed i costi imposti dalle Assicurazioni risultano insostenibili.

  2. Molti medici cominciano a cautelarsi richiedendo un numero esagerato di indagini diagnostiche per non essere accusati di “negligenza”. Gli effetti sono disastrosi per i costi della collettività ed in primo luogo sugli stessi pazienti per l’allungamento dei tempi diagnostici necessari per espletare gli esami richiesti.

  3. Si sta riducendo drasticamente il numero di chirurghi disponibili ad eseguire interventi ad altissimo rischio.

 

Queste considerazioni sono agghiaccianti perché l’obiettivo di molti medici resta ancora quello di poter curare i propri pazienti come i propri familiari, animati da Scienza e Coscienza. Se costretti ad essere attenti ai dettami giudiziari, diversamente da come si curerebbe un familiare, il rischio concreto è quello di educare una categoria professionale a curare in modo “accuratamente eccessivo” (altro che Slow Medicine !) prescrivendo ai pazienti più esami e terapie, non certo per superficialità o convincimento scientifico, ma solo per evitare che il verificarsi di una patologia improbabile, lo esponga al vaglio giudiziario e magari alla graticola mediatica.

Con il risultato che “siamo così curati che ci sentiamo tutti malati” (Too Much Medicine).

 

P.S.

E' molto attiva la campagna lanciata dal British Medical Journal  TOO MUCH MEDICINE sul sovratrattamento diagnostico e terapeutico , perchè pubblicità e media hanno fatto credere alla gente che "di più" sia meglio.

  http://www.bmj.com/too-much-medicine

Così i medici,presi fra l'incudine del poco tempo, ed il martello delle richieste pressanti dei pazienti e soprattutto il timore di essere accusati di non avere fatto abbastanza , prescrivono valanghe di esami e terapie, anche se spesso risultano inutili, e secondo alcuni talvolta pericolosi. Anche in Italia  è stato pubblicato un altro libro (Slow Medicine) di Giorgio Bert su questi temi mentre a Torino a fine Novembre ci sarà un Convegno Internazionale sulle terapie di dubbia utilità.

Mentre un sondaggio lanciato tra gli stessi medici è impietoso : Quando ad essere malati sono i medici o i loro familiari, la media di interventi terapeutici di dubbia utilità scende a meno della metà.

Il 21 Novembre parleremo di

J U S T     M E D I C I N E

 

 


 

Programma 21 Novembre 2013

  • 9,00 Salvo Catania,Presentazione dell’incontro

  • 9,10 Ada Burrone, Direttore Generale di ACP, “Saluto di Benvenuto

  • 9,30 Gianluca Calì, psicologo, “Risultati sondaggio Empatest virtuale

  • 9,45 Michela Mantovan, Caporedattore Corriere della Sera,“Tumorrow

  • 10,00 Daniela Condorelli, giornalista gruppo Repubblica Espresso“Responsabilità dei media

  • 10,30 Lucia Giudetti Quarta, Presidente Fondazione Quarta,“Progetto Ippocrates

  • 10,45 Coffe-break

  • 11,00 Salvo Catania,Dottore si spogli”: la responsabilità dei medici, dei pazienti, dei familiari, dei media e la comunicazione non convenzionale.

  • 13,00 Lunch

  • 14,30 Discussione aperta a tutti i partecipanti

  • Partecipazione alla discussione delle pazienti nel ruolo di I-PATIENT [ I= INTERACTIVE PATIENT, paziente che interagisce con i medici piuttosto che e-patient (consumatore passivo di informazioni sulla salute da parte di utenti che utilizzano mezzi di comunicazione elettronici)].

  • 18,00-18,30 Fine dei lavori

 


 

 
Il taccuino delle RFS

Data pubblicazione: 31 ottobre 2013 Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2013

281 commenti

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#182
Dr. Chiara Lestuzzi
Dr. Chiara Lestuzzi

Cara Elisa,
io ho un rapporto diverso dal dott. Catania con le mie pazienti. Non devo quasi mai dare brutte notizie (tranne quando capita una cardiotossicità da farmaci, ma comunque non si tratta di una situazione a rischio morte). Vedo le "ragazze" quando devono fare chemio (in molti casi hanno già fatto l'intervento) e poi ai controlli periodici, o quando per una recidiva devono ricominciare la chemio.
In 30 anni di frequentazione con pazienti oncologici mi sono fatta questa opinione:
- quelli che prendono la notizia della malattia con grande coraggio e ottimismo ("Ce la farò" "E' solo una malattia, ma io la sconfiggerò") tengono botta fino al termine delle terapie, ma poi -quando arrivano al momento del "Ci vediamo tra sei mesi con questi esami"- si sentono persi e riemergono tutte le paure che avevano cercato di nascondersi. Io diffido dei pazienti che all'inizio della terapia hanno l' aria spavalda e fingono di avere solo un malanno passeggero; da loro mi aspetto prima o poi un crollo veloce e profondo.
- quelli che all'inizio si disperano e hanno paure delle terapie, poi magari tollerano meglio il "distacco" da fine terapia, e anzi -essendosi sfogati prima- si sentono finalmente liberati
- in sostanza è come quando muore una persona cara: prima o poi è bene sfogarsi e lasciar uscire il proprio dolore. Chi non lo fa, somatizza con altre cose (e qui me li rivedo io: tachicardia, mancanza di respiro...).
- Mi sono invece francamente stupita a sentir dire "La seconda volta è più facile". Per quel che ne so, invece, la prima volta è più facile pensare che le cure risolveranno il problema per sempre. La recidiva (o il secondo tumore) ci si sente "fregati" ("come, ho fatto tutto quel che dovevo e adesso ricompare?"), si perde fiducia nei medici e nella cure ("Se è tornato una volta, chi mi garantisce che -anche se mi curo- non torni di nuovo?"), si diventa pessimisti ("E poi che cosa mi succederà ancora?"). Talvolta, riemerge tutta la parte di paura che la prima volta era stata rintuzzata e "scotomizzata" (vedi sopra)
In compagnia magari le paure si nascondono, ma poi riemergono quando si è soli, quando viene la notte, quando si abbassa la guardia... E' normale, ma -secondo me- è anche salutare. Fingere di non avere paura non serve, come non serve fingere di avere un problema.
L' esempio dello struzzo vale non solo per il tumore, ma anche per la paura.

#183
Utente 258XXX
Utente 258XXX

Dr.ssa Lestuzzi, alla terza successe a me d'imbbattermi in senosalvo.com, in Mi e incontrare le RFS e trovare uno spazio in cui esprimere liberamente pensieri ed emozioni,senza la preoccupazione di fingere per amore dei tuoi cari.
LA TERZA E' STATA PIU' FACILE!
Buona notte :)

#184
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Ecco cosa mi scrive oggi Michela Mantovan (Corriere della Sera) sempre tagliente, ma quanto mai efficace >>Come le ho scritto e' stata una esperienza straordinaria anche nel senso che è' stata molto diversa da come la mia mente, i libri letti e i film visti rappresentano situazioni del genere. Farebbe così bene ai NON onco non tanto parlare di cose onco, ma rendersi conto che è' necessario vivere in modo pieno. Alcuni pochi illuminati non hanno bisogno di avere paura di morire per arrivarci ma... Meglio tardi che mai. Provo a inviarle il link di un articolo postato ieri sul sito del corriere. È' una versione dell'A staccato fanculo: contro parenti pallosi e iettatori, amici incapaci, conoscenti impertinenti e gaffosi. Ma il bello e' che tra i commenti c'è n'è anche uno di un tizio che dice che i malati di cancro sono degli egoisti rompicoglioni che pensano che il mondo debba cominciare a ruotare attorno al loro cancrino. Mica male.>>

Sulla giornata di giovedì non sono riuscito ancora ad ordinare le idee : troppa carne al fuoco e mi prenderò ancora qualche giorno.

1) Sicuramente c'è stato un passaparola ad elevata contagiosità perché ieri nei diversi ospedali dove mi sono recato ...tutti sapevano già tutto. E non credo che il mezzo di diffusione sia da ascriversi alla rete.

2) Gianluca : ottima l'idea di un feedback sulla morte. E' sempre l'esame di laurea della comunicazione in oncologia.

3) Lori: domani metterò sul mio sito le diapositive che ho mostrato nella mia presentazione ed allegherò qui il link.

4) Francesca : grazie per il bellissimo biglietto di auguri per la MIA "lista della spesa" che mi ha lasciato. Mi sono stupito molto che si fosse ricordata che tra i miei sogni del cassetto da realizzare c'era il DESERTO DEL CIAD perché neanche io mi ricordavo più di averlo scritto.

5)Laura 1, grazie per avermi permesso (ma è solo il punto di vista dell'oncologo), pur con tutta la stima che nutro in Lei, di aver potuto inserirla...... tra i pacchi postali senza che Lei se ne dimostrasse turbata (lo spero).

6) Grazie Rosella, perché ha teatralmente e magistralmente rappresentato " quello che un medico non dovrebbe fare", cioè il nucleo del modello behavioviuristico del "dottore si spogli".

7) Grazie a tutte perché siete tutte belle e vi presentate ESATTAMENTE come scrivete [ricordate per il medico che dovrebbe scongelare il suo stile "per essere quello che veramente è ??]

Tra le 9 e le 10 dal mio punto di vista è accaduto qualcosa di straordinario dal mio punto di vista : vi ho subito riconosciuto tutte indistintamente, senza ombra di dubbio.Altri mi hanno riferito sia accaduto anche a loro ed in associazione sono tutti sconvolti perché " si chiamano per nome prima ancora di presentarsi ????? "
Per me c'è una eccezione dai risvolti paradossali che mi ha fatto molto riflettere. Mentre a molte di voi ho chiesto ironicamente "Lei chi è ?" ma allo stesso tempo facendo comprendere che sapevo bene che "LO SO BENE CHI SIA LEI !"
A Chiara l'ho chiesto veramente perché ho avuto qualche dubbio. Eppure era l'unica che avevo conosciuto perché un anno fa era venuta a trovarmi a Milano.
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/255545-lettera-per-il-dott-catania.html
Senz'altro era vestita diversamente, ma ciò dimostra che talvolta marchia di più la nostra immaginazione l'anima virtuale che quella reale (è solo una ipotesi ma questa evidenza fa riflettere), cioè come se avessi conosciuto una Chiara virtuale molto meglio delineata rispetto a quella reale tanto da avere qualche dubbio al momento della verifica reale.

#185
Psicologo
Psicologo

@Patrizia: quando ho rischiato di mancare l'incontro per aver perso l'aereo ho provato una grande delusione. Comprendo quindi benissimo chi magari desiderava esserci "fisicamente" e conoscerci dal vivo. Sta a noi tutti, allora, usare questa piccola delusione per attivarci e promuovere occasioni di incontro, nel rispetto delle distanze "reali" che ci separano (o, almeno, che ci provano! ^___^)

@Annarita: grazie per aver condiviso con me e con il nostro gruppo, complice il suo minitablet, i suoi pensieri sulla morte. Voglio solo puntualizzare una cosa: io mi riferivo solo alle eventuali sensazioni nel sentirne parlare così profusamente durante la presentazione, non vorrei dar l'impressione di voler sapere il vostro punto di vista su un aspetto così intimo e personale! Se ci va di condividerlo va benissimo, solo non era una richiesta diretta, mi sarebbe sembrato davvero indelicato!

>>ho trascorso momenti in cui pensavo alla morte, eppure ero sana ma vivevo un pò senza interessi

Mi riservo di riflettere su queste sue parole, mi hanno colpito molto.

Perchè vi fanno eco quelle di Lori:

>>per morire c'è tempo e che non morirò necessariamente di cancro e intanto.....scusami Gianluca ma io penso a vivere.

Ecco, forse è per questo che mi hanno colpito. Perchè "sento" (scusatemi la licenza empatica!) che hanno un fondamento di verità molto solido. Che è esattamente la vita che ho sentito intorno a me giovedì, nelle parole sussurrate a mezza bocca, nei sorrisi, nell'irresistibile simpatia di alcuni scambi e nelle forti emozioni delle esperienze che si sono incontrate a Milano, e di fronte alle quali, confesso, mi sentivo un pò piccolo.

@Lori: se mia moglie la conoscesse diventerebbe una sua grandissima fan, così come lo sono irrimediabilmente io! ^___^

Ho già inviato allo Staff una mia foto, perchè, come ho scritto anche a Lorenzo Cecchini, è arrivato per me il momento di "metterci la faccia", o almeno la motivazione a farlo.

@Elisa:

>>è come se mi avessero risbattuto in faccia tutto il dolore che ho provato e che tengo sempre in un pezzettino di cuore.
chissà perché dott. calì...

Forse "perchè" lei è un essere umano, esattamente come me, le RFS tutte, Salvo Catania ed il resto dell'umanità. E la paura è una compagna di viaggio degli esseri umani, da quando veniamo al mondo per tutto il corso della nostra vita.

Ma aggiungo una ipotesi: se stiamo lì a "rovistare" nella paura, per cercare il modo di cacciare via quello che Antonia definisce splendidamente "l'eco della paura", a volte otteniamo esattamente l'effetto opposto...

Un saluto all'inossidabile Max!

@Laura (senza"1"): mi scuso io per il mio ritardo, sebbene incolpevole. Anzi, no, non lo faccio, e le chiedo di ritirare le sue scuse! ^___^ E' stato per me molto importante ascoltare le vostre storie, e sentire con quanta intelligenza ed autenticità le avete condivise con noi. In fondo, il mio intervento è stato soltanto "dar forma" a quello che VOI ci avete insegnato, e che metterò online a brevissimo. Ma quello che voi avete condiviso, come in quel bel momento di confronto e dialogo con Michela Mantovan, quello sì che ha un gran valore!

#186
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Sono Samantha, l'amica di Rosella,
Ci tenevo tanto a partecipare all'incontro per essere vicina a lei in quella giornata così carica di emozioni, ma volevo anche capire, approfondire, imparare cosa fare (o ancora meglio, cosa non fare) nei confronti di chi vive questa fase così difficile e poi, lo confesso, ero anche curiosa di vedere voi, spendide RFS, dopo aver passato qualche mese a leggervi e a parlare con Rosella del vostro modo di affrontare la vita.
RINGRAZIO TUTTI DI CUORE! il blog e l'incontro sono stati educativi per me, perché esprimono ciò che poi è uno stile di vita, una modalità positiva per affrontare le esperienze difficili che chiunque, in maggiore o minore misura, affronterà nella vita. Mi è piaciuto l'esempio di Michela Mantovan quando dice che il cancro è pur sempre un'esperienza che origina emozioni (cambiano le percentuali) e dunque anche emozioni positive. Ecco, la qualità straordinaria che ho notato nei partecipanti del blog e dell'incontro è proprio la capacità, la volontà di trarre esperienze positive da una cosa negativa e la ferrea volontà di vedere e d prendere il bello che la vita offre e, come Ada Burrone, di offrire il proprio cuore agli altri! Complimenti, anch'io nella vita, voglio diventare una persona bella come voi!

#187
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Aggiungo una ulteriore provocazione. Forse ho rappresentato per ragioni di tempo le tecniche di comunicazione per far emergere i fantasmi della morte quando si comunicano cattive notizie. Per ragioni di tempo ci siamo fermati ad uno stadio superficiale con il rischio di minimizzare o peggio banalizzare.

Purtroppo il medico che comunica cattive notizie non solo si espone ai sentimenti di rabbia , assolutamente fisiologici verso il latore di cattive notizie, ma è costretto a dar fondo a strategie di comunicazione "non convenzionale", cui abbiamo fatto solo cenno, nei casi più delicati. Cioè

a) Con prognosi particolarmente infausta

b) Se il paziente ha o ha avuto uno o più casi di familiari ammalati di cancro con esiti dolorosi. In questi casi si richiede maggiore attenzione in considerazione del fatto che la paziente ha fatto le sue esperienze con questa malattia, nel senso che sa, meglio di me, cosa vuol dire vivere con essa.

Per questa ragione cerco di ascoltarla mooooolto attentamente prima di sfornare battute trionfalistiche sulla curabilità della malattia, che risulterebbero come grave sottovalutazione di ciò che è reale ed è in continua evoluzione.

c) Ancora più delicata la situazione quando ci sono in mezzo del bambini piccolissimi.
Se poi come in questo caso che sto seguendo c'è di mezzo un bambino piccolissimo (appena finito l'allattamento) e la madre è in attesa di un intervento e....QUANDO LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO.....ha già perduto una figlia......allora al medico....con tutto l'impegno cui far ricorso e la preparazione tecnica sulla comunicazione....forse si richiede di...sostituirsi al Padre Eterno

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/386486-carcinoma-mammario-infiltrante.html

#188
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Sono arrivata fino al post 184, non ho tempo accidentaccio!
Avevo dato la priorità ad alcuni messaggi privati, ma la discussione mi trascina.
@ DOTT. SALVO
Sa perchè dott Salvo non abbiamo riconosciuto Chiara? io l'ho capito ieri: si è presentata come la signora e invece è una ragazza frizzante e spumeggiante, lei e la sua amica sono state divertentissime quando mi hanno raccontato che sono riuscite a perdere due treni e hanno speso come se avessero pernottato a Milano, due RFS doc, come il dott Calì.

Le altre le ho riconosciute, forse Rosa mi è un pò sfuggita perchè il suo modo di scrivere era così pacato e pure lei l'avevo immaginata come una signora più su di età, forse visto le tante esperienze passate. pure lei è una bella ragazza tranquilla ma nello stesso tempo molto solare.

Laura per me è stata come riconoscere una sorella, ci assomigliamo, è stato bello conoscere anche Maria Paola che saluto e mi felicito con lei.

Rosella è la tipa spumeggiante che si trova nelle sue parole, ma è anche nolto sexi, l'ho riconosciuta ma non me la immaginavo così, sarà perchè la categoria a cui appartiene che è poi la mia ci fa immagginare tutte un pò dimesse, ma io sono con Michela Mantovan, pure lei RFSissima, "io mi vendicherò", non solo scriverò alla lavagna il mio ASF rischiando la radiazione dall'albo degli insegnanti, ma presentandomi a scuola non più in jeans e maglietta, ma super figa.



La sua lista della

#189
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Nella lista della spesa c'è un sogno forse irrealizzabile : avere medici che possano riconoscere il VERO ruolo del medico.

Ho appena risposto a questa utente >>Senza mezzi termni l'oncologo mi ha detto che il tumore è dei peggiori, fa metastasi e recidive >>

Anche perché NON E' VERO !

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/387190-neoplasia-nata-a-distanza-di-10-anni.html

#Francesca,
non si è firmata ma con il suo "staccato fanculo, jeans, maglietta e superfiga...non è necessario che si firmi.

#190
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Scusate sono Francesca,

dott Salvo, la sua lista della spesa citava solo il DESERTO DEL CIAD, a questo punto aspettiamo gli altri 2000 desideri che ha.
uno di questi sarà anche il nostro: organizzare tutti gli anni un incontro tra RFS , quelle che non hanno potuto partecipare sono state presenti nei nostri cuori, lo sappiamo bene io e Lori e poi Elisa e Max perchè le abbiamo ricordate in un momento di dialogo tra di noi. vuol dire che staremo bene ancora ed ogni anno per poter conoscerci , ritrovarci e riconoscere quelle che non abbiamo conosciuto.

A proposito di RFS , ieri è venuta a trovarmi la mia oncologa, le ho raccontato, ci siamo scambiate un pò di opinioni e parlate anche di altro.
è andata in Turchia ed è salita pure sulla mongolfiera, mi ha fatto vedere le foto.
come me è stata in M arocco, Marrakech , Casablanca, Essaouira, però aveva ricordi migliori dei miei.
il prossimo viaggio che faccio ho deciso che mi appioppo a lei.
ha volato sul deltaplano.
ma allora voi medici siete proprio tutti matti!!!
si merita o no il titolo di RFS, anche se non è ancora intervenuta?!


Riflessione sulla MORTE.

non mi ha infastidito o impaurito che se ne parlasse, l'ho trovato invece molto approppriato ed interessante, stà morte prima o poi va rielaborata.
e tra tante immagini quella che mi ricordo meglio è stata quella del feto di 21 settimane che non mi ha fatto da subito venire in mente l'EMPATIA, ma quanto in un momento così vicino alla morte, penso io, si aggrappava con tutte le sue forze alla VITA .( PROPRIO COME NOI)

Francesca

#191
Utente 275XXX
Utente 275XXX

@ dott Calì,
volevo ringraziare quella persona, non so se posso farlo qui ma sono andata sul suo link e non ho trovato l'indirizzo e mail mi può ripetere dove posso scriverle o inviarle un mess privato?

ps : manca ancora la sua foto.

Sempre Francesca

#192
Utente 275XXX
Utente 275XXX

@ dott Calì,
volevo ringraziare quella persona, non so se posso farlo qui ma sono andata sul suo link e non ho trovato l'indirizzo e mail mi può ripetere dove posso scriverle o inviarle un mess privato?

ps : manca ancora la sua foto.

Sempre Francesca

#193
Utente 232XXX
Utente 232XXX

Ciao a tutte/i sono Chiara. Innanzittutto voglio cominciare con il fare le mie scuse ad Ada Burrone per non averla ringraziata nel mio post di giovedì sera. Al nostro arrivo io e la mia amica Elisa siamo state accolte da Ada con un calore a dir poco commovente, le sue parole, i suoi occhi, il suo sorriso ci sono entrati nel cuore. GRAZIE ADA sei una persona speciale, GRAZIE per tutto il bene che hai fatto in questi anni e che continui a fare, sei una di quelle persone che incontri quando la vita decide di farti un regalo e vicino a te non si può diventare che migliori.
Voglio ringraziare anche Lorenzo Cecchini per aver partecipato al nostro incontro.Sinceramente pensavo di conoscere un signore di mezza età, non so perchè un pò freddo e distaccato (è l'idea che ho degli informatici), invece ho trovato un ragazzo molto simpatico socievole e brillante. GRAZIE anche a te Lorenzo, Medicitalia è un servizio straordinario, impagabile, che fa tanto del bene.
Dott. Calì, lei ci ha chiesto se il tema della morte ha urtato in qualche modo la nostra sensibilità; Le dico la verità che a me e alla mia amica è passato un messaggio di vita e non di morte. E' vero che il Dott. Catania ha parlato anche di donne che sono morte di cancro al seno, ma nonostante una prognosi infausta hanno deciso di vivere in pienezza e non di lasciarsi vivere. Tutti dobbiamo morire o prima o poi, la cosa importante è come usiamo il nostro tempo, i nostri giorni. Sembra un paradosso, ma le dico che io avevo più paura di morire prima di scoprire il mio tumore al seno, ovviamente anche adesso ho paura, ma mentre prima questa camminava davanti a me impedendomi di godermi appieno le mie giornate,ora non è più così, cerco di gustarmi ogni momento della mia vita, apprezzo di più quello che ho e se qualcosa non va.....beh pazienza.... come dice lei:E' LA MIA VITA.GRAZIE Dott. Callì, GRAZIE di esserci, GRAZIE di camminare accanto a noi RFS, con la sua professionalità ma anche con la sua grande umanità, sensibilità e simpatia. Voglio anche ringraziare tutte le ragazze,io vi ho riconosciuto prima di rivolgervi la parola e per me l'incontro reale non ha tolto niente a quello virtuale,anzi è stato un valore aggiunto.Spero di cuore di rivedervi tutti presto, non mi vergogno di dire che ho bisogno di voi.Nei miei momenti di fragilità ho bisogno della vostra forza,del vostro coragggio e della vostra mano per andare avanti.GRAZIE di esistere, siete un grande regalo che la vita mi ha fatto. Per finire, un grande GRAZIE al regista di tutto questo, al carissimo Dott. Catania.E' solo grazie a lui se ci siamo conosciute prima virtualmente e poi realmente, e se insieme ci sentiamo più forti con tanta tanta voglia di vivere. Vi abbraccio tutti Chiara.

#194
Dr. Chiara Lestuzzi
Dr. Chiara Lestuzzi

A proposito di morte...
Qualche settimana fa ho visto a controllo (per iniziare l'ennesima chemio) una signora a cui il carcinoma della mammella metastatico era stato diagnosticato nel 1994, e che da allora -tranne alcuni periodi di pausa di massimo due mesi- è sempre stata sotto terapia antineoplastica. Aggiungiamo che quando si è ammalata aveva due bambini, era casalinga e il marito era appena morto lasciandola piena di debiti. E che vive in un paese delle montagne venete non molto vicino. Scherzando le ho detto :"La sua macchina ormai farà la strada da sola, dopo tutto questo tempo!". Lei ha riso, io le ho detto che capivo che dovesse essere stanca di tutta questa lunga storia, e lei mi ha risposto: "Quando mi sono ammalata mio figlio aveva 13 anni, e io non sapevo neanche come fare a mantenerci. In qualche modo ce l'ho fatta, ho trovato un lavoro, sono andata avanti, e adesso ho due nipotini. Non è stata una vita facile, ma ne è valsa la pena!". Io credo che tanta forza l'abbia avuta anche dal senso di responsabilità legato ai figli da mantenere, e un po' da quel fatalismo della gente di montagna per cui qualsiasi cosa succeda ci si rimbocca le maniche e si cerca di aggiustare le cose, senza perdersi in recriminazioni.

E' poi venuta a trovarmi una coppia di miei pazienti. Lei (poco più vecchia di me) è in fase metastatica da anni, a febbraio sono ritornate le metastasi cerebrali per le quali non si sa se potrà fare la radioterapia avendola già fatta. A marzo mi spedisce il suo compagno, dieci anni più giovane, con cui sta da vent' anni e che aveva risollevato da anni di gravi problemi psicologici. Un cardiologo gli aveva diagnosticato un problemino alla mitrale (un lieve prolasso, da ricontrollare tra qualche anno), ma lei voleva farlo vedere alla sua cardiologa di fiducia (io). Alla faccia del prolassino, aveva una valvola da operare con una certa celerità, ma la mia preoccupazione era anche di far combaciare le necessità di lui (intervento, assistenza, riabilitazione) con le chemioterapie che lei faceva ogni settimana (NB: vivono in un paese senza grandi collegamenti con mezzi pubblici). Trovo il cardiochirurgo sensibile che lo opera a tempo di record in toracotomia invece che aprendo lo sterno, per permettergli un rapido recupero e la possibilità di guidare la macchina, passa l'estate e un giorno lui mi telefona dal posto di lavoro dicendo che sta sputando sangue, ma a lei non l'ha detto. Lo invito ad andare al vicino ospedale, lui non vuole per non preoccupare lei, poi si convince. Mi richiama dal pronto soccorso: lo vogliono ricoverare perché sanguina copiosamente dalla trachea (è in terapia anticoagulante) ma ancora lui pensa che non può perché il giorno dopo lei dovrebbe venire al CRO per la chemio. Per convincerlo gli prometto che piuttosto andrò io o manderò qualcuno a prenderla a casa per accompagnarla al CRO. Comunque risolvono con la figlia di lei, lui viene operato (si era rotta una piccola arteria, mica scherzi!). Quando li rivedo lei mi racconta che appena arrivata in ospedale lei gli ha detto, facendo il gesto dell' ombrello: "Credi di fregarmi e di morire prima di me? Tiè!".
Un mese e mezzo dopo me li sono rivisti, belli abbronzati e sorridenti, dopo 15 giorni di vacanza in Sardegna.
Lei, lui, io... tutti sappiamo che lei forse vivrà ancora solo pochi mesi, comunque non molti anni; non ne parliamo mai direttamente, io tremo per lui che ha già perso la sua famiglia anni fa e resterà di nuovo solo (in più con il vuoto che una RFS vitale e stimolante come lei lascerà anche a me che sono solo uno dei suoi medici) ma cerchiamo di vivere -finché è possibile- come se lei avesse una malattia "normale". "Io so che tu sai che io so". Lo sappiamo, non neghiamo ma cerchiamo di parlare solo del presente e dell'immediato futuro.

#195
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

A giorni inserirò le foto della giornata scattate dalla nostra regista Caterina.
Le trovate su questo menu del mio sito

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm

Intanto ho messo in rete l'annuncio della giornata (quasi uguale a questa pagina) con le prime diapositive della mia presentazione
(la foto mia con Ada è di repertorio) che Gianluca non ha visto e dedicate soprattutto a Lori perché in due di queste riporto cosa mi aveva scritto tre anni fa (e che lei non ricorda forse neanche) e le mie laconiche repliche.

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/presentazione_giornata.htm

#196
Utente 289XXX
Utente 289XXX

Ragazze belle,ciao !

Francesca, ricambio la tua sensazione, avrei voluto tenerti la mano tutto il giorno! E...come immaginavo sei energia pura!
E ...posso dire una cosa a Rosa??...ho avuto la fortuna di sederti accanto...ma ho fatto fatica a legare la tua immagine alla "coperta bagnata" sulle spalle...sei una ragazza solare, hai un sorriso dolce, contagioso e coraggioso! Super RFS!
Ed ora ecco la mia riflessione sul l'intervento del dott.Catania.
Prima di tutto devo dirvi che ho finalmente deciso di crederci, e mi sono proprio convinta, nonostante tutto, di voler essere dalla parte buona della barricata! Quindi le statistiche io le voglio leggere solo in positivo, non rinnegando le negative ma lasciandole a margine del discorso...e di questo devo ringraziare voi e Ada...grande, grandissimo e prezioso esempio!
mi rendo conto ora che forse dovrei spiegare qui quanto ho raccontato alle RFS presenti all'incontro, questo per Antonia, Annarita, Patrizia, Silvia e Alex...
Amiche, nell'ultimo mese ho subito un nuovo intervento...a distanza di due anni si era formato un nuovo tumore accanto alla cicatrice della quadrantectomia. non è stato facile da affrontare, ho subito una mastectomia ma ...sono stata fortunata, fortunatissima! Era quello che il caro Dott. Catania ha definito simpaticamente "una stupidaggine non infiltrante" e quindi ora sto bene e non devo eseguire altre terapie.
Non ne ho parlato subito per non turbarvi ma...ora so quanto siete forti!

E ...ora la morte...
Ho pensato spesso alla morte da quando mi sono ammalata, ma poco per volta ho smesso di temerla...improvvisamente nella mia mente si è' formato un pensiero chiaro e netto: tutti,sempre hanno a che fare con l'idea di morire, perché io dovrei temerla di più?
non ci sto, ASF! Proprio non ci siamo...io c'ero giovedì scorso e si, eravamo in tante donne che hanno avuto a che fare con il cancro ma li c'era solo VITA,tanta, tantissima vita!
E quindi...chi pensa che sulla nostra schiena ci sia tatuata la data di scadenza cari miei si sbaglia di grosso! Non è la nostra paura.
Notte bella a tutti
Laura1

#197
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Carissime non riesco a starvi dietro, siamo ancora tutte gasate e non facciamo che scrivere, ma chi ci ferma?
Antonia mi ero ripromessa di farti tante puntate per raccontarti tutto e invece tutte vi abbiamo pensato e poi arriva il dott. Catania che come sempre farà una cosa bellissima sul nuovo blog di cui accennava sopra e sarà un bel ricordo anche per noi.
Spero veramente che ci siano altre occasioni d'incontro perché vorrei avere il piacere di conoscere te, Annarita, Patrizia, Silvia e Alex. Sai il fatto di conoscerci nel reale non ha cambiato per niente quello che già c'è nel virtuale, è solo più coinvolgente, oggi parlando (dovevo dire chattando, senti come cambiano i termini) con Elisa mi sembrava di averla seduta vicina come l'altro giorno.
Ciao Antonia e buona notte. Lori

#198
Utente 137XXX
Utente 137XXX

...come al solito è scappato il post

Dott. Catania, ho sbirciato nel nuovo sito dell'incontro di Milano delle Ragazzefuoridiseno e in effetti qualcosa mi ero persa in fatto di memoria, perciò apprezzo maggiormente questa Sua idea perché mi dispiacerebbe dimenticare una cosa così bella. Sa la memoria con l'età... perciò verba volant scripta manent
Grazie ancora. Lori

#199
 Staff Medicitalia.it
Staff Medicitalia.it

Carissime RFS,
volevo intervenire prima ma ero un po' trattenuto perché mi parevo inopportuno con il mio post visto che avete ripreso un ritmo di discussione tosto e non sapevo come inserirmi, poi ho ripensato a come avete narrato i vostri racconti giovedì e ho realizzato che mi facevo delle paranoie inutili: volevo solo dire che per le RFS che non sono potute venire ho ancora qualche agenda delle Ragazze Fuori di Seno e sarà per me un piacere potervele inviare se le gradirete: credo infatti che siate tutte "fuori" alla stessa maniera, sia quelle che si sono incontrate dal vivo che quelle che non conoscono il viso delle altre: perché in verità tutte voi vi conoscete molto bene da ben prima di giovedì!


Quindi basta inviarmi nome e indirizzo a l.cecchini@medicitalia.it e sarò lieto di inviare il notes RFS visibile qui: https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/4016-quando-il-virtuale-si-confronta-con-il-reale.html

ciao a tutte
Lorenzo

#200
Utente 258XXX
Utente 258XXX

Lori, Osservo che nel titolo si indica "Primo" Incontro Nazionale Ragazze Fuori di Seno.... ergo

Laura1, Lori, Elisa, buona notte anche a voi e a TUTTE/I un caro saluto.

Antonia

#201
Utente 258XXX
Utente 258XXX

@StaffMedicitalia.it
Che bella idea, la "fuori" alla stessa maniera Antonia gradisce molto l'offerta.

GRAZIE MILLE Lorenzo!

Lo farò domani, tornata dal lavoro.

Ri-BUONANOTTE.

#202
Utente 245XXX
Utente 245XXX

@StaffMedicitalia.it
Anche a me piacerebbe molto avere l'agendina RFS !
Comunichero' piu' tardi ol mio indirizzo.
Grazie del pensiero!
Annarita

#203
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Guardate qui :
>>lo stesso oncologo ad una signora che gli chiedeva se poteva partire per 4 giorni, le ha urlato contro davanti a noi in sala d'attesa" Ma dove crede di andare in quelle condizioni, deve curarsi" credo che molti, ma molti medici si seggano sul giuramento di Ippocrate.>> [QUESTA SIGNORA HA CAPITO TUTTO !]

Ho impiegato nel nostro incontro di giovedì 2 ore per spiegare questo concetto

a) Il peccato originale risale al canone ippocratico (non in realtà al giuramento di Ippocrate come scrive la signora), cioè al principio della beneficità da cui è nato il ruolo paternalistico del medico : il paziente è incapace di prendersi cura di sé.

b) I medici spesso diffondono una cultura della disperazione incoraggiando la passività del paziente come se non ci fosse alcuna possibilità per difendersi da questa malattia.

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/387190-neoplasia-nata-a-distanza-di-10-anni.html

#204
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

IMPORTANTE
Oggi mi verranno spedite le foto della manifestazione. La nostra carinissima, ma severissima regista Caterina mi chiede una "liberatoria" per averci ripresi durante la giornata. Io mi sono stupito perché si tratta di una manifestazione pubblica e non ho ben compreso cosa c'entri la privacy, ma mi adeguo avendo appreso a mie spese che le donne più tenere sono poi le più intransigenti.
Pertanto se qualcuno avesse qualche ragione per non mostrarsi in queste foto, prima di metterle in rete me lo faccia sapere ed io farò una selezione mirata. Grazie per la collaborazione.

#206
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Caro dott Salvo, io do il mio consenso alla pubblicazione di foto.
Francesca

#207
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Cara Laura, quando hai parlato del nuovo intervento per l'insorgenza del nuovo tumore, sono rimasta di sasso, avrei voluto dirti qualcosa, ma sono rimasta muta come una pietra, un pò la sorpresa, un pò la situazione, un pò il tuo modo di parlare come se fosse capitato anche questo tanti anni fa e non solo un mese fa.
Laura grazie per la tua spontaneità e il tuo bellissimo sorriso, nonostante tutto.
ancora un abbraccio.

Francesca

#208
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Carissima Antonia, Annarita, Patrizia, Silvia, Fiorella, Mery... ora ci conoscerete e speriamo che la cara regista Caterina sia riuscita a trarre il meglio di noi altrimenti come dice Francesca STIAMO TUTTE BENE E SIAMO TUTTE BELLE! saluti LORI

#209
Utente 297XXX
Utente 297XXX

ciao RFS, finalmente ho qualche momento per scrivere...
Dolce Laura sei fantastica! alla faccia di chi dice che l'empatia virtuale non esiste ...mi hai fatto venire i brividi quando hai raccontato di non aver voluto scrivere dell'ultimo intervento subito per non creare turbamenti, GRAZIE per la tua delicatezza nei miei confronti, lo considero un regalo preziosissimo anche se posso solo immaginare quanto ti sia costato... A te, ma anche a Francesca, Rosa, Chiara, Lori, Rosella e tutti gli altri RFS presenti (ma lo so, lo stesso vale anche per gli RFS rimasti a casa) dico: siete persone splendide, bellissime! confesso che mi ha colpito molto la dolcezza del vostro sguardo così come quello della signora Ada, e poi quell'atmosfera di serenità che si respirava; sarebbe bello poter tappezzare le sale d'attesa degli ambulatori con i vostri sorrisi, sono sicura che si ridurrebbe drasticamente il numero di chi gioca a fare terrorismo sulla pelle degli ultimi arrivati e di chi crede che la vita finisca con la consegna di un istologico. Dottore Catania anche io do il consenso per la pubblicazione delle foto, grazie ancora per la magnifica giornata. Antonella

#210
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Ben ri-trovate/i a tutte/i !!!

Sono Rosella,

mi sono assentata per qualche giorno, pur leggendo sempre gli interventi che mano a mano venivano pubblicati, in quanto sono stata a trovare mio figlio Gionata a Barcellona... ho riabbracciato lui e la mia neo nipotina, "vecchia" di ben cinque mesi, una goia immensa!
Dafne, così si chiama, è nata esattamente due settimane prima che io venissi a conoscenza del "regalino" che la vita mi aveva confezionato.
Mi piace dire che "fortunatamente" la nascita di Dafne ha preceduto il mio incontro con quella oncologa (...scritto volutamente con caratteri minuscoli...) "professionalmente ineccepibile", che in qualche modo, nel corso del mio racconto, vi ho fatto conoscere a Milano...
Fra parentesi: Dottor Catania, grazie a Lei per aver apprezzato la mia vena artistitica nell'imitare movenze e parole del "perfetto medico imbecille"!

Ho pensato molto, dopo il nostro incontro reale, a NOI... e dopo aver scritto le mie sensazioni immediate, ora in parte mi ripeterei nelle mille parole già scritte da Voi, se esprimessi ulteriormente il mio sentire in merito a quella giornata...

Vorrei invece provare ad aprire una discussone per aiutare innanzitutto me stessa a comprendere meglio alcune dinamiche che mi appartengono.

Mi sono chiesta, ed ho anche approfondito in tal senso con chi mi vuole bene, se il rimanere in contatto continuo con altre persone che vivono o che hanno vissuto sulla loro pelle lo stesso mio problema, possa in qualche modo rappresentare una costante di vita quotidiana senza per questo essere di impedimento all' "uscire" dal tunnel, o meglio a porre un punto finale ad una vicenda che è iniziata, ma non è mai teminata...(...terminerà mai?).

Mi spiego meglio: secondo voi, Ragazze e Dottori, il pensare continuamente, anche indirettamente, ad una vicenda che ci ha corroso l'anima, non può creare in qualche modo una sorta di "dipendenza"?
Se da una parte, confrontandosi e parlandone, si esorcizzano le paure, si assorbe la forza, si sostiene l'altro sostenendo al tempo stesso se' stessi, dall'altra non si rischia di fossilizzare i pensieri proprio sulla vicenda che ci ha portate qui?

Il TEMPO gioca a favore o a sfavore, se lo si impiega girando sempre attorno allo stesso argomento?

E' pur vero che parla di tutto, sul nostro Blog, si spazia fra mille argomenti...io stessa ho iniziato questo escursus parlando di mio figlio e della mia nipotina, ma alla fine IO, ROSELLA, non mi dimentico mai il motivo per cui sto scrivendo qui sopra...

Questa cosa accade solo a me?

Le gioie delle Ragazze sono le mie stesse gioie, così come i dispiaceri lo sono, me ne faccio carico e inevitabilmente li pongo al centro dei miei pensieri, dispiacendomi per questo o per quello, facendo mie anche le tensioni e non solo i sorrisi e i successi...

Ecco, questo continuo "aggiornamento" se da una parte mi regala quasi una sorta di gratificazione, una sorta di contatto umano costruttivo, dall'altra non mi permette di "staccare" la spina...

IO PENSO SEMPRE a VOI... e di riflesso penso anche al maledetto granchio perché il mio pensiero per voi è totalitario... dopotutto noi siamo QUI perché siamo accomunate da un qualcosa ed è questo che ci tiene QUI...

Quando si può ritenere di esserne FUORI?

Ma si sarà mai FUORI? E non intendo FUORI DI SENO... anzi, mi verrebbe da scrivere FUORI DI TESTA!

Forse si è FUORI quando si accetta la "malattia" o quando se ne ha la dovuta consapevolezza?
Oppure quando non si pensa più, tutti i giorni, più volte al giorno, alla malattia stessa?

E ancora...ma come si fa a "non pensarla", questa malattia, se ogni sera si deve assumere un medicinale che ti riporta alla malattia stessa o se ogni follow up è preceduto da un periodo di alto stress emotivo?

E' forse pensando ad altre storie che si dimentica un pochino la nostra storia?




#211
Ex utente
Ex utente

Cara rosella prima di tutto complimenti per la tua npotina bella come la sua nonna, anche se dire nonna a te e' strano,... sembri una ragazza! Hai aperto una riflessione interessante, anche io ci ho pensato spesso e ne ho parlato con una persona cara che mi ha detto, in relazione al profondo coinvolgimento che ho per voi, che questo e come un piccolo"ghetto".... adesso vado a letto e poi domani se ne riparla... baci elisa

#212
Utente 258XXX
Utente 258XXX

Care Rosella ed Elisa, forse è il caso di seguire l'esempio di Lori che oggi, vista la bella giornata, si è scusata di non poter trattenersi sul blog e se ne è uscita a fare una passeggiata!

Rosella ..... ma che bel motivo per assentarti: Dafne?

Ciao!

Fate bei sogni.

Antonia

#213
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Ciao nonnina Rosella, bentornata ma hai dimenticato il sorriso!
Ho letto attentamente i tuoi pensieri e in questi giorni dal momento che scriviamo tantissimo, credo che una sorta di "esagerazione" abbia preso ognuna di noi. Ci siamo fatte coinvolgere per tanti mesi con affetto verso tutte e forse abbiamo esagerato ora con l'entusiasmo della conoscenza. Tutto ciò non durerà molto, ma resta il fatto che finchè avremo bisogno di confrontarci nel bene e nel male questo blog rimarrà il nostro rifugio. A me ha dato tantissimo però non ti nascondo che ho pensato anch'io molto prima del nostro incontro di Milano, dove saremmo andate a parare. So per certo che qui ho trovato tante amiche che mi fanno compagnia, che mi raccontano la loro vita e sinceramente la malattia di ognuna di noi è marginale.
Devo ammettere che hai sollevato un problema e come Elisa ci dormirò sopra. A domani carissima, il sorriso te lo mando io!
Lori

#214
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Ciao, Antonia...

sono Rosella,

Vorrei approfondire il mio pensiero, temo di non essere stata chiara o forse non sono stata capita...

In realtà non comprendo il motivo per cui mi consigli di "assentarmi" dal Blog...

Ho una vita reale, parallela a quella virtuale, a cui mi dedico senza togliere nulla a ciò che desidero e che mi fa felice... se intervengo e partecipo al Blog è perché ne sento il trasporto e scelgo liberamente di farlo, non perché non ho null'altro da fare...

La passeggiata che mi consigli, oggi non me la sono potuta permettere in quanto sono andata al lavoro per le 8, sono uscita alle 14,30 dopodiché sono salita in macchina ed ho percorso i 50 km. che mi separano dall'ospedale presso il quale faccio le terapie...
Ciò accade da più di un mese e quando torno a casa è buio pesto, mi rimane solo il tempo di terminare la giornata magari anche postando qualche condivisione piacevole sul Blog, se non ho altri impegni improrogabili...

Come tu gentilmente mi consigli, e come ho anche scritto nel mio precedente intervento, mi sono appena dedicata tre giorni alla mia Nipotina Dafne... peccato che lei abiti a Barcellona, altrimenti mi ci dedicherei assolutamente con maggiore frequenza... ma se anche abitasse oltre la porta accanto alla mia, non distoglierei l'attenzione dal Blog in ogni caso dal momento in cui ho scelto io stessa di entrarvi e l'ho fatto con assoluta convinzione.

Nel mio intervento precedente, a cui anche Elisa ha risposto, desideravo condividere con tutti Voi una mia riflessione, esattamente come ho condiviso decine di altri pensieri da quattro mesi a questa parte...quindi mi sono espressa con spontaneità e immediatezza, come mio solito fare...

Ccon la stessa spontaneità, se lo gradisci, ti invio il solito sorriso e ti auguro una notte serena
:-)

#215
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Rosella aggiungo che dopo averti risposto qui sono passata sull'altro blog IL NOSTRO e prova sentire anche tu che allegria e serenità ti arriva, si sono messe anche Lucia e Antonietta a darci corda. Non è meraviglioso ? ' notte Lori

#216
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Lori, carissima...ti rispondo qui... e poi passo di là anch'io! :-)

Ciao! Sono Rosella,

hai ragione, sai... non ho appiccicato il sorriso al termine di quel mio intervento!
Ma rimedio immediatamente! :-)

I contenuti che ho espresso non credo siano da attribuire al fatto che il "bagno di folla" mi abbia avvolta e confusa... dove andremo a parare, io onestamente non me lo sono mai chiesto...
Quei quattro pensieri in croce che ho messo in fila qui sopra sono sicuramente frutto di un ragionamento precededente... mi sono usciti dai tasti solo ora, ma li ho da molto nella mia mente...

Come ho sempre scritto, ed anche detto a chiunque sa di questa mia corrispondenza epistolare, io personalmente ho ricevuto da tutte Voi, dal Dottor Calì e dal Dottor Catania una spinta impareggiabile che mi ha portato ad esprimere una forza inaspettata...il mio pensiero si è avvolto attorno ai vostri nomi, alle vostre parole per tutto il tempo, fin dall'inizio di questa "avventura" virtuale...
Voi siete stati tutti quanti la mia forza ed è grazie a voi che ho reagito in maniera combattiva e vincente!

Quindi non smetterò mai di dire GRAZIE a Medicitalia e soprattutto al Dottor Catania che mi ha condotta fin qui!

Ciò sottolineato, ed esulando da quanto sopra, mi piaceva l'idea di confrontarmi su quanto precedentemente scritto... alla fine porsi domande è espressione di intelligenza... e quindi, perché non farlo, soprattutto se si ha a disposizione una tale Platea?

Grazie delle tue parole, Lori... nell'attesa delle ulteriori riflessioni ti auguro una notte Sognante, Serena e Sorridente: tre ESSE magiche!

:-)

#217
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Facciamo un po' di ordine al turbinio piacevolissimo di emozioni coinvolgenti che vi state scambiando.

1) Non ve la prendete con Laura se al momento della doccia fredda (diagnosi di nuovo tumore) non ha detto nulla a voi. In realtà si è consigliata con me tramite mail ed io non potevo che consigliarle di "far finta di nulla" (^____^) e che......avrebbe capito da sola senza forzature quando sarebbe arrivato il momento giusto.

2) Ho un file delle foto e speravo di inserirle stasera, ma sono stato in sala operatoria sino alle 22 a Lecco e quindi per stasera è andata buca.
Ho dovuto fare una selezione eliminando quelle più suggestive della sala (salvo qualche angolino ), perché 1-2 di voi non hanno mai detto a nessuno di avere avuto un tumore.
Comunque quelle che ho inserito rendono benissimo il clima della giornata (sala incontro, corridoi, pranzo a base di pasta asciutta, relatori , marchio indelebile sul dr. Calì e staff Medicitalia ).
Abbiate pazienza e sbirciate ogni tanto nei prossimi giorni su questa pagina
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm

[ se dopo che io le avrò inserito-ve lo scriverò- non le vedete ancora non dimenticate mai di cliccare sul vostro AGGIORNA

Metterò una anteprima e poi decideremo con Lorenzo se ne vogliamo fare un uso diverso su Medicitalia.
Io non avrei comunque fretta...perché questo è solo l'inizio.

L'eco della giornata non si è placato
a) stamattina trovo una mail "affettuoso-tagliente" di Michela Mantovan (Corriere della Sera) con un imperdibile video per voi, ma non riesco a tradurlo in link. Appena ce la farò ve lo inoltro da qui.
2)Stasera trovo una mail di Daniela Condorelli (Gruppo Repubblica- Espresso) che non solo ribadisce la propria soddisfazione per "esserci stata", ma addirittura conclude con una proposta veramente incredibile e che la dice lunga sulle potenzialità di tali iniziative " PERCHE' NON FARCI UN PENSIERINO A CORSI DI FORMAZIONE SULLA SALUTE PER I GIORNALISTI ?"

Intanto tanti complimenti per tanta umiltà e sensibilità

#218
Ex utente
Ex utente

Buongiorno! Come vedete per me il mattino comincia presto, ore 6 per la sveglia dei bimbi che poi si riaddprmentano un po' e io mi ritaglio uno spazio per me...
Volevo riapprofomdire il mio pensiero di ieri e poi leggerò i vostri commenti...
Come dicevo anche io mi sono una riflessione su ciò che ha spiegato Rosella, il tutto è nato dal fatto che spesso, specialmente nei mesi scorsi, ho avuto reazioni emotive forti e sincere legate ai vissuti di voi amiche del blog, spesso son stata felicissima per voi e altrettanto spesso ho pianto e sono stata in apprensione per le vostre sofferenze, attese, esperienze negative,... ogni volta i miei famigliari, escluso massy, mi hanno consigliato di "staccare la spina" e prendermi una pausa per rientrare nella normalità,... io ci ho riflettuto e non l'ho mai fatto perché... la mia normalità è anche questa. È la mia vita, l'esperienza della malattia ne fa parte, ne fate parte voi, perché io da voi ho ricevuto tanto, ho dato, mi siete state vicine come molte persona che credevo non hanno fatto. Io sono sempre stata circondata da una montagna di amici, ora direi conoscenti, che durante questi mesi sono spariti... addirituttra alcune persone nemmeno mi hanno mai telefonato... èerchè " non so cosa dirle...." io dico, ehi, guardate che sono sempre Elisa!!!!
Ma voi no, voi ci siete sempre state e io per voi....
E allora se il "prezzo" da pagare è condividere gioie e dolori io penso di pagarlo volentieri e ben venga, il nostro piccolo ghetto, inteso come retroterra comune di esperienza e appartenenza
Baci
Elisa

#219
Psicologo
Psicologo

Buongiorno!
Stanotte, complice una tosse tremenda della piccola Aurora, ho potuto seguire "in diretta" l'evolvere della discussione aperta da Rosella.

Credo sia un tema importante, e voglio dare il mio contributo.

Il nostro gruppo si è aggregato "spontaneamente": non tutti i partecipanti intervenuti sono rimasti nel gruppo, e pian piano si è costruito una specie di "nucleo di RFS" che ha continuato a partecipare ed a mantenere attivo il Blog.

Questa partecipazione è diventata via via sempre più "autonoma" dai facilitatori: ora, le RFS sono diventate di fatto le "padrone di casa"!

Rimanere sul Blog, andar via o prendersi una "pausa" sono scelte personali, ed ognuno di noi, così come è stato libero di giungere qui, è sempre libero di fare altre scelte, assolutamente legittime e valide.

C'è soltanto una considerazione che mi ronza in mente, ovvero "perchè" facciamo quello che facciamo. Perchè rimanere, perchè andar via. Ognuno di noi trova la sua risposta, non c'è quella "giusta". Ad esempio, se io mi sentissi in qualche modo "costretto" a rimanere per non dispiacere qualcuno, sarei già andato via da tempo.

Ho riflettuto sulle sue parole, Rosella:

>>Forse si è FUORI quando si accetta la "malattia" o quando se ne ha la dovuta consapevolezza?
Oppure quando non si pensa più, tutti i giorni, più volte al giorno, alla malattia stessa?

E ancora...ma come si fa a "non pensarla", questa malattia, se ogni sera si deve assumere un medicinale che ti riporta alla malattia stessa o se ogni follow up è preceduto da un periodo di alto stress emotivo?

E' forse pensando ad altre storie che si dimentica un pochino la nostra storia?

Ed ho pensato: ma se io continuo a pensare e ripensare ad una bolletta in scadenza TRA UNA SETTIMANA, ed è un pensiero che mi fa visita almeno una decina di volte al giorno, è ipotizzabile che il pensiero di un vissuto da paziente oncologica non si faccia vivo?

"Non pensare" (o almeno, "cercare di pensare ad altro") è un rimedio molto diffuso per tentare di evitare pensieri, ricordi, immagini, sentimenti dolorosi. L'unico problema, purtroppo, è che la nostra mente non ci consente di "non pensare" a qualcosa. E se nella nostra vita c'è stata almeno una persona di cui abbiamo detto "Basta, non voglio più pensare a lei/lui, mi ha fatto soffrire troppo!", forse sappiamo con quanta pervicace insistenza il pensiero si riaffacci alla mente!

Personalmente, mi trovo più in sintonia con le parole di Francesca: accogliere i pensieri, le sensazioni, i sentimenti, lasciare che arrivino, e non combattere. Come arrivano, prima o poi vanno via, e fanno spazio ad altri pensieri ed altre sensazioni.

Mi piace molto anche quello che fanno Lori ed altre RFS: vivono la loro vita, si occupano dei loro affetti, dei loro interessi, dei loro impegni.

E questo è abbastanza indipendente dal partecipare o meno al Blog: perchè, come lei ha scritto molto efficacemente, basta il nome di un farmaco sul comodino perchè la nostra mente, che è PROGETTATA per funzionare così, tiri fuori dall'archivio i pensieri che vi collega, in modo arbitrario ma spesso molto duraturo.

Una domanda: "Dove c'è B****** c'è casa". Riesce a non sostituire gli asterischi con un noto marchio commerciale? ;)

#220
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Elisa cara, come si dice spesso la notte porta consiglio e allora è meglio dormirci sopra. Hai esattamente esposto il mio pensiero e posso solo aggiungere che grazie a Rosella abbiamo l'occasione di tirar fuori queste perplessità sopite che inevitabilmente abbiamo tutte quando siamo tristi per noi e per le nostre amiche RFS che hanno problemi. Io non sono mai per il sistema dello struzzo, preferisco parlarne come hai fatto tu e Rosella. E poi dai siamo veramente forti, ognuna nell'aiutare l'altra aiuta sé stessa.
Anch'io ho constatato che alcune amiche si sono dileguate in sordina (forse due), una era la solita "ocaditurno" e perciò non me ne rammarico affatto perché qui si dimostra la vera amicizia, in questo nostro blog dove possiamo dire di tutto ( compreso ASF ) e siamo certe che fra noi ci capiamo.
Rosella ho una bella scatolina a tre scomparti dove ci sono tre pastigliette da prendere in giornata ( sai io sono l'Avanzata RFS) e mi ci sono abituata, se mi ci fai pensare oggi le mie pastigliette le ho mandate Astaccatofanculo insieme alla tua.
Vi abbraccio Lori

#221
Utente 258XXX
Utente 258XXX

Cara Rosella, con quel mio farfugliamento notturno volevo esprimere proprio quello che hai postato dopo e condivido in pieno i pensieri di Elisa, Lori e le considerazioni del Dr.Cali'.
@ Dr.Calì
Le bollette da pagare, che tarma per la mente!
@Lori: solita "ocaditurno" non ho capito chi abbia meritato da te un giudizio così estremo.

Un abbraccio, la famiglia mi reclama per la cena!

Antonia



#222
Utente 232XXX
Utente 232XXX

Buonasera a tutti. Dott. Catania io e la mia amica Elisa diamo il consenso per la pubblicazione delle foto. Buona notte, anche se sinceramente mi viene da ridere augurare la buona notte a lei caro dottore che andrà a letto fra circa sette ore. Chiara.

#223
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Dottor Calì, buonasera,
sono Rosella...

vorrei "assicurarla" ( :-)) che la mia filosofia di vita coincide esattamente con quella che ha esposto Lei riferendosi alle parole che Francesca ha scritto nel suo intervento ed alla maniera di vivere di alcune RFS.

Il cogliere tutte le opportunità di serenità e l'apprezzare anche ciò che sovente passa nell'anonimato, è diventato ora un esercizio spontaneo ed ancor più incisivo nella mia vita.
Si ricorda qualche tempo fa quando noi due scrivevamo CELO CELO, NON CELO....CELO, e nessuno me lo può togliere... :-)

Devo confessare, come ho già scritto in passato, che in parte la mia fame di vita e di "quotidiano" la posso tranquillamente attribuire ai pensieri di cui mi sono nutrita sul Blog della RFS...con essi ho nutrito la mia sensibilità ed ho apprezzato sfumature differenti, che forse mi erano precedentemente sfuggite...

Ho imparato soprattutto a perdonarmi se non mi sentivo abbastanza forte, se lasciavo che le lacrime scorressero libere sulle mie guance in una sorta di pianto liberatorio, o anche consolatorio.
Ho chiesto, anzi ho preteso, che i miei cari mi concedessero il DIRITTO di esprimere il mio essere sconsolata laddove ne avessi la necessità, io che per tutti loro ero sempre stata il baluardo della determinazione e della positività!
Sono stati costretti a capire e ad accettare che io sono ANCHE quella Rosella... e forse mi hanno amata anche di più...

Le racconto un fatto a cui penso sovente...
Quando ho accompagnato il mio papà in ospedale, parecchi anni fa, per quello che sapevo solo io sarebbe stato il suo viaggio senza ritorno, ho riempito i miei occhi della grandiosità della natura e mentre l'auto macinava chilometri io pensavo che Lui non avrebbe mai più potuto godere di tutto quel bello, che al ritorno i suoi occhi sarebbero stati chiusi e che attorno a Lui ci sarebbe stato solo il buio... e allora ho iniziato a parlare con Lui del verde delle foglie, della brezza che accarezzava le fronde degli alberi, del cielo di maggio terso e brillante, della neve che ancora illuminava le cime...

Questo per dirLe, Dottor Calì, che comprendo bene l'importanza di VIVERE in una certa maniera, ma comprendo anche la difficoltà di farlo se nel cuore albergano sensazioni negative che ti coinvolgono continuamente...una cosa cozza con l'altra...a meno che non si dimentichi l'una per l'altra...o si sia capaci di alternarle tranquillamente, oppure si riesca a fingere...

Io non voglio fingere, non è da me...e quando ho scritto che FORSE l'essere coinvolti per un tempo indefinito negli stessi dolori che ben conosciamo e che ci hanno condotte qui, porta inevitabilmente a pensare ad una cosa sola, sempre, a scapito di quella serenità a cui agognamo un po' tutti... intendevo semplicemente chiedere alle Ragazze, ma anche ai Dottori, quale pensiero avessero in merito...

Do ut des

Dare per avere... è un po' ciò che accade a me su questo Blog, ma è anche ciò che accade sempre nella vita di tutti i giorni...senza false ipocrisie!

Il bello del condividere non esclude certo il dolore...l'importante è che si riesca ad arginarne gli effetti.
Se poi si riceve talmente tanto da riuscire a mettere all'angolo le sensazioni negative per godere solo di quelle positive, ben venga qualunque tipo di scambio! Altrimenti diventa uno stillicidio...

Sovente mi vivo ancora in una dimensione parallela, pur non soffrendo di sdoppiamento della personalità!
E' la stessa dimensione irreale che ho colto immediatamente dopo aver ricevuto la lieta novella... c'ero io e c'era l'altra Rosella, viaggiavamo su binari paralleli, non ci incontravamo mai...

Forse ho bisogno di difendermi dai colpi bassi della vita e voglio essere pronta a farlo proteggendo la Rosella serena e solare che amo tanto... affido alla mia "altra" il compito più ingrato con la speranza di uscirne indenne... ma anche se vorrei che fosse quell'altra a farsi carico di alcune vicende che le Ragazze condividono, il coinvolgimento automaticamente passa alla Rosella che amo, quell'altra in questo caso se ne lava le mani cedendo cortesemente l'incarico, o il sovraccarico!

Mi rendo conto solo ora della quantità di parole che ho scritto!

Grazie per avermi letta! :-)

#224
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Grazie Elisa e Lori per aver inserito i vostri commenti riguardo al mio pensiero...

Grazie anche ad Antonia, che con me ieri sera ha "farfugliato" sull'argomento! :-)

#226
Psicologo
Psicologo

Riporto di seguito una mail che ho scritto ad Attive come prima e al Dott Catania che mi ha minacciata! :-) di condividere anche con voi. E in effetti, ci sta, perché no?
Buongiorno, sono la Dott.ssa Chiara Schiroli, la psicoterapeuta non vedente presente all'incontro di giovedì scorso in sede. Ho seguito tutto con molto interesse e tutt'ora seguo i dibattiti sul blog del Dott. Catania. Ho un motivo in più, che poi sono due, a scrivervi questa mail. Il primo è che mia mamma è stata operata due volte di tumore al seno all'istituto dei tumori, a distanza di 10 anni l'uno dall'altro, in entrambi i casi con quadrectomia. L'altro motivo è che, al momento di scegliere il mio tirocinio in psicoterapia, mi ero anche rivolta al centro oncologico dell'ospedale di Treviglio. Mi è stato risposto, senza mezzi termini, che per i pazienti sarebbe stato uno shock vedersi davanti una non vedente, perchè avrebbe fatto rivivere in loro tutte le disgrazie per cui erano lì a curarsi. Io lì per lì non ho voluto discutere, ma poi ho pensato, invece, che proprio io, la non vedente, potrei essere una risorsa per delle persone che sono in difficoltà e che potrebbero invece trovare forza proprio dal fatto di vedermi, almeno a loro avviso, così sfortunata e contemporaneamente, con così tanta vitalità e voglia di fare. Io ovviamente non mi considero sfortunata per niente! Ma questo è un discorso che esula da questa mail. In sintesi, mi piacerebbe partecipare ad un corso di formazione per psicoterapeuti e, chissà mai, poi vedere come possono andare le cose in futuro. Credo sia molto importante aiutare, per quanto possibile, famigliari e pazienti che si trovano nel limbo della malattia, senza spesso neanche ricevere tutte le informazioni necessarie. Ringrazio tutti per la splendida accoglienza ricevuta giovedì e per lo squisito pranzo che proprio non mi aspettavo!

#227
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Rosella, dolcissima e fighissima!
Intanto ricorda non pastiglietta ma ANGELO CUSTODE.
ho letto il tuo mess , il primo che ha scatenato questo nuovo dibattito ed è stato un caso che proprio questa mattina parlando con una mia amica si diceva la stessa cosa, lei mi consigliava di staccare la spina, io ho detto si si lo farò ... e invece eccomi qui a leggere di voi che parlate della stessa cosa.
perchè sono qui?
perchè sono ossessiva compulsiva e essere qui mi porta a staccarmi dalle mie paure? può darsi.
ma mentre scrivo e penso : accidenti dovrei fare questo, dovrei fare quello.., mi accorgo che vorrei scrivere, salutare, dire due parole a tutti ( un salutone alle simpaticissime Samanta e Mirka)
, mi accorgo che è diventata parte della mia quotidianità accendere e voler sapere cosa succedde di bello a voi RFS, sapere se Giulia ha fatto dormire Laura, se la nuova cura di Lori gli ha dato qualche effetto, ma leggo che è andata a passeggiare, e ora la vedo Lori che passeggia, sapere se ha scritto Rosa , con la sua voce vellutata.
insomma tanto a sto cancro io comunque ci penso continuamente e allora non è l'essere qui che mi ci fa pensare di più. anzi la positività e l'ironia mi aiutano a spegnere, continuando a pensarci, ma con un sorriso, proprio il tuo Rosella.

francesca

#228
Utente 101XXX
Utente 101XXX



Francesca, ciao e ben ri-letta!

Sono Rosella ...

Tesorina, ma mi fai dei COMPLIMENTONI che mi alzano di altri 10 cm!!!

Aaaahahahahah!!!! GRAZIE!!!

Tornando seria, ma neppure troppo, devo dire che tu hai centrato non volutamente proprio il mio pensiero e hai espresso in qualche modo la motivazione per cui anch'io, come te, trovo che stare "qui sopra" a contatto con Voi sia un eccezzionale stimolo che è diventato un appuntamento piacevolissimo.
Quindi nessuno mi costringe ad esserci, bensì scelgo di farlo ogni giorno con estremo coinvolgimento emotivo!

Esiste però un neo, che ho esposto all'inizio di questa "discussione"...o meglio, un dubbio che alberga nella mia mente a cui ancora non so dare risposta benchè molte Ragazze-Amiche, ed anche il Dottor Calì, abbiano esposto il loro sentire in merito alla questione.

Ciò che mi chiedo non è certo se questo sia un "ghetto" o se in qualche modo rappresenti una chiusura verso il mondo.
Sono certissima che non sia così in quanto la mia vita si svolge aperta ad ogni situazione e ricca di stimoli, quindi certamente l'essere presente sul Blog non mi limita anzi, mi arricchisce notevolmente!

Mi chiedo invece quanto possa essere logorante sentire sulla propria pelle ed anche sotto di essa, il dolore che si ripresenta, la sofferenza altrui, più ancora della mia...

Per questo motivo, forse per "salvaguardare" la mia stessa serenità, mi chiedevo quando arriverà il momento in cui potrò leggere ed ascoltare senza soffrire, quantomeno senza collegare il mio dolore al dolore altrui...

Quando potrò ritenere di esserne "fuori", immune dalla paura e dal troppo coinvolgimento: con la forza della volontà e con la determinazione?

No, non saranno sufficienti...il Dottor Calì ha sviluppato molto bene il concetto dicendo che l'essere umano è programmato in tal senso!
...e allora cosa rimane da fare per "difendersi" dagli attacchi del granchio, della paura del granchio?
Fare gli struzzi? Nemmeno per sogno, come scrive anche Lori!
FARE FINTA DI... che cosa oscena per chi ha appena un monimo di personaltà!

La condivisione aiuta alla grande, sicuramente si, e questa sensazione di positività l'ho vissuta fin dal mio primo intervento sul Blog, ormai cinque mesi fa...
Ora poi, che i vostri volti e i vostri sorrisi si intrecciano con le vostre storie, il mio sentire si è arricchito ancor più e mi farebbe molto male "perdervi"...

E allora?

Tu dici: tanto a sto cancro ci penso continuamente...

E anch'io, come te e forse come tante altre Persone, ci penso continuamente... è come lo slogan della pasta con la B maiuscola che il Dottor Calì portava ad esempio: nessuno se lo scorda!

E' proprio questo che mi chiedevo: quando non si penserà più a "sto cancro"?

Io credo che non avverrà mai... perché nella nostra memoria c'è stampata una sorta di fotocopia a cui ci colleghiamo automaticamente, volenti o nolenti...

La differenza, forse, sta nel come ci si pone leggendo il contenuto stampato sulla fotocopia...

:-)



#229
Utente 101XXX
Utente 101XXX

Dottor Catania,

sono Rosella...

...la mia liberatoria gliel'ho concessa automaticamente con il silenzio assenso , come Lei aveva chiesto....
Quindi se è per me che si fa problemi di tagli immagine, non si preoccupi e vada avanti senza preoccupazioni!

Grazie per averci pensato...

:-)

#230
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Inserite altre 20 foto dell'evento

http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm

[purtroppo la nostra Caterina fotografa ha tenuto alto alto il criterio della discrezione sulle "ex-pazienti", come per esempio i primi piani. E' abitudine dell'associazione non riprendere mai i primi piani delle ex-pazienti, salvo che negli incontri in cui si lavora specificamente sulle immagini del volto previa rigorosissima autorizzazione preventiva.

La colpa è mia che avrei dovuto avvertirla che stavolta si trattava di una manifestazione ben diversa da altre, ma non mi è venuto in mente. In futuro me ne ricorderò bene.
Altro inconveniente è che per non disturbare sono state fatte le foto dalla porta anteriore della saletta e pertanto è rimasto "oscurato" il lato destro della saletta antistante alla porta posteriore. Cercherò comunque di recuperarne delle altre foto.]

#231
Utente 258XXX
Utente 258XXX

131. Dr. Gianluca Calì il 21/11/2013 ha scritto:
Sono parecchio frustrato.

@staffmedicitalia: sono Antonia e sono parecchio frustrata perché cliccando sul "Filtro" i 230 commenti non mi compaiono (clicco veloce, doppio clic, clicco permuto a lungo, mancano gli iniziali dal 01 al 130 e dal 221 ai 230)
Aspetto aiuto.
Un caro saluto a TUTTE/I

#232
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Francesca,
sono Samantha
ciao!!! e grazie per il tuo saluto!
anche se non intervengo, vi leggo abitualmente e approfitto di questo piccolo post per salutare affettuosamente tutti
e, tanto per copiare le mia amica Rosella, vi mando anch'io il mio sorriso :-)

#233
Utente 275XXX
Utente 275XXX

@ dott Schiroli, anzi Chiara, quello che ti hanno detto al centro oncologico di Treviglio, negandoti il tirocinio,mi sembra una CAVOLATA immensa, prima di tutto perchè caso mai, non un non vedente ma un altro malato di cancro ti fa rivivere quello che hai vissuto , ma questo non è da considerarsi in negativo.Quando sono stata in psichiatria al colloquio, quanto avrei voluto davanti a me l'amica incontrata in oncologia serena e positiva, nonostante tutto, piuttosto che la dottoressa - signorina SO TUTTO IO , e invece non sai NIENTE!
questo credo che sia schoccante ( si scrive così?), avere davanti una persona che fa finta di essere empatica e invece non lo è , o semplicemente non la senti come tale.

Buona notte.

Francesca

#234
Utente 258XXX
Utente 258XXX

Francesca mi ha fatto ricordare quanto è accaduto con una mia collega la quale nella fase della diagnosi della malattia mi ha cercato mentre, purtroppo dopo essere stata sottoposta anche lei a mastectomia, al rientro al lavoro sparita dalla circolazione (sapevo che era già rientrata da un mese) Mi confidò poi, chiedendomi scusa (ma non c'era assolutamente nulla da scusare), che VOLUTAMENTE mi aveva evitata perché vedendomi le ricordavo l'esperienza vissuta e non era in grado di affrontarmi. Anch'io mi scopro ad avere una reazione ambivalente istintiva di vicinanza/rifiuto. MA A PREVALERE E' IL SENTIMENTO DI VICINANZA.
Antonia

#235
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

State tranquille se ci sono problemi tecnici per la visualizzazione di tutti i commenti. Lo staff sta provvedendo a ripristinare la funzionalità di prima.

Stasera ho parlato a lungo con Miche Mantovan, che vi saluta tutte e poiché ha avuto qualche sollecitazione a pubblicare il suo libro TUMORROW mi ha pregato di dirvi non intende farlo ma che ben volentieri lo invierebbe a voi RFS via mail. E' sufficiente farne richiesta a Lei direttamente sulla sua mail del Corriere

mmantovan@rcs.it

Io l'ho letto. E' lo specchio di quanto vi ha trasmesso con stile tagliente ed efficace.

#236
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Ovviamente MICHELA MANTOVAN (Corriere della Sera) e non Miche Mantovan

#237
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Antonia è esattamente così! Alle volte non ci rendiamo conto che possiamo essere d'imbarazzo per chi non ha un buon rapporto con l'ammalarsi in genere. L'altra amica che ho perso per strada ( e spero di no) in effetti credo di aver capito che, telefonandomi, non aveva argomenti semplici spontanei come se niente fosse, non riusciva a parlare del più e del meno con un'ammalata di cancro. Le sembrava doveroso chiedermi notizie anche se io non racconto mai i particolari mi limito a dire " mi sto curando e sto bene". Come vedi siamo noi PARTICOLARI o lo sono gli altri. E vabbè perdoniamoli dai, tanto non cambia niente.

#238
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Scusate sono Lori, un saluto a tutte anche da parte di Mirka. Ciao Samantha.

#239
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Dottor Catania,

buongiorno, sono Rosella...

potrebbe per cortesia portare un mio personale messaggio a Michela?

Mi sono chiesta il motivo per cui i suoi pensieri vengano tradotti da Lei su questo Blog e non sia lei stessa ad esprimerli direttamente, come ha fatto per esempio molto piacevolmente all'incontro di Milano... c'è un motivo particolare per cui Lei le fa da tramite?

Grazie! :-)

#240
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Semplicemente perché non è iscritta Medicitalia e quindi è nell'impossibilità di farlo. Non è mia intenzione tradurre il pensiero di alcuno. >>mi ha pregato di dirvi non intende farlo ma che ben volentieri lo invierebbe a voi RFS via mail>> faceva parte di una chiacchierata privata e mi sembrava carino riportarlo qui.

#241
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Dottore,
la mia "curiosita'" in effetti celava un invito a Michela a partecipare direttamente in prima persona...non sapevo non fosse iscritta a Medicitalia, ma nel caso lo desiderasse, potrebbe farlo e noi tutte ne saremmo liete...

Rosella

#242
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Michela Mantovan ha scelto di non seguire le orme di tante giornaliste pazienti che ne fanno una nuova professione di "tumorate". Questa la prima ragione per la quale ha deciso di non pubblicare "tumorrow" e giovedì scorso vi ha detto "l'ho scritto per me stessa, ogni tanto me lo rileggo e mi commuovo".

Cioè un fatto del tutto privato e avere deciso di condividerlo con voi l'ho interpretato come un gesto di grande intimità e condivisione. Io l'avevo letto in quanto "suo chirurgo" e quindi destinatario di una sfera molto ristretta e privata.

#243
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Dottore,

proprio per i motivi che Lei illustra, fra cui le scelte coraggiose che Michela ha posto in essere nella sua vita, io personalmente ritengo che sia a tutti gli effetti una RFS e in qualita' di RFS mi piacerebbe poter dialogare con lei sul Blog, del piu' e del meno.

Questa opportunita' non mi condurrebbe a "catalogarla" in alcun modo quale giornalista "tumorata", bensi' sentirei la sua vicinanza come Donna, esattamente come l'ho sentita nel corso del nostro incontro a Milano.

Diciamo che sarebbe una grande opportunita' per tutte noi e, forse, anche per lei...

Ma questo rimane ovviamente un mio pensero...

Grazie per avermi risposto!

Rosella

#244
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Ciò non vuole dire che non possa iscriversi : lo deciderà Lei, ma non farò certo io alcun tipo di pressione. Diversa ad esempio la situazione di Daniela Condorelli (Repubblica-Espresso), che mi ha chiesto di sua iniziativa "come faccio a leggere i commenti delle RFS ? E come faccio a partecipare ?"
Ho allegato i link , ma niente pressioni da parte mia ovviamente.

#245
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Lei e' molto corretto, come sempre, Dottore!

Felice sabato notte, sogni belli!

#246
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Faccio pubblicamente una scommessa (l'ho fatta anche con Michela) che alla fine "Tumorrow" sarà il libro più letto di una ex-paziente
proprio............ perché mai pubblicato !

#247
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Ma sa che questo "dubbio" e' venuto anche a me?
Andare in qualche modo contro corrente, porta a volte a risultati inattesi!

Cosa c'e' in palio per la sua scommessa?

#248
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

La soddisfazione per aver vinto una scommessa non deriva mai da cosa si può mettere in palio, tant'è che quelle più gratificanti hanno in palio valori simbolici.

Approfitto di questo post e poiché nell'altro blog qualcuno richiede di dare "un volto ai nomi" per svelare che Rosa in realtà aveva partecipato con me ad una trasmissione televisiva su Rai 3 con Anna La Rosa nel 2005
http://www.senosalvo.com/intervento_quadrantectomia.htm

La riconoscerete immediatamente (e per quelli che non c'erano è la più giovane). Farò arrossire Rosa che è sempre molto riservata.

#249
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Dottore, ovviamente condivido il suo pensiero riguardo al valore che assume la voncita di una scommessa.
Ci sono vittorie che non si quantificano se non con le emozioni!

Per la notizia di Rosa, ricordo che a Milano ci era stato raccontatato della sua partecipazione alla trasmissione e qualcuna delle Ragazze ne aveva anche fatto la descrizione stupendosi di quanto fosse intimidita! Cosa che lei stessa ha ammesso sorridendo!

Grazie per il link...

#250
Utente 275XXX
Utente 275XXX

>Io l'avevo letto in quanto "suo chirurgo" e quindi destinatario di una sfera molto ristretta e privata.

dott. Salvo, proprio stasera ho inviato una e mail a Michela per richiedere il libro, l'ho ringraziata perchè il suo intervento mi ha fatto capire alcune cose, in relazione al rapporto che si è instaurato tra me e il mio chirurgo.

riporto quello che più o meno ho scritto a Michela.
quando avete parlato dell'operazione di Michela, lei poi ha raccontato in modo delicatissimo quel momento in cui la donna guarda l'orologio, al risveglio, e tocca il seno ( cosa che a me non è capitata, personalmente), poi Michela dice che il suo diario così intimo l'ha fatto leggere al suo chirurgo, io ci penso e ci ripenso e capisco perchè amo così tanto il mio chirurgo e perchè gli ho scritto una lettera così intensa che lui stesso nel ringraziarmi mi ha detto che l'ha sconvolto.
io penso che se davanti avessi il chirurgo che mi ha operato perchè sono rimasta sotto un tir, e che dopo avermi messo a posto le costole e ricucito le budella, mi avesse salvato la vita, non proverei la stessa cosa che provo per il mio chirurgo.

buona notte.
Francesca

#251
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Ho chiesto a Michela di poter leggere il suo TOMORROW perché nel suo racconto alla riunione di Attivecomeprima ho apprezzato il suo coraggio e la sua serenità per un'esperienza molto simile alla mia.
Pensate, conoscere la durata dell'intervento ci ha reso consapevoli di come era andato. Ricordo esattamente quello che ho provato e non l'ho rimosso facilmente. Ora tutto sembra normale routine ma tutte sappiamo quanto coraggio e determinazione ci vuole per essere come Michela. Ho ascoltato il suo intervento in parte per via del tempo e colgo l'occasione ora per esprimerle la mia ammirazione e ringraziarla di aver condiviso con noi i suoi pensieri. Lori

#252
Utente 326XXX
Utente 326XXX

Ma a chi è venuta questa pazza (:-))))) idea delle Ragazze Fuori di Seno, che ,preciso, mi piace molto ?

#253
Utente 258XXX
Utente 258XXX

PRESENTI all’incontro 21/11/2013 a MILANO
Le Native RFS:
Francesca
Elisa, con Max
Chiara, con amica Elisa
Rosa
Laura 1, con sorella Maria Paola
Antonella
Lori, con amica Mirka
Rosella, con amica Samantha
Dr.ssa Chiara Lestuzzi
RSF aggiunta:
Dr.ssa Chiara Schiroli

I Nativi RFSENNO:
Dr. Catania (super)
Dr. Bellizzi
Dr. Calì

mi sono persa qualcuna/o ?

Anch'io chiederò a Michela di inviarmi il suo diario personale TOMORROW ringraziandola fin d'ora per aver dato la possibilità di conoscerla anche a chi, come me, è rimasta confinata nel virtuale. E' un gradito regalo di cui le sono fin d'ora riconoscente.

Antonia

#254
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Grazie mille Antonia e non dubitavo che Lei avesse registrato tutto anche se non presente a Milano. All'elenco (prenda nota ^___^ così tiene Lei tutti gli "atti dell'incontro") andrebbero aggiunti di Medicitalia la dr.ssa Chiara Lestuzzi e Lorenzo Cecchini, staff Medicitalia.

Michela Mantovan ha espresso più volte che è ben felice di inviare il suo Tumorrow a tutte le RFS (possono chiederlo anche le nuove). Vi pregherei di prendere appunti , si fa per dire, anche in senso critico. Ripeto che Michela ha scritto il libro "per me stessa" e quindi non intende pubblicarlo, ma io sono certo che se ritenuto "utile per le compagne di avventura" potremmo ritentare di farle cambiare idea. A voi quindi chiedo un esperimento inedito : fare una breve recensione di un libro mai pubblicato. Poi mi impegnerò io , se Michela tornasse sui suoi passi, ad inserirle nel libro alla sua pubblicazione.

#255
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Con calma farei il punto sulla GEOLOCALIZZAZIONE (almeno per regione) di tutte le RFS, incluse Lucia e Antonietta ultime arrivate.

#256
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Antonia bravissima, io metterei anche le due giornaliste Michela Mantovan e Daniela Condorelli simpaticissime partecipanti all'incontro.
Dott. Catania, ho risposto in privato a Michela per il suo diario che ha voluto gentilmente metterci a disposizione, mi piacerebbe che lo pubblicasse su un blog tutto suo dove noi potremmo intervenire e dialogare con lei perché veramente è da considerarsi Speciale, anzi una RFS Speciale! Cerchi di convincerla, intanto noi prepariamo le nostre recensioni.
Qualcuno può rispondere all'utente 326949 del post 242 ?
LORI

#258
Utente 101XXX
Utente 101XXX


Grazie, Paola!

E felice fine settimana anche a te!

Rosella :-)

#259
Utente 258XXX
Utente 258XXX

@PAOLA: grazie per il libretto!


Qualcuno può rispondere all'utente 326949 del post 242 ?
LORI

Ecco la genesi, collegato all' "a staccato fanculo":

dal forum "Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno".

post 414 Francesca racconta di aver mandato a FANCULO... trascrivo:

414. Utente 275329 il 30/04/2013 ha scritto:
Effettivamente ora che mi sono tolta le cuffiette sento un fischio nell' orecchia destra dove si parla bene di te. e' bello sentirvi e mi sento fortunata oggi ancor di piu' ; ho toccato con mano quello che diceil dott Salvo . c' era una ragazza come me in terapia , proviene da un paese lontano ed ha lasciato marito e figli e' qui con la mamma. e domani prendera' un treno per andare a lavorare. Eppure com' e' forte questa ragazza e sorridente. non un piccolo scarafaggio impaurito come me.
sara' ora di smettere di fare la larva e di stressare gli infermieri dell' oncologia che sono molti carin. allora oggi ho deciso di fare una lista delle cose che voglio fare dopo:

1. se arrivero' ad operazione giuro che in sala operatoria mandero' a FANCULO il mio male davanti a tutti.
2. rifacinento dell'intero guardaroba voglio essere elegante come era mia mamma ( lei mi diceva che ero un po' cendroba)
3. compera di anello a cui mio marito non ha ancora provveduto per mancanza di tempo. ma meglio cosi' lo scelgo io del valore minimo di2000 euro . a FANCULO anche i risparmi
4 . viaggio su aereo minimo di 12 ore cosi' supero la mia paura di volare.
5. ritorno in Turchia per fare giro in mongolfiera sulla Cappadocia che non ho fatto sempre per colpa delle vertigini
6. Sempre in Turchia ritorno nela terrazza del ristorante di piazza Sultanahmet ad aspettare al tramonto le luci della moschea blu che si accendono e il canto dell' Imam . La preghiera .
7. ritorno a Marrakesh e qui mio marito mi manda sola.... in piazz Jema el Fna in mezzo al caos piu' totale ad aspettare il momento magico quando tutto si fa silenzio perche di nuovo e' il momento della preghiera
8. ultimo ma primo non perdere piu' un momento con i miei figli ne' un sorriso , ne' una lacrima.

E tu Elisa hai pensato alla tua lista? due punti li abbiamo in comune : l' incontro a Milano e spero dopo una gita con tutti noi destinazione che sceglieremo a novembre.

anch' io ho voglia di sentire Rosa , Yaya , Marzia e Catia.

Francesca.

415. Utente non più iscritto il 30/04/2013 ha scritto:
Francesca,
sei imbattibile ! A me volevano togliere un seno perchè non erano in grado di curami per una mastite periduttale. Ora quasi mi vergogno ad entrare in questa discussione, ma come si fa a resistere al cospetto del "pifferaio" Francesca che nonostante tutto riesce a strapparmi sempre un sorriso e qualche volta a ridere a crepapelle. >>A staccato FANCULO>> poi è così' liberatorio e contagioso che non potevo non intervenire.
Vai avanti così Francesca !!
A proposito volevo chiederti : ma sei così anche nella vita reale o Internet ti ha liberato di tutti i freni inibitori ? Ti invidio sai ? Non dimentico certo che oggi hai fatto la chemioterapia !

Un grandissimo abbraccio.

Simona
416. Utente 258701 il 30/04/2013 ha scritto:
He si,proprio ...... "un piccolo scarafaggio impaurito" la nostra Francesca!!!!!!!!!!!:):))))
Antonia

417. Utente 295944 il 30/04/2013 ha scritto:
ciao a tutte oggi è stata proprio una giornanta bruttissima ... mentre tu Francesca facevi la chemio io ero di nuovo sotto i ferri, tra l'altro in un ospedale lontano che non conoscevo, per mettere il PORTER, quella specie di scatoletta che ti mettono sottopelle nel petto per farti da li la terapia senza doverti bucare le braccia tutte le volte perchè io ho le vene piccoline e poi avendo fatto lo svuotamento ho solo un braccio a disposizione ... insomma dagli esami preoperatori hano visto che ho i globuli bianche bassi e la dottoressa che c'era li mi ha detto che forse devo fare le punture per alzarli... ma come mi mancano ancora dicei giorni alla prossima chemio non è che si rialzano senza punture? Boh! domani chiamerò la mia oncologa per chiedere a lei cosa fare... in più c'era un opuscolo in sala d'attesa che ancora sottolineava come è pericoloso avere HER come me... ma a me l'oncologa e la dott che c'è sempre con lei hanno detto di no, anzi... insomma ho passato il viaggio di ritorno a piangere tutto il tempo ... poi a casa ho letto il forum... io di solito son sempre positiva ma oggi ci volevi tu Francesca per un sorriso... e poi scrivo nei prox giorni la mia lista...
baci
elisa

418. Utente 275329 il 30/04/2013 ha scritto:
Cara Elisa sono contenta di averti tirato. un po' su il morale.
e' vero me ttere il port e' come rifare un intervento ma e' molto piu' comodo con due bambini e se non sbaglio con il port puoi fare una doccia come si deve. io con cvc devo fare molta attenzione . Per lr punture la mia oncologa me le prescrive ogni volta che faccio la chemio e sono una vera bomba nel senso che non ti senti cosi' stanca.
per l' her positivo penso che abbiano ragione le tue oncologhe perche' la mia dott quando ha detto a me anche l' her negativo non mi e' sembrato una buona cosa e anche nel mio consulto con Salvo all' inizio delle nostre chiaccherate lui diceva che triplo negativ se non ho capito male significa che le armi dell' oncologo sono limitate. ma qui penso che ti possa rassicurare ulteriormente lui.

simona io non sono cosi' nella vita o meglio con i piu' intimi che pero' conoscono molto bene anche il mio negativo( paranoie, fisse, ansie ecc...) e in classe con i miei alunni e con Tommaso , insieme abbiamo fatto parecchie pazzie che i nonni non sapranno mai. qui mi sento nuda ma siccome nessuno mi vede non mi vergogno ad esserlo e sono convinta che a novembre nessuno mi riconoscera' nelle parole che scrivo ora.
tu di dove sei?
francesca



419. Dr. Salvo Catania il 01/05/2013 ha scritto:
Elisa,
come avevo spiegato a Laura 1, parleremo diffusamente dell'Her, ma intanto accontentiamoci della metafora del "bicchiere mezzo pieno"
per tranquillizzare tutte.

1) Francesca può essere contenta di averlo negativo perchè quando è positivo va considerato come fattore prognostico sfavorevole (aspetti Elisa a spaventarsi !!)= bicchiere mezzo pieno !
2) Elisa può essere contenta di avercelo positivo perchè ci mette a disposizione una ulteriore arma, in senso di terapia, di ultima generazione = bicchiere mezzo pieno!


420. Dr. Salvo Catania il 01/05/2013 ha scritto:
“A staccato FANCULO”, cara Francesca è veramente fantastico, considerato anche che il suo rosario di “a staccato FANCULO” l’ha sgranato [sgranare= fig.di recitare il rosario)] uscendo dal “luogo della chemioterapia” !
Bel colpo ! Poi la sua “lista della spesa”, [temo che la porterà al divorzio] è veramente esilarante ! Conosco Marrakesh [ or Marrakech : scalo obbligato nelle mie maratone nel deserto] ed ho riso ancora di più !

Peccato che non l’abbia scritto prima ! Perché ho appena rinnovato il dominio di un mio sito (non ancora in rete)

www.ragazzefuoridiseno.it

dove ho intenzione di raccontare tutte le storie delle ragazze “fuori di senno” come Lei, che mi hanno insegnato tantissimo anche come oncologo. Potrebbe essere un argomento di discussione a Milano.
Si tratta di persone che nonostante malattie a prognosi molto severa (diverse conosciute in fase metastatica) hanno vissuto a lungo come la sua mamma dopo avere realizzato tutti i sogni ed aspirazioni della loro vita.
Racconto queste storie in tutti i Master per oncologi e mi toccherà aggiungere anche le “storie virtuali” in cui mi sto imbattendo qui.

Purtroppo ho confermato il dominio del sito, ma la tentazione di comprare ora anche

www.astaccatofanculo.it

è molto forte.

Antonia

#260
Psicologo
Psicologo

Ho letto con gioia l'origine dell'a staccato fanculo, ero proprio curiosa. E ora ne ho anche compreso la valenza che ha per tutte voi. A che punto è la lista della spesa di Francesca? Chiara

#261
Utente 137XXX
Utente 137XXX

<E MENO MALE CHE C'E ANTONIA >... sei grande! Ti ringrazio perché alle volte dimentichiamo le belle frasi che ognuna di noi sa esprimere e anche le stupidaggini che diciamo per mantenerci allegre. Ciao Antonia, un abbraccio Lori

#262
Utente 101XXX
Utente 101XXX

Antonia, ciao!

Sono Rosella...
Mi sa che ho inserito un mio commento nel blog "non pertinente", ieri sera... con tutti questi spazi su cu intervenire si inizia a fare una leggera confusione... o capita solo a me? :-)

Faccio copia-incolla...


GRANDE, la nostra memoria storica organizzatissima!!!

GRAZIE per la ricerca a ritroso... leggendo abbiamo compreso di più, e sicuramente meglio, gli esordi dell'Affanstaccatoculismo ed anche delle Lista della spesa!
Francesca è stata da sempre sorprendendente e continua ad esserlo! :-)
Lori, hai visto che lavorone ha fatto la nostra Antonia?

Io, Simona, non ho mai avuto il piacere di leggerla in diretta...solo in differita...mi spiace dire di non avere notizie in merito!
Spero davvero tanto che la sua assenza sia dovuta ad un periodo per lei stupendo, magari di vacanza in chissà quale luogo lontano da qui!

Felice giornata di addobbi anche a te, dunque, Antonia!


Sogni belli! :-)

#263
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Francesca, che effetto ti fa rileggere le tue parole che Antonia ha ricopiato per noi? Sei diventata famosa per il tuo e nostro ASF ma soprattutto per come ti sei comportata in quell'occasione, per l'immagine bellissima che ci hai trasmesso e da lì è partito tutto l'affetto e la stima che ti portiamo. Fa piacere ricordare il percorso che abbiamo fatto, non credi? Datti da fare a scrivere il tuo diario per noi.
Ciao carissima. Lori

#264
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Poco tempo, sempre poco tempo.
3000 cose vorrei dirvi, ma "Il tempo fugge e non s'arresta un'ora"
Era così!
Bello rileggere l'origine del ASF , che stranamente ho lanciato io, c'è qualcosa che mi ribolle in pentola da tanto tanto tempo ed è qua che è venuto fuori, che si è scoperchiato un vaso di Pandora, grazie a voi che mi avete accolto e amato come sono dentro.
Antonia sei TROPPO, TROPPO GRANDE!

Cara Chiara (ti do del tu, mi viene molto facile con grande rispetto della tua professione, anzi posso dare del tu a tutti i dottori che ho conosciuto a Milano? con il rispetto dovuto alla professione , ma li ho sentiti più amici che dottori, in più mi sembra che problemi di età anagrafica non ce ne siano, vero?)

comunque la mia lista è appena all'inizio,
ho mandato ASF il mio male in sala operatoria e gli ho anche detto di non tornare mai più! ero più emozionata per questo che per l'operazione in se stessa, quelli che erano lì, ricordo l'anestesista e gli infermieri, il mio chirurgo in quel momento non c'era, forse stava mandando ASF il suo mal di schiena, non hanno proferito parola, non so perchè, si vede che sono abituati alle trentenni pazze che mandano a fanculo il loro male o forse han detto "Meglio star zitti, altrimenti ci manda a quel paese anche noi"

Per ora mi sto "limitando" ad un rinnovo guardaroba senza fine, con calde lacrime del mio portafogli,
e vabbè si vive una sola volta nella vita...
non ho ancora comprato l'anello ricordo per la nascita di Giovanni, ma sto dando un'occhiata alle vetrine, non credo che lo comprerò , aspetterò pazientemente che me lo regali mio marito. è più bello così !
ogni giorno aggiungo qualche sogno, qualche desiderio, alcuni li soddisfo subito.
per esempio ho sempre pensato che mi piacerebbe condividere con i miei figli la passione per il cinema e il teatro e così sono già tre domeniche che porto Tommi a teatro, oggi c'era "Il gioco del lupo", simao stati bene e io mi sono divertita tanto quanto lui, non è da tutti gli adulti ridere così...

ora, se riesco passo nell'altro blog , a raccontare un'avventura che mi è successa in aereo proprio andando a Barcellona, ( Rosella e Antonia me l'hanno fatta ricordare) a proposito di paura della paura).

Fate tutti bellissimi sogni.

Francesca

#265
Utente 258XXX
Utente 258XXX

Ciao a TUTTE/I,
ho appena finito di leggere il diario di Michela Mantovan, me l'ha spedito oggi dicendomi che le piace il Pandoro.

Nella richiesta terminavo facendole gli auguri per le festività augurandole di trascorrerle serenamente con un pizzico di sana pazzia come lo zucchero che si mette sul pandoro e lo rede più buono.

Alcune parti potrebbero essere pagine fotocopia di un mio diario se avessi il dono di saper scrivere.

Io non comprendo l'essere ateo, ma lo rispetto.

GRAZIE MICHELA!

ed ecco la mia recensione:
Spiazzante, ironico, commovente, diversamente emozionante.

Ora passo al "nostro" blog a leggere di Francesca e delle altre RFS

Buona notte!

Antonia

#267
Psicologo
Psicologo

Grazie Francesca. Certo che mi puoi dare del tu, lo faccio anch'io ed è venuto spontaneamente. E' bello leggere i vostri percorsi, le vostre emozioni, e alla fine anch'io vi ho raccontato qualcosa di me e di mia mamma, è venuto naturale alla fine. Continuo a dire che vorrei entrare a curiosare nell'altro vostro blog, magari in punta di piedi, per non disturbare, ma ancora non l'ho fatto! Mi sembra di iniziare a conoscervi sempre di più ogni giorno. Chiara

#268
Utente 309XXX
Utente 309XXX

Sono Lucia (ora ce n'è una nuova che saluto) e rispondo ad Antonia che si meraviglia del fatto che alcune RFS della prima ora siano sparite nel nulla.
Non è così e credo che quanto sia capitato a me possa valere anche per altre.
Purtroppo o per fortuna queste due discussioni hanno avuto uno sviluppo pazzesco e se qualcuna di noi per varie ragioni si assenta dalla discussione, poi è estremamente difficile rientrarvi soprattutto se si ha un carattere riservato.
Ma stai tranquilla Antonia perchè quando è possibile vi seguiamo con attenzione e ci fa un gran bene NON STACCARE mai la spina.

#269
Utente 258XXX
Utente 258XXX

@Dr.ssa Schiroli le sbirciatine vanno bene, ma per quanto mi riguarda La invito UFFICIALMENTE!

@LUCIA che piacere ritrovarti, grazie per aver di nuovo fatto sentire la tua voce virtuale. Però volevo dirti che se anche ti sei persa alcune puntate di "BIUTIFULL" non trattenerti se ti va di dare anche solo una voce su quello che è in "discussione" o si è ripresentato come argomento, poi per la riservatezza se non vuoi ritrovarti in chiaro sul blog c'è sempre la possibilità della messaggistica privata. Ricordati il 2^ incontro RFS a Milano 2014.
Dai, comunque dacci una voce ogni tanto. Per gli AUGURI DI NATALE?
Un caro saluto.
Antonia

#270
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Carissima Lucia ( o dovrei dire Lucia1 ?) sono contenta di sentirti, anzi di leggerti e non avevo dubbi che tutte le altre ci leggono come te(siamo noi le chiaccherone) comunque fa piacere ogni tanto il vostro intervento anche per sapere che tutto va bene.
Chissà che ci si possa conoscere in futuro, avrai letto del nostro primo incontro a Milano e ti garantisco che la gioia di trovarci nel reale supera di gran lunga i nostri dialoghi virtuali e ha rafforzato in noi questo legame affettuoso di tutte le RFS anche per chi non c'era, è per questo che ora vi vogliamo con noi.
Ti ringrazio del pensiero e ti abbraccio LORI


#271
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Finito di leggere il diario di Michela, come gli ho scritto nell'e mail che spero leggerà, è stato uno dei regali più belli che ho ricevuto, l'unico libro che avrei voluto leggere nella poltroncina mentre ero in seduta di chemio, un libro che avrei voluto leggere tutto d'un fiato.
ho colto alcune cose comuni con me, anche alcuni pensieri e alcune cose che mi hanno fatto ridere e che io non avrei mai fatto tipo quella dei funghi, ma chissà se l'avessi letto in sede di chemio avrei preso esempio e fatto mia un pò di quella "leggerezza", che ora sento di avere anch'io.
Grazie Michela, grazie Salvo che ci hai fatto incontrare

Francesca

#272
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Mi scritto Michela Mantovan dal Corriere ( e quindi non solo leggerà la sua mail ma penso proprio che Le risponderà) immediatamente dopo che io le avevo inoltrato il suo commento

[nessun problema di privacy perché il suo indirizzo mail ormai lo conoscete tutti]
________________________________________________________
Da: MMantovan@rcs.it
A: "salvo.catania@libero.it"<salvo.catania@libero.it>
Data: 03/01/2014 15:43

Grazie dottore. Per me è molto commovente


Da: salvo.catania@libero.it [mailto:salvo.catania@libero.it]
Inviato: venerdì 3 gennaio 2014 15:29
A: Mantovan Michela
Oggetto: I: MEDICITALIA.it | Nuovo commento aggiunto nel blog


inoltro


----Messaggio originale----
Da: staff@medicitalia.it
Data: 03/01/2014 15.07
A: <salvo.catania@libero.it>
Ogg: MEDICITALIA.it | Nuovo commento aggiunto nel blog

E' stato aggiunto un commento nel blog Quando il virtuale si confronta con il reale:
Finito di leggere il diario di Michela, come gli ho scritto nell''e mail che spero leggerà, è stato uno dei regali più belli che ho ricevuto, l''unico libro che avrei voluto leggere nella poltroncina mentre ero in seduta di chemio, un libro che avrei voluto leggere tutto d''un fiato. ho colto alcune cose comuni con me, anche alcuni pensieri e alcune cose che mi hanno fatto ridere e che io non avrei mai fatto tipo quella dei funghi, ma chissà se l''avessi letto in sede di chemio avrei preso esempio e fatto mia un pò di quella "leggerezza", che ora sento di avere anch''io. Grazie Michela, grazie Salvo che ci hai fatto incontrare Francesca

#273
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Ovviamente "Mi HA scritto Michela Mantovan dal Corriere...."

#274
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Francesca riscriva la sua mail all'indirizzo mail del Corriere, che anche Lei dovrebbe avere. Non c'è traccia della sua mail ( a chi l'ha indirizzata ?)
-------------------------------------------------------------------


Oggetto: Nessun messaggio
Da: MMantovan@rcs.it
A: "'salvo.catania@libero.it'"<salvo.catania@libero.it>
Data: 04/01/2014 01:05

Però io non ho ricevuto email da Francesca e vorrei scriverle e non ho l'indirizzo. Che faccio? E come?















#275
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Chissà a chi l'ho spedita!!! o forse l'ha cestinata perchè mi ha scambiata per una nota scrittrice che magari a lei non piace...
scherzo. ora ci riprovo.

un caro saluto,
Francesca

#276
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Si sarà senz'altro gelosa (^___^) , Quando però le invierà la mail non dimentichi di raccontarle di quando HA RASATO TUTTA LA SUA FAMIGLIA, bambini compresi.

#277
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Ricevo oggi una mail da parte di Francesca Balena (indirizzata a numerosi medici , in gran parte dell’Istituto Oncologico Europeo) , che convive con il cancro da 25 anni e membro del Consiglio Direttivo di Europa Donna, l'invito a partecipare ad un nuovo forum sul TUMORE AL SENO METASTATICO.

L’iniziativa non è isolata e risponde ad una richiesta di “mercato” molto sentita.

Uno studio del Cork University Hospital apparso su Breast ha mostrato come negli ultimi cinque anni le discussioni online sull’argomento “tumore” siano aumentate in modo esponenziale e che il “cancro al seno” è il tipo di neoplasia più cercata sul web.

Questa iniziativa è già molto supportata mediaticamente (vedi Repubblica )

http://la.repubblica.it/saluteseno/news/nasce-un-blog-per-parlare-di-cancro-al-seno-metastatico/3119/

Vedremo quale sarà il destino del blog.
Io ho idee diverse perchè credo di più nelle “aggregazioni spontanee”
Il nostro blog più frequentato è nato casualmente su una utenza cresciuta a partire dai consulti.
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Eppure in un anno ha avuto oltre 300.000 visite con oltre 2300 commenti.

#278
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

PUBBLICATO SU REPUBBLICA oggi articolo sulle Ragazze Fuori di Seno dal titolo UNA RETE SALVASENO.

Dopo l'articolo del Corriere della Sera del
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/articolo_corriere_della_sera.htm del 22 febbraio 2014

Possiamo ritenerci soddisfatti perché in realtà

1) L'articolo era stato commissionato per rilanciare il blog di Repubblica Saluteseno.it e rilanciare la giornata del 17 giugno che festeggia il ventesimo anniversario di Europa Donna.

2) Si tratta quindi di una "citazione a latere", ma ne siamo venuti bene perché (io guardo sempre i fatti) la parte che ci riguarda dal titolo AMICI GIORNO E NOTTE è di 50 righe, mentre la parte che tratta del blog di casa è di 26 righe . Europa Donna 36 righe.

3) A giorni pubblicherò sul mio sito nella sezione www.ragazzefuoridiseno.it l'articolo scannerizzato e tutte le vostre testimonianze che si riferiscono alla preparazione dell'articolo.

Intanto vi allego qui il testo in cui si parla di noi

>>Amici giorno e notte
Cosa trovate in rete ? La domanda l'ha rilanciata l'oncologo chirurgo e senologo Salvo Catania, alle donne del gruppo Ragazzefuoridiseno.it , di cui è anima e facilitatore: una figura che riporta equilibrio quando la discussione amplifica le ansie o esce dal seminato seguendo gli abbagli dei ciarlatani ( http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm ).
Il forum ( https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html l-tumore-al-seno ) con 3700 commenti e quasi mezzo milione di visitatori, è un gruppo di Auto-mutuo-aiuto in cui Lori, Chiara, Patrizia, Laura e tante altre si incontrano ad ogni ora del giorno e della notte. Rispondono anche mentre fanno le valigie per andare in Ospedale.
Come Antonietta :>> Cercavo informazione, risposte e condivisione : ho trovato amiche >>. Nadine: >>Ero carica di rabbia e bramosa di sapere come altre donne avevano vissuto il dopo >>. Donatella :<<Leggere le altre ha migliorato la mia capacità di accettare fastidi e limiti imposti dal tumore>>. Patrizia: >> senza il blog mi sentirei sola e confusa>>.
Lisa lo legge a sua madre, prima scettica e ora coinvolta. Rosella ha trovato sicurezza e risposte. Francesca , trentenne emiliana con una mutazione genetica che predispone al tumore, ha trovato di più. Quando ha scritto che le avevano sospeso i controlli perché era in gravidanza, è arrivato l'invito a riprenderli. Così ha scoperto il tumore.
Poi c'è Rosa :>> Ho trovato uno spazio accogliente, libero, intimo, ma anche un attivatore di energia. Oggi che il ritorno della malattia mi fa sentire appannata, come se avessi addosso una coperta inzuppata, non intervengo a lungo, sto alla finestra.
E se un forum potesse prendersi cura anche di una ragazza come lei, abituata ad accudire più che ad essere accudita ? A volte basta una spinta gentile. >>Pensi spesso a cosa staranno facendo le ragazze. E senti l'affetto , l'attenzione : dove sarà Rosa, come starà ?>>

#280
Dr.ssa Angela Pileci
Dr.ssa Angela Pileci

Ormai la realtà dei gruppi ama virtuali non riguarda però solo il tumore al seno, ma grazie alla rete c ' è spazio anche per altre malattie. Tuttavia è emblematico il dato riportato dal dott. Catania sulla ricerca on line.

#281
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

E non solo ! Negli ultimi anni la realtà virtuale si è dimostrata molto efficace nella cura delle fobie perchè aiuta i pazienti a confrontarsi con la situazione tanto temuta senza affrontare rischi reali. Esempio illuminante tra tanti ad esempio..LA PAURA DEL VOLO ! Uno degli approcci che si sono dimostrati più efficaci è quello basato sulla realtà virtuale, che aiuta i pazienti a cimentarsi con una situazione temuta senza correre rischi reali. Esporre gradualmente la persona fobica allo stimolo scatenante è una classica tecnica terapeutica comportamentale, che aiuta il paziente a "familiarizzare" progressivamente con l'oggetto della sua fobia in una situazione immaginaria, aumentando la sua sicurezza gradualmente e la capacità di correre un rischio controllato. Le simulazioni al computer offrono il vantaggio di poter essere gestite facilmente all'interno dello studio del terapeuta e possono avere in tempi molto più rapidi (rispetto alle sedute tradizionali reali) un effetto molto rassicurante per i pazienti.

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