Tosse reflusso gastroesofageo

Tosse e reflusso gastro-esofageo

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Dr. Carmine Capasso Otorinolaringoiatra

L'esperienza giornalieramostra un sensibile incremento della patologia da reflusso gastro-esofageo: molti disturbi acido-correlato, a livello laringeo, venivano etichettati come "globo isterico" e trattati di conseguenza con spasmolitici ed ansiolitici. Molti granulomi cordali posteriori venivano operati in microlaringoscopia numerose volte e puntualmente recidivavano.

Come si presenta la laringite da reflusso?

La tosse frequente, soprattutto quella post-prandiale e quella notturna, venivano classificate come allergiche o "nervose". Attualmente, una corretta anamnesi, una valutazione otorinolaringoiatrica completa (esame nasofibrolaringoscopico) potrà evidenziare una laringite da reflusso gastro-esofageo suddivisa in 4 stadi:

  1. iperemia e tumefazione mucosa interaritenoidea posteriore;
  2. ai sintomi si aggiunge l'iperemia delle corde vocali vere;
  3. oltre ai due precedenti si riscontra anche granuloma cordale posteriore di 1-2 mm di diametro;
  4. tutti i sintomi precedenti pià granuloma interessante l'intera corda vocale con carattere dispneizzante.

Come si cura?

In caso di tosse da reflusso gastroesofageo, la terapia medica consiste nella somministrazione di pantoprazolo da 40 mg/die o 80 mg/die (PPI: proton pump inhibitors) secondo la gravità della patologia, con una durata minima del trattamento di 60 giorni per una media 6 mesi; si assume a a tempo indeterminato, invece, in presenza di esofago di Barrett.

Indispensabile è la valutazione del gastroenterologo nello stadio "c" e "d" o per trattamenti con pantoprazolo superiori ai 60 giorni: i gastroenterologi consigliano una EGDS (esofago-gastro-duodenoscopia) con biopsia dopo i 40 anni e in presenza di recidive della sintomatologia dopo sospensione della terapia.

Può essere utile la UBT (urea breath test), meno utile invece la ph-metria gastroesofagea tradizionale e la check dual probe (due sensori: uno a livello crico-esofageo e l'altro a livello gastro-esofageo), considerata metodica indaginosa e oltremodo scomoda per il paziente.

Tosse da reflusso nei bambini

Anche in ambito pediatrico si è notato un incremento della tosse causata dal reflusso gastroesofageo: l’immaturità dello sfintere gastro-esofageo determina, nei piccoli pazienti, la presenza di facilità al vomito mattutino, dopo qualche colpo di tosse o subito dopo aver mangiato e la presenza di tosse persistente diurna e notturna, soprattutto nelle prime fasi del sonno.

Anche risvegli notturni con accessi di vomito sono acido-correlati: i test allergologici sono negativi e, spesso per l’età dei pazienti, rimangono a lungo negativi, ma l’evidente inefficacia del trattamento antistaminico richiede l’utilizzo degli inibitori di pompa come omeprazolo in primis (10 mg/die sotto i 10 Kg 20mg/die sopra i 10 kg per 30-60 gg).

I gastroenterologi consigliano nei pazienti pediatrici, dove necessita un trattamento prolungato, una pHmetria o eventualmente una EGDS.

Per approfondire:Il reflusso gastroesofageo nei bambini

Fonte:

  • “Studio multicentrico: correlazione clinico-statistica tra dati clinici e rilievi strumentali nel reflusso laringofaringeo: proposta di un nuovo criterio di classificazione del reflusso in ORL” C.A. Leone, F. Mosca – Dipartimento di ORL, Ospedale Monaldi, Napoli – ACTA OTORHINOLAYNGOLOGICA ITALICA 26,264-270, 2006
Data pubblicazione: 19 dicembre 2010 Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2015

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