Esistono dei predittori genetici associati all'ideazione suicidaria?

matteopreve
Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta, Farmacologo

L'ideazione suicidaria che puó emergere nel corso di una terapia antidepressiva rappresenta un problema della risposta terapeutica e puó essere un fattore che complica la risoluzione di un episodio depressivo.

Le basi neurobiologiche per cui alcuni pazienti possano sviluppare ideazione suicidaria ed altri no, non sono ancora note. Appunto la presenza di markers genetici potrebbe permettere, e sicuramente permetterá nel futuro, di stabilire quali pazienti possano essere soggetti ad alto rischio di svilupare ideazione suicidaria sotto trattamento antidepressivo e che, quindi, potrebbero giovarsi di uno stretto monitoraggio o di altri trattamenti farmacologici.

Laje G e coll., (2007) hanno analizzato una coorte di pazienti arruolati nel corso dello studio STAR*D (Sequenced Treatment Alternatives to Relieve Depression), con disturbo depressivo maggiore che erano stati trattati per circa 14 settimane con citalopram. Dalle analisi genetiche sono risultati significativamente associati alla ideazione suicidaria due marcatori genetici situati all'interno dei geni GRIK2 e GRIA3 (geni che codificano per i recettori ionotropici del sistema glutammaergico).

Alcuni studi di farmacogenomica (Perroud N, 2011) hanno provato a stabilire, senza ancora trovare una conferma, alcuni possibili candidati markers genetici (la maggior parte dei quali si riferirebbero a comuni meccanismi di azione antidepressiva) quali: CREB1, BDNF ed il suo recettore NTRK2 (neurotrofismo o nella plasticitá sinaptica), ADRA2A (sistema noradrenergico), GRIA3, GRIK2 e GDA (sistema glutammaergico), IL28RA, FKBP5 (infiammazione ed asse ipotalemo-ipofisi-ghiandole surrenali), PALPLN, APOO, KCNIP4 e ELP3 (altre funzioni cerebrali).

Infine nello studio GENEDEP (Genome-Based Therapeutic Drugs for Depression), i marker genetici che sono risultati piú significativamente associati con l'ideazione suicidaria sono risultati (come polimorfismi di singolo nucleotide): sul cromosoma 9q21.13 (GDA), sul cromosoma 4p15.31 (KCNIP4), sul cromosoma 8p21.1 (ELP3), sul cromosoma Xp22.11 e 11q24.3 (APOO), e sul cromosoma 4q12.

Per concludere possiamo dire che oggi manca ancora la possibilitá di poter identificare con certezza dei markers genetici alla base dell'insorgenza di ideazione suicidaria sotto trattamento antidepressivo.

Rimane fondamentale informare il paziente della possibilitá di tale “effetto collaterale”, ed al tempo stesso é fondamentale che il paziente capisca che, se tale “effetto farmacologicamente indotto” insorge dopo l'inizio di una terapia antidepressiva, deve essere comunicato immediatamente allo psichiatra per poter permettere una rivalutazione della terapia farmacologica effettuata.

 

Bibliografia

  • Laje G, Paddock S, Manji H, Rush AJ, Wilson AF, Charney D, McMahon FJ, Genetic markers of suicidal ideation emerging during citalopram treatment of major depression. Am J Psychiatry. 2007 Oct;164(10):1530-8.
  • Perroud N, Suicidal ideation during antidepressant treatment: do genetic predictors exist? CNS Drugs 2011 Jun 1;25(6):459-71.
  • Perroud N, Uher R, Ng MY, Guipponi M, Hauser J, Henigsberg N, Maier W, Mors O, Gennarelli M, Rietschel M, Souery D, Dernovsek MZ, Stamp AS, Lathrop M, Farmer A, Breen G Aitchinson KJ, Lewis Cm, Craig IW, McGuffin P, Genome-wide association study of increasing suicidal ideation during antidepressant treatment in the GENDEP project. Pharmacogenomics J. 2012 Feb;12(1):68-77.
Data pubblicazione: 19 maggio 2013

Autore

matteopreve
Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta, Farmacologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2004 presso Università di Pisa.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Livorno tesserino n° 3454.

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