Mutabon Mite, superato ed aspecifico?

Introduzione

1995, un importante produttore vinicolo si presenta in studio con un Disturbo da Attacchi di panico caratterizzato da sintomi cardiaci e respiratori ma soprattutto da colon irritabile, dispepsia e vari sintomi gastrointestinali che lo condizionano non poco nei necessari spostamenti legati alla sua attività. Assume Trimipramina, imipramina dall’ “incipit” meno problematico dei serotonergici selettivi più recenti (già tentati) per quanto riguarda la tollerabilità gastrointestinale… risultato poco o nulla. Allora, giovane Psichiatra, chiedo un consulto ad uno specialista molto più anziano ed esperto di me… “ma come, in questi casi (con aria di sufficienza)… Mutabon, anche solo una piccola dose, una o due cp del “Mite”.

Dopo qualche mese, a Maggio, incontro in aereo l’imprenditore, io diretto a New York per l’APA, lui per una serata sui vini italiani al Club Newyorkese, allora di Maccioni, “Le Circle”, rilassato e a suo agio, in cura dal mio collega “del Mutabon” che, garantisce, gli ha permesso una remissione completa. Una sconfitta ed una lezione pratica per me.

 

Indicazioni

Al di là di stati misti depressivi e somatizzazioni varie, l’associazione ormai antica tra Amitriptilina e Perfenazina è il più delle volte decisiva nei disturbi d’ansia ad espressione gastrointestinale, al di là dei vari farmaci a base di sulpiridi e benzodiazepine (con aggiunta poi di serotonergici), l’efficacia è notevole e quasi immediata. Inoltre, normalmente, dopo alcuni mesi di terapia si possono spesso sospendere e riutilizzare praticamente solo “al bisogno” grazie alla rapidità di azione.

 

Conclusioni

A questo punto mi sembra doveroso un ulteriore invito a non detronizzare “tout court” i vecchi farmaci (hanno più effetti secondari ma non di rado possono essere meglio tollerati – ad inizio terapia – e più efficaci delle molecole più recenti, già fin troppo attive a bassissime dosi), abbiamo ormai perso la Lofepramina ma la Nortriptilina è probabilmente ancora l’antidepressivo più incisivo e come triciclico è fra i meno anticolinergici. Per non parlare di Clorimipramina nel panico e nel DOC, Imipramina (ahimé sta scomparendo, sostituibile probabilmente con il quadriciclico Maprotilina) ad alte dosi nella derealizzazione e di Trimipramina nell’insonnia e nel panico, è forse l’antipanico più attivo e, come altri triciclici, più indicato quando prevalgono i sintomi di pseudovertigine. Inoltre, soprattutto in gocce, è utilissimo per quei pazienti con panico che sembrano “non sopportare nulla” ad inizio cura… l’Insidon (Opipramolo) era ancora meglio tollerato in questi casi ma anche lui è ormai “scomparso” dall’Italia (per quanto reperibile in Germania ed altri paesi europei).

 

 

Bibliografia

A meta-analysis of the therapeutic effects of amitriptyline for treating irritable bowel syndrome. Chao GQ, Zhang S. Intern Med. 2013;52(4):419-24

Tianeptine vs amitriptyline for the treatment of irritable bowel syndrome with diarrhea: a multicenter, open-label, non-inferiority, randomized controlled study. Sohn W, Lee OY, Kwon JG, Park KS, Lim YJ, Kim TH, Jung SW, Kim JI. Neurogastroenterol Motil. 2012 Sep;24(9):860-e398.

Irritable bowel syndrome. Don't forget amitriptyline. Leeds JS, Leeds CM, Sanders DS.

Data pubblicazione: 01 luglio 2014

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!