Smettere di fumare con la Psicoterapia Breve Strategica

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Dr.ssa Rossella Campigotto Psicologo, Psicoterapeuta

Molti sono i metodi per smettere di fumare, uno di questi è la Psicoterapia Breve Strategica, attraverso una tecnica definita dialogo strategico.

Lo scopo di tale tecnica è quello di cambiare l'atteggiamento nei confronti del fumo attraverso l'utilizzo dei ragionamenti e delle parole utilizzate dal paziente in seduta. Si evita cioè di far leva sulla volontà del soggetto che risulta essere, si sa, estremamente scarsa in questi casi. Si eleva l'intervento, invece, alla attiva ricerca del piacere supremo del fumare sigarette, seguendo la logica del “se me lo concedo, concentrandomi sulla ricerca della qualità delle sigarette che fumo, posso rinunciare alla quantità!”.

Il metodo della Psicoterapia Breve Strategica per smettere di fumare si basa sull'assunto di Giorgio Nardone per cui “il limite di ogni piacere è solo uno: un piacere più grande!”.

Ne consegue che, se si vuole ridurre il numero di sigarette da fumare, non ci si deve sforzare nel fumarne di meno, ma ci si dovrà concentrare alla ricerca della sigaretta più gustosa del giorno.

Tale prescrizione, consigliata attraverso l'ipnosi senza trance, durante la prima seduta, permette al terapeuta di parlare il linguaggio del paziente e sintonizzarsi per aumentarne la compliance.

Il percorso per smettere di fumare, proposto dalla Psicoterapia Breve Strategica, comprende alcune fasi:

  • la fase di apertura e la prima prescrizione;

  • la fase della correzione degli effetti della prima prescrizione;

  • la fase di consolidamento nel tempo dei risultati raggiunti;

  • la fase di chiusura dell'intervento.

In prima fase, cioè durante la prima seduta, il terapeuta pone alcune domande: fuma da tanto tempo o ha iniziato di recente? Fuma tanto o solo qualche sigaretta occasionalmente?, E' la prima volta che ha deciso di smettere? Questi metodi si basavano sullo sforzo personale o si è fatto aiutare da altri? Ha usato farmaci o è stato da psicologi? Ha seguito il trattamento fino in fondo o ha interrotto prima? La cura ha avuto anche se per poco tempo degli effetti o non ci sono stati risultati?, L'insuccesso è dovuto a lei o al metodo?

Dopo queste prime domande il terapeuta strategico pone la seguente: lei che di piacere se ne intende davvero, se volesse aumentare il gusto delle sigarette si dovrebbe concentrare su quelle più piacevoli oppure suddividere il piacere su un numero elevato di sigarette?.

La risposta la conosciamo tutti bene!

Con questa tecnica si sposta l'attenzione del paziente dal numero delle sigarette fumate al piacere maggiore, cioè dalla quantità alla qualità. La manovra risulta efficace poiché segue la logica di funzionamento del problema che si basa sul piacere.

In seconda fase si chiedono al paziente chiarimenti rispetto ai risultati raggiunti (E' riuscito a trovare le sigarette più gustose? Quali erano le sigarette più gustose? A quante sigarette al giorno è arrivato? Il piacere com'era? La sensazione era più di padronanza o di dipendenza?) e si mantiene la stessa prescrizione per incrementare i risultati.

In terza fase il paziente continuerà a distillare il piacere sempre più per trovare il piacere supremo.

In quarta fase si sottolineano i risultati raggiunti dal paziente e si chiude il ciclo di sedute.

Data pubblicazione: 08 ottobre 2012

5 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

quanto costa una seduta di psicoterapia breve strategica?

#2
Dr.ssa Rossella Campigotto
Dr.ssa Rossella Campigotto

Salve,
il testo unico della tariffa professionale degli psicologi italini indica che una seduta di psicoterapia dovrebbe avere un costo che varia dai 40,00 ai 140,00 €.

#3
Ex utente
Ex utente

Grazie per la risposta dottoressa. Non me ne voglia però se mi permetto di dire che sono costi troppo alti visto il livello di vita medio degli italiani e soprattutto la tanta precarietà o peggio disoccupazione giovanile. La psicoterapia finisce così per essere un lusso solo per pochi. Per i più ci sono le asl che però offrono un servizio per lo più scadente. Voi psicologi italiani avete mai pensato di mobilitarvi a livello politico per cambiare questo sistema?

#5
Utente 320XXX
Utente 320XXX

Grazie Dottoressa per il sunto del protocollo per questo tipo di intervento.
Il presupposto è che il fumatore fumi perchè gli piace.
Domanda nr. 1: si riesce a farlo smettere del tutto o solo a portarlo a -diciamo- un paio di sigarette al giorno?
Domanda nr 2: quando si è di fronte a fumatore che fuma non tanto per apprezzare il sapore della sigaretta ma come gesto "inconsulto", come lo si tratta? Sempre allo stesso modo portandolo al piacere di ogni singola sigaretta fino a zero sigarette? o all'opposto si prescrive di aumentare il numero di sigarette e la velocità di ogni sigaretta come ad esempio per chi si continua a lavare le mani (le lavi ogni volta 5 volte)?
Grazie

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