ProAna e ProBia: quando internet diventa spazio per la psicopatologia del comportamento alimentare

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Dr.ssa Irene Bellodi Psicologo, Psicoterapeuta

Da alcuni anni, da quando cioè l'uso di blog e social network ha iniziato a prendere una svolta divulgativa, il fenomeno della condivisione rispetto ai vissuti delle persone ha iniziato a diffondersi creando fenomeni molto diversi.

Da una parte, esiste la cultura della salute e della sua promozione, che si declina in informazione specialistica, auto aiuto o semplice condivisione di buone pratiche; mentre dall'altra, si fanno strada fenomeni che si posizionano all'estremo opposto, ovvero nello spazio di promozione e supporto di pratiche disadattive o francamente sintomatologiche.

Un esempio lampante di questo fenomeno sono le ragazze ProAna e ProBia.

La sigla sta per Pro Anoressia e Pro Bulimia e per quanto i loro blog o pagine facebook vengano spesso chiuse o bannate, il fenomeno non accenna a diminuire.

Le ProAna e ProBia sono ragazze giovani, spesso adolescenti o tardoadolescenti, che soffrono di un disturbo alimentare e che, proprio in quella tipica fase del disturbo in cui si è galvanizzati dal dimagrimento fisico, inneggiano all'emaciazione e al digiuno come stile di vita e come fonte di orgoglio.

Che sia un sito, un profilo facebook personale, un blog, una pagina, pubblica o privata poco importa, l'obiettivo è quello di ricercare altre persone che condividano il loro status e rinforzarsi a vicenda scambiandosi anche pratiche e consigli "utili" per deppistare famiglia e amici rispetto al loro disturbo.

Lo scambio di consigli sulla dieta e di foto di ragazze sottopeso è solo uno degli aspetti, esiste infatti un più sottile e forte supporto rispetto all'idea che ssere anoressiche o bulimiche possa essere considerato fonte di orgoglio; una congregazione che combatte contro un mondo che le vuole "grasse" e che si sostiene a vicenda nella guerra contro il peso e contro gli altri che non vogliono e non possono capire.

Conoscere il fenomeno è imporatnte per il professionista e per la famiglia poichè aiuta nella comprensione dell'evoluzione dei disturbi alimentari e dell'adolescenza.

Essere ProAna e ProBia è si un voler appartenere ad un gruppo ristretto di ragazze che la pensano come me, ma è anche gridare al mondo di avere un problema.

Spesso infatti, nei commenti ai blog e alle pagine si trovano post di ex ragazze anoressiche che invitano a ricercare aiuto e che consigliano di uscire dal web e recarsi da professionisti che si occupano di questi temi, di parlarne si, ma con le persone "giuste".

Le ProAna e ProBia, proprio perchè presenti attivamente sul web, sono infatti esposte a tutta una serie di informazioni, anche a quelle informazioni che potranno, un giorno, portarle ad affrontare il loro disturbo alimentare e non a compiacersene.

Dr.ssa Bellodi Irene

Data pubblicazione: 19 dicembre 2012

4 commenti

#1
Utente 416XXX
Utente 416XXX

Gentile Dr.ssa Bellodi, che articolo triste. Da una che soffre (ancora non mi sento di parlare al passato nonostante un anno e mezzo di cura) da 10 anni di dca dico che queste ragazza sono veramente stupide. Io non ne sono mai stata fiera e non ho mai cercato metodi "utili" per "migliorare". Certo non mi sono accorta in tempo e mi sono fatta divorare 10 anni da queste terribili malattie, che non augurerei a nessuno.
Comunque interessante, non me ne ero sinceramente mai accorta!

#2
Dr.ssa Irene Bellodi
Dr.ssa Irene Bellodi

La ringrazio per aver condiviso il suo commento.

E' certamente un fenomeno particolare, con aspetti di tristezza certo, ma anche tanti altri. Uno spunto di riflessione su come le cose cambiano, come le psicopatologie cambiano, di fronte ai cambiamenti della società.

#3
Utente 283XXX
Utente 283XXX

Io sono entrata nel tunnel più o meno a 24 anni, quindi non ero nell'adolescenza. Tutto ruota intorno al mio essere vanitosa e diciamo che conosco il motivo ma non riesco a metterlo in pratica. Il centro del mio mondo è dimagrire, rimanere magra per non tornare ai 100 kg di 10 anni fa e all'essere derisa e emarginata x il solo aspetto fisico. Ora ho ragazzi che mi parlano, un fidanzato che mi ama, ho amici, ogni tanto mi offrono da bere.Prima?non meritavo neanche di essere salutata

#4
Dr.ssa Irene Bellodi
Dr.ssa Irene Bellodi

gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza in questo spazio.

le auguro di trovare la strada che le possa permettere di affrontare le tematiche relative al peso ed alle emozioni legate ad esso in modo più integrato ed efficace.

saluti

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