Aggresività e Retroflessione : Per una cultura di risoluzione del'conflitto interpersonale

Specialista cancellato
PsicologoPsicologo
L'aggresività oppure "Assertività" sembra essere un concetto chiaro per noi terapisti,ma non tanto chiaro lo è per i nostri pazienti/clienti.
In Gestalt Therapy il concetto di aggressività è un concetto positivo, non va confuso con la violenza purtroppo dilagante nel mondo di oggi.
In particolare vediamo l'etimologia della parola: dal latino abbiamo: (adgredior) che vuol dire tradotto "agredisco" che, come "ingredior","progredior","regredior",è un composto di "gradior" (vado,cammino,mi avvicino,entro in contatto). Letto cosi salta all'occhio la componente "relazionale", di moto verso l'altro,verso l'oggetto,che l'aggressività contiene.
 
Per farla breve "Adgredior" indica quindi l'azione dell'avvicinarsi a qualcuno a qualcosa,con intenzioni benigni oppure maligni,anche se di per se  l'aggressività non è ne maligna ne benigna.
Sappiamo che è una funzione dell'organsimo umano. Utile alla nostra sopravivenza biologica ad esempio: (affondo i denti nella carne lo faccio con aggressività,altrimenti non mangeri e non mi nutrereri)  ma non è solo una funzione biologica è anche una funzione psichica e relazionale. Mi spiego meglio nei prossimi paragrafi:
In terapia della Gestalt viene vista nella sua accezione positiva come una funzione al "contatto"
La psicoterapia della Gestalt è Il fondatore della Terapia F.Perls, ricconobbe fin dall'inizio che lo sviluppo umano non era diviso in fasi statiche Freudiane:
Orale - Anale e Fallica ma che lo sviluppo psicosessuale era un contiunum non prestabilito a prescindere.
Inoltre diede importanza più che alla fase orale nel bambino ad una fase che chiamò di "dentizione".
 
Con la comparsa dei dentini il bambino impara ad aggredire il "cibo" solido, il "mondo" cosi anche per la sua psichè assolve ad una funzione.
Quindi assolve ad una funzione molto importante per la crescita e lo suo sviluppo. Quella della Assimilazione /Crescità e Novità.  Il bambino in questa fase comincia a destrutturare il cibo non più liquido ma solido.Trasportata come metafora: incomincia a destrutturare la realtà.
 
Per dimostravi ciò facciamo un esempio: in terapia spesso anche i nostri pazienti devono reimparare a destrutturare la realtà da adulti, "prendere e gettare" pezzi di realtà che piaciono oppure no.
Quindi abbiamo un arresto nello sviluppo, di una fase che secondo Freud doveva essere stata assimilata. Spesso abbiamo pazienti/clienti che Non destrutturano, non affandano i denti nella realtà, nell'ambiente. Non si prendono la responsabilità delle loro vite. Non si prendono dalla vita quelle cose e quelle novità che a loro farebbe bene.
Un esempio possono essere i propri spazi personali nella coppia. Quindi avremmo per polarità la "retroflessione" "inibizione" cioè la persona che inibisce i propri bisogni.
Possono essere persone l'individui che pensano e ripensano a come farebberò una certa cosa per sè; ma non riescono.
Sono spesso pieno di rimurginamenti, di rabbia e Aggressività "Retroflessa" (Fanno a se stessi quello che invece dovrebberò fare fuori) Sono schiavi e dipendenti da una qualsiai relazione. Mancano direbberò altri psicologi di Assertività la capacità di Auto-affermarsi.
Questa meccanismo di Retroflessione se a lungo messo in moto porta alla "Depressione".
 
Per tornare a Noi spesso dobbiamo insegnare ai pazienti come destrutturare la realtà? come fare presa sulla realtà,dire ciò che devono dire, affermarsi senza però "oltraggiare" con le mogli- mariti oppure in ufficio. In poche parole assumere dei rischi.
 
Devono capire che senza l'aggressività non c'è "contatto" io con mia moglie posso essere arrabiato persino aggressivo nel dire ciò che mi aspetta di diritto: Il mio spazio di libertà ma nello stesso tempo posso e voglio che lei faccia la stessa cosa con me quando non si sente rispettata. 
Bisogna capire che se c'è conflitto c'è vitalità; dallo scontro in una discussione si passa sempre ad un incontro se entrambi non si mettono nella difensiva ma si aprono con i propri punti di vista.
 
 
Esempio: Un uomo arriva in terapia perchè non riesce a dire a sua moglie un desiderio Vorrebbe che lei li preparasse la cena, perchè tornando stanco dal lavoro si sente cosi coccolato. Questo il non permettersi di dirlo lo fa soffrire.
Viene in seduta e lavoriamo sul concetto di Aggressività - Assertività, Preparato su come dire le cose senza per questo offendere e mettere sulla difensiva l'altro,quando va a casa dice alla moglie:
Sai mi piacerebbe che tu mi facessi trovare la cena pronta quando vengo a casa perchè cosi mi sento accudito,se non lo fai questo fatto mi fa soffrire.
La moglie li risponde: che problema c'è ti cucinerò basta chiedere tesoro!
Quest'uomo ha trovato finalmente fiducia in se stesso e nella sua nuova capacità di prendere dall'ambiente ciò che vuole.Ha usato i denti per fare presa sulla realtà, ha "attaccato" sua moglie dicendole esattamente come si sentiva e facendo solo questo e accaduto un piccolo miracolo.
Perchè non lo ha fatto prima direte voi?
Perchè retrofletteva "immaginava" "parlava troppo a se stesso" ma non alla moglie nella realtà. Passava tempo con la sua testa invece che con la realtà.
 
Bisogna capire che immaginare Non è la Realtà,la Realtà può essere sempre diversa da ciò che noi immaginiamo che essa sia. Quindi è una esortazione a dire e fare nella realtà ciò di cui si ha bisogno.
Perche non c'è crescità senza Aggressività, "eccitazione" che poi porta sempre ad una Novità.
 
 
 
 
Bibliografia:
Il now for Next in Psicoterapia di M.Spagnuolo Lobb F.Angeli Edizioni 2011
L'io la fame e L'ggressività Franco Angeli Edizioni 2009
Gestalt Therapy Integrated. Contours of theory e practice E. M. Polster vintage Books Edition 1974
 
Data pubblicazione: 13 maggio 2013 Ultimo aggiornamento: 05 maggio 2016