Più ti sposi più tradisci

a.devincentiis
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta

Oscar Wilde scriveva: se te lo concedi puoi rinunciarvi . Se non te lo concedi sarà irrinunciabile !

Dalla esperienza clinica potremmo così riformulare la frase. Se pensi di potertelo concedere non te lo concedi se pensi di non potertelo concedere non riuscirai a non concedertelo.

Molte coppie hanno la radicata convinzione che l’atto matrimoniale abbia una enorme capacità di rinforzare il rapporto di coppia e, addirittura, consolidare premesse e aspettative quali fedeltà, la non ricerca di esperienze alternative e cose simili. Ciò, tuttavia, appare una illusione. Il timore di perdere l’atro fa si che, certe coppie, ricorrano all’unione legale proprio per evitare possibili défaillance emotive o sessuali del proprio compagno come se un atto scritto potesse prevenire l’avverarsi dei timori legati, soprattutto, al tradimento.

L’atto legale, però, fa scattare altri meccanismi nel cervello, che inducono proprio verso il versante opposto a quello voluto. Da qui la necessità di riformulare la famosa frase di oscar Wilde che esprime perfettamente l’intero concetto.

Durante la fase di fidanzamento, lunga o breve che sia, l’idea di essere ancora prenotabili e o seducibili determina una certa serenità in cui non c’è un legame formale ad impedire certe libertà, come anche il semplice flirtare. “visto che potrei concedermelo allora non lo faccio” è l’idea di fondo. L’uomo ha la radicata e ancestrale necessità di sentirsi libero di compiere le proprie azioni, soprattutto in ambito emotivo. L’idea di non poterlo più fare, anche per il semplice atto legale, o peggio una promessa sull’altare, lo mette in una condizione di frustrazione cronica facendone sentire, addirittura, la mancanza.

Più un oggetto ti manca più diventa il centro di un desiderio. Inoltre il vissuto di fidanzamento da la sensazione che determinate azioni (tradire, flirtare, ecc.) possano creare situazioni  in cui si ha tutto da perdere, si è quindi più buoni. E’ facile per una coppia di fidanzati, senza impegni legali, lasciarsi dopo l’idea di un torto subito. Ciò diventa più complicato dopo un matrimonio: “affrontare una separazione per un flirt o una semplice scappatella?” Si tende, quindi, a pensarci due volte. Si ha la convinzione che la partner non arriverà a tanto per un “piccolo” ed “insignificante” flirt. E spesso accade proprio così.

La semplice idea di poterselo concedere fa si che l’oggetto del proprio desiderio non diventi un tabù sempre al centro della nostra attenzione, e questo evita la creazione di certe frustrazioni. Per l’uomo può bastare solo ed unicamente l’idea di poterlo fare per sentirsi appagato in tal senso. Certo, molti sono i fidanzati disposti a perdonarsi anche dopo un tradimento, tuttavia ciò di cui discutiamo è il vissuto soggettivo che un uomo ha del fidanzamento in cui –seppur per una sua costruzione mentale- ritiene che certe cose, da fidanzati, è meglio evitarle perché pericoloso. Un uomo sposato ha meno timori di concedersi una scappatella e, nello stesso tempo, in virtù di questa psicologica sensazione di frustrazione nata dal tabù del matrimonio, comincia a sentirne una disperata esigenza.

L’uomo avrà una mente complessa? O, al contrario, esageratamente semplice? Resta il fatto che questo fenomeno del tradimento post-matrimoniale si evince, soprattutto, da numerosi resoconti clinici di coppie davanti al loro terapeuta e dalle statistiche che evidenziano un considerevole aumento di tradimenti coniugali con percentuali che crescono a valanga con il passare degli anni dopo “quell’atto legale”.

Quindi, per essere maggiormente a rischio di tradimento, non bisogna far altro che attendere il matrimonio.

Data pubblicazione: 20 luglio 2015

8 commenti

#3
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Si, infatti, hai ragione...

I figli destabilizzano non poco la coppia.

Chi decide di mettere al mondo il secondo genito per "salvare" un matrimonio traballante, solitamente, si separa a parto avvenuto ( nella migliore delle ipotesi).

Una condizione che destabilizza l'opinione pubblica è la scelta da parte di molte coppie, sempre in aumento, di vivere da "child free" (scelta non dettata dall'infertilità o dalle paure economiche).

#4
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

una conferma da oltre oceano
http://espresso.repubblica.it/visioni/societa/2008/08/13/news/ma-i-figli-danno-la-felicita-1.9599
(...) i dati delle più recenti indagini condotte negli Usa, in particolare quella commissionata dall'Ufficio nazionale statistiche su un campione rappresentativo di 13 mila famiglie, ed è arrivata alla conclusione che le coppie con figli sono più stressate, preoccupate, affaticate e soprattutto più infelici delle coppie senza figli. E questo vale per tutte le fasce d'età. (...)
contrariamente al mito o alle aspettative comuni i figli danneggiano la coppia, piaccia o no!

#5
Medico
Medico

Ciao Armando,
interessantissimo post e interessanti riflessioni.
Forse è la spiegazione del perchè aumentano sempre più le coppie che non siglano un patto davanti a Dio e allo Sato.
Una svolta è da cogliere anche nelle parole dell'attuale Pontefice, che ha esortato la Sacra Rota a non costringere due persone incompatibili a restare insieme e ha ammorbidito la posizione di rigidità nei confronti dei separati /divorziati.
Certo una Lettera Apostolica siglerebbe il tutto, ma nella storia della Chiesa non si era mai sentito un Pontifex Maximus esprimere questi pensieri.
E' un passo avanti comunque di una persona che vive calata nella realtà e non chiusa nel Palazzo Apostolico. E, soprattutto, non si torna indietro! Malgrado la Curia Romana scalpiti, non è riuscita a farlo fuori fisicamente come, secondo me, è successo a un suo predecessore!
Ciao, carissimo corregionale!!
:-)
Vincenzo.

#6
Dr. Armando De Vincentiis
Dr. Armando De Vincentiis

Grazie Vincenzo.
probabilmente il Papa ascolta gli psicologi e legge libri di biologia ;-)

tuttavia tornando al discorso di cui sopra, durante le conversazioni tra coppie l'autoinganno fa da padrone. Ascolto ragazze che obiettano sulla questione affermando: "che c'entra per noi è diverso" facendo appello a non si sa quale diversità che determini la differenza tra la loro coppia e il resto del mondo.

il concetto di famiglia è un "mito" troppo radicato in barba alle evidenze, alla scienza, alle statistiche.
e, spesso, lo si fa solo per una IMMAGINE SOCIALE, per la quale si appare IMPOPOLARI, se non si vogliono figli o non ci si vuol sposare!

#7
Medico
Medico

Armando,
non posso aggiungere altro!
SANTE :-) parole!!
Buon lunedì,
Vincenzo.

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche matrimonio 

Contenuti correlati