Dal diario segreto alla Sim: il lato oscuro dello spionaggio amoroso. Spiare il partner è reato

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Lui/lei spegne il cellulare o toglie la suoneria al suo rientro. Inizia ad avere impegni improvvisi ed improrogabili. Ha una strana luce negli occhi ed una cura ritrovata nell'abbigliamento. Diventa un look down generation, come un ragazzino digitale.
Mille dubbi e mille paure invadono il cuore e devastano la mente.

  • Avrà un'altra?
  • Sarà più giovane?
  • Più bella?

Sarà tutto "di più".

Ecco, il tarlo della gelosia che spinge - anzi obbliga - a fare davvero di tutto per sapere, e che trasforma anche la casalinga in un hacker.

  • Immotivata?
  • Giustificata?
  • Eccessiva?
  • Straripante
  • Corrosiva?
  • La gelosia é sempre frutto di traumi infantili?
  • Di pregresse insicurezze?

Di certo fa malissimo all'amore, alla coppia ed alla fedina penale.

Il film "Perfetti sconosciuti" di Genovese, in programmazione nelle sale cinematografiche in questi giorni, racconta gli intrecci amorosi dei protagonisti, tra vita privata e vita pubblica, enfatizzando i segreti nascosti nella Sim di ognuno di loro.

Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare?

Nel corso di una cena che riunisce un gruppo di amici, la padrona di casa Eva, sostiene fermamente che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell'altro.

Parte così una sorta di "gioco alla lealtà" per cui tutti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere sms/chat o far ascoltare telefonate pubblicamente.

Quello che all'inizio sembra un passatempo innocente diventerà man mano un vero "gioco al massacro" e si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo.

 

Qualche nota legale
L'etere, si sa, regala mille opportunità per rimanere in contatto, è un vero amplificatore di emozioni e del desiderio - oltre che azzerare le distanze - esiste però un lato oscuro dell'etere da conoscere a fondo e da cui stare alla larga per evitare guai.

In Italia, sulla scia della Gran Bretagna, la giurisprudenza ha appena stabilito che per "violenza", oltre alla ormai certificata violenza fisica e psicologica, si intende anche la violazione della privacy altrui (inclusi mariti e mogli).

La nuova legge vieta l'uso di quelle app, facilissime da scaricare e da installare nel telefono del partner, che consentono di controllare gli spostamenti dell'amato, di leggere i suoi messaggi, le sue email e le sue chat.

Si tratta di evidente violazione dei diritti umani.

Intercettazioni, spionaggio informatico, trafugare la vita privata del partner, ed il gioco è fatto: è la strada più rapida per finire in galera, fino a cinque anni.

 

Qualche riflessione sulla gelosia

Il luogo comune che dipinge la gelosia come figlia della paura, come un'ombra oscura che danneggia e corrode il legame d'amore, forse andrebbe anche rivisitato, ed il rispetto preteso.

Oggi, in un'epoca di liberalizzazione di tutto - di matrimonio liquido e di sesso liquido - la fedeltà sembra davvero desueta, ma rivendicare il "diritto al rispetto", forse, appartiene alla dimensione amorosa.

  • Il diritto al rispetto è così fuori dal tempo?
  • Fuori moda?
  • Desueto?
  • Ma che sarà mai un tradimento?

Il tradimento fa male a tutti: che trattasi di tradimento di cuore o di testa, solo di letto o virtuale, la condivisione - anche se pro-tempore - di un amore, quindi un "amore in regime di condivisione" è atroce e genera sentimenti profondi di sconforto, di rabbia e di delusione.

Far finta di niente, passarci su, significa togliere dignità all'amore, all'unicità del legame, al futuro ed alla dimensione del progetto.

Essere unico per l'altro porta con se il sentimento della gelosia, perché la gelosia appartiene all'amore, l'essere gelosi del "ruolo esclusivo" è il consequenziale effetto collaterale dell'essere innamorati davvero.

Qualche nota sulle dinamiche di coppia, tra delirio di gelosia e la "giusta distanza"

  • É davvero utile spiare il partner?
  • La trasparenza completa in amore è mai possibile?
  • Ed è salutare pretenderla?

La trasparenza assoluta non solo non è possibile e non è attuabile, ma, soprattutto, non è nemmeno utile alla coppia.

La coppia non è formata da un'unica entità, ma dall'unione di due identità separate.

Pensare di azzerare tutte le distanze, di controllare l'altro e di fondersi e confondersi senza segreti, è la strategia migliore per danneggiare il legame d'amore.

Avere dei segreti, non significa obbligatoriamente avere tanti amanti, ma avere delle zone d'ombra dove all'altro non è consentito entrare, se non con preavviso e con le dovute autorizzazioni.

La coppia oggi, non naviga in buone acque e la crisi di coppia correla con la crisi dei valori e della società.

La mancanza di comunicazione fra i partners inoltre - i silenzi per cena sono davvero inquietanti e fanno rumore - è uno degli elementi che facilitano la distanza ed il proliferare dei segreti, così molte coppie tendono ad occultare una parte della loro vita.

I silenzi per cena caratterizzano la vita di molte coppie italiane di oggi, e smartphone e tablet si sono sostituiti alla reale comunicazione; i partners sono connessi con il resto del mondo, ma disconnessi dal legame d'amore.

Le carezze al tablet si sono sostituite alle carezze al partner.

Quindi, ricapitolando, mancanza di intimità, verbale e fisica - che non equivale obbligatoriamente a sessualità - favoriscono il proliferare dei segreti e delle distanza di sicurezza dal mondo dell'altro, violarle e violentarle mediante app e spionaggio informatico, è vietato dalla legge.

 

Qualche strategia salva coppia

  • Se pensassimo che il partner ci nasconda qualcosa qual è il modo migliore per affrontare questo dubbio?
  • Affrontarlo apertamente oppure frugare, tra app e spionaggio informatico, nella sua intimità?

La scoperta di un tradimento si sa, scompagina coppia, psiche e buon senso ed il bisogno di sapere e di spiare si impossessa anche del partner più equilibrato e di buon senso.

Frugare però, nel privato del coniuge inquisito, scaricando app per fare spionaggio informatico al fine di leggere la sua posta o le sue chat - come fanno alcune delle mie pazienti - o metterlo alle strette con conseguente consegna arrendevole di password, o addirittura aspettare che faccia la doccia per sbirciare nel suo telefono, sono strategie malsane e nient'affatto utili al legame d'amore.

Credo invece che la strategia migliore sia entrare in punta di piedi nel mondo dell'altro - che sia marito, compagno o figlio - se il "segreto" dovesse aver un nome ed un cognome ed una misura di reggiseno, la caccia alle streghe non serve a molto, porterebbe solo dolore ed astio, una rilettura della storia della coppia, quando hanno smesso di amarsi, di parlarsi e desiderarsi, sarebbe sicuramente più utile e propedeutica ad un nuovo inizio.

Data pubblicazione: 23 marzo 2016

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