Chirurgia bariatrica aspetti psicologici.

Importanza delle visite di controllo con lo Psicologo nella chirurgia dell'obesità

leopoldovitagliano
Dr. Leopoldo Vitagliano Psicologo, Psicoterapeuta

Non conosciamo ancora i fattori psicologici che possono collegarsi alla perdita di peso dopo un intervento di chirurgia bariatrica. Alcune difficoltà psicosociali migliorano dopo l’intervento, ma alcuni problemi individuali e interpersonali possono influenzare negativamente il successo del percorso bariatrico, sia nella perdita di peso sia per le conseguenze psicosociali.

Cosa fare dopo l'intervento di chirurgia bariatrica?

I dati presenti in letteratura dimostrano che il paziente obeso una volta sottoposto a intervento chirurgico ha la tendenza a non impegnarsi più nel seguire le prescrizioni mediche, influenzato da fattori sia psicologici sia psicosociali, fino a divenire marcata intorno ai 2 anni dall’operazione.

Il paziente, dopo l’intervento chirurgico deve cambiare il modo di rapportarsi al cibo e deve imparare ad alimentarsi in modo nuovo per conservare il calo ponderale nel lungo periodo.

Molti studi dimostrano, però come il miglioramento postoperatorio possa scomparire e come i pazienti tendano a ritornare nella stessa situazione di partenza dopo circa due anni dall’intervento.

Follow up psicologico nella chirurgia dell'obesità

Per tali motivi è importante programmare follow up multidisciplinari e in special modo con lo psicologo.

Il paziente va seguito con molta attenzione perché dalla scrupolosità del metodo di implementazione delle tecniche di intervento dipende il successo terapeutico nel lungo termine. È fondamentale porre l’accento sul fatto che il follow-up dura tutta la vita.

Dopo l’intervento chirurgico, il paziente deve programmare le visite ogni 3 mesi per tutto il primo anno e ogni sei mesi il secondo anno. In ogni caso la frequenza dei successivi controlli deve essere stabilita e può adattarsi sulla base dei risultati clinici ottenuti.

A ogni visita di controllo deve essere accuratamente valutata:

  • l’aderenza del paziente alle indicazioni terapeutiche ricevute,
  • il benessere psicofisico raggiunto,
  • la ricerca e gli ostacoli incontrati.

Nello spazio di ascolto con lo psicologo si possono individuare le difficoltà e le sofferenze psicologiche e le risorse utili ad affrontarle, permettendo un miglior adattamento alle nuove condizioni di vita e lo sviluppo del progetto di una nuova vita.

Occorre rilevare che l’evento chirurgico non è altro che un punto di partenza per un percorso virtuoso di dimagrimento e che durante i mesi successivi bisogna impegnarsi per ottenere una reale perdita consistente di massa grassa, facendo leva sul profondo desiderio di rinascita.

Perché è importante il supporto psicologico post-operatorio?

Il follow-up a lungo termine è un elemento indispensabile per garantire il successo della terapia chirurgica dell’obesità, sia per ottimizzarne i risultati, sia per prevenire le possibili complicanze. La durata del follow-up è di un tempo potenzialmente illimitato vista la cronicità della patologia di base.

Dall’analisi dei dati presenti in letteratura si evince che il calo ponderale stabile corrisponde al miglioramento delle condizioni psicologiche, dell’adattamento sociale, delle relazioni interpersonali e della qualità della vita.

La consistente perdita di peso è collegata a:

  • miglioramenti della salute fisica e psicologica,
  • aumento dell’autostima,
  • migliori rapporti coniugali,
  • riduzione di ansia e depressione,
  • una migliore qualità della vita.

D’altra parte, il forte calo ponderale determina un importante cambiamento nei comportamenti alimentari, nell’immagine corporea e nei confronti dell’ambiente circostante ed è necessario beneficiare del supporto di uno spazio sicuro e competente garantito dallo psicologo nel quale pensare a tutto ciò.

In alcuni casi si avvertono delle enormi difficoltà legate ai cambiamenti corporei e alla distorsione dell’immagine corporea da pensare necessariamente insieme allo Psicologo.

Spesso le persone operate si muovono come se fossero ancora obesi, appaiono goffi, impacciati, non sono ancora in grado di governare le proprie azioni, limitando le proprie autonomie e le relazioni con gli altri.

Ci sono pazienti abituati a rispondere mangiando a emozioni come la rabbia, la noia, l’ansia e la paura e questo li conduce ad alimentarsi spesso fuori pasto rendendo il consumo complessivo di cibo elevato malgrado l’intervento chirurgico restrittivo.

Anche in questi casi è importante pensare insieme e parlarne nella relazione con lo Psicologo.

ertanto è importante individuare precocemente le problematiche psicologiche e mobilitare le risorse psicologiche disponibili per farvi fronte disponendo di uno spazio sicuro e competente con lo psicologo.

Bibliografia

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  2. Herpertz (2004), Do psychosocial variables predict weight loss or mental health obesity surgery? A systematic review. Obesity Reserach.
  3. Kalarchian (2002), Binge eating among gastric bypass patients at long term follow up. Obesity Surgery.
  4. Sicob (2011), Suggerimenti per la valutazione Psicologico-Psichiatrica dei pazienti candidati alla chirurgia bariatrica. www.sicob.org
  5. Sogg, Mori (2006), The Boston interview for gastric bypass. Obesity Surgery
  6. van Hout (2008), Bariatric Surgery and bariatric psychology: evolution of the dutch approach. Obesity surgery
Data pubblicazione: 05 aprile 2016

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