Vivere bene più a lungo? Prenditi cura del tuo cervello!

 

Prendersi cura del proprio cervello sin da giovani è indispensabile per vivere bene e più a lungo. Ma sarebbe impossibile farlo senza una corretta informazione su come funziona questo organo così affascinante e allo stesso tempo così delicato, come la sua salute si ripercuote sulla nostra vita di tutti i giorni, sul nostro comportamento, sul nostro stato d’animo e sulle nostre relazioni, e viceversa.

Sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca sul cervello e diffondere le nuove scoperte neuroscientifiche è l’obiettivo della Brain Awareness Week, una campagna mondiale, istituita nel 1996 dalla Dana Alliance for Brain Initiatives, che ogni anno a marzo vede coinvolti migliaia di professionisti del settore in una celebrazione del cervello creativa e innovativa rivolta ai cultori e ai cittadini di tutte le età.

Uno dei temi intorno a cui ruoteranno diverse iniziative sarà la cura del proprio cervello durante tutto l’arco di vita. La ricerca scientifica lavora da anni per svelare quale sia la “ricetta” per migliorare la nostra vita mantenendo il cervello, e quindi la mente, efficiente nel tempo, prevenendo ad esempio le malattie neurodegenarative.

Gli ingredienti sono semplici, eppure sembrano difficili da “reperire” nella vita quotidiana.

  • Allena il corpo: oltre ad avere effetti sulla salute in generale, l'esercizio fisico stimola il cervello a lavorare a capacità ottimale, favorendo la moltiplicazione delle cellule nervose, rafforzando le loro interconnessioni e proteggendole da eventuali danni. Durante l'esercizio fisico le cellule nervose rilasciano proteine note come fattori neurotrofici, che innescano la produzione di numerose altre sostanze chimiche che promuovono la salute neurale, e stimolano direttamente le funzioni cognitive, tra cui l'apprendimento. Recenti studi hanno evidenziato come una moderata attività fisica sia collegata con il mantenimento del volume dell’ippocampo in soggetti a rischio di Alzheimer. Gli esperti consigliano 40 minuti di attività aerobica per tre volte alla settimana, ma se pensate di non avere tempo potrebbe bastare fare le scale a piedi: una ricerca ha evidenziato come l’età del cervello si riduce di 0,58 anni per ogni piano di scale che fate al giorno!
  • Riposa: il sonno è essenziale non solo per rigenerare il corpo, ma aiuta a "resettare" il cervello, è il momento in cui il nostro cervello “fa le pulizie” al proprio interno, elimina spazzatura, scorie. Una ricerca di Harvard indica che le persone dopo aver dormito hanno il 33 per cento in più di probabilità di deduzione e correlazione. Il sonno è noto anche per migliorare la memoria e aiutare ad eseguire prestazioni che richiedono particolare abilità. In realtà, una sola notte con appena 4-6 ore di sonno può influire sulla lucidità di pensiero il giorno successivo. In genere, gli adulti dovrebbero avere tra sette e nove ore di sonno al giorno. Tanti sono i fattori che influiscono sul sonno: farmaci, alcol, caffè, esposizione a tablet e smartphon prima di andare a dormire, rumori esterni, ansia, stress… qualunque sia il tuo, fai qualcosa per il tuo benessere. Spegnere il cervello di notte ti aiuta a tenere accesa la mente di giorno.
  • Alimenta il corpo in modo consapevole: Snyder, Arnold e Pascual-Leone consigliano a tutti una dieta Mediterranea, salutare per il cuore, ricca di cibi a base vegetale, come verdure, frutta, legumi e cereali integrali, con grassi sani come l'olio d'oliva al posto del burro, e una minima quantità di cibi elaborati e dolci. Se obesità, pressione alta, colesterolo e livelli di zucchero alti nel sangue, diabete e malattie cardiache hanno una ripercussione sullo sviluppo di malattie neurodegenerative, la corretta alimentazione, povera di grassi animali e ricca di frutta e verdura gioca inevitabilmente un ruolo decisivo nel corretto funzionamento del cervello. La prossima volta che fai la spesa scegli bene quel che metti nel carrello: diventerà il carburante del tuo cervello.
  • Allena la mente: i cruciverba non sono sufficienti, specialmente per chi è già un normale risolutore di quiz. Apprendere invece nuove abilità, come imparare a ballare o a dipingere o a risolvere problemi di matematica invece aiuta ad attivare nuove connessioni e aree del cervello scarsamente utilizzate. Ma se si vuole allenare la mente e mantenerla attiva e flessibile più a lungo, è necessario stimolarla in modo graduale, coinvolgendo tutte le abilità cognitive con un lavoro costante, come in una vera e propria palestra. I training di stimolazione cognitiva, creati a questo scopo, favoriscono lo sviluppo di una riserva strutturale e funzionale che contrasta con i processi neurodegenerativi correlati all’invecchiamento patologico o fisiologico. Se non vuoi perdere la tua mente, usala!
  • Limita lo stress: Un adeguato livello di attivazione è essenziale per tutte le attività mentali, ma sopportare moderati livelli di stress per lunghi periodi di tempo può diventare tossico per il cervello. Crescenti evidenze indicano come lo stress aumenti la probabilità per gli anziani di sviluppare il deficit cognitivo lieve, che spesso prelude all'Alzheimer pieno. Un recente studio condotto presso la University of California Irvine ha valutato gli effetti dello stress sul cervello dei topi. L'aumento dello stress ha provocato in questi topi la produzione di alti livelli di proteine beta-amiloide e tau nel loro cervello, che formano le placche e i grovigli che si trovano nel cervello dei pazienti di Alzheimer. Se pensiamo di essere stressati, non sottovalutiamo il problema. I training di gestione dello stress, le tecniche di rilassamento e la consulenza psicologica, posso aiutarci a gestire meglio le pressioni esterne e i cambiamenti che generano stress.

Vorresti approfondire questi e molti altri temi? La campagna senza scopo di lucro, che in Italia è organizzata e coordinata da Hafricah.NET, portale di divulgazione neuroscientifica e psicologica, propone un programma ricco di iniziative: screening gratuiti, cineforum e dibattito, incontri a tema, sportelli informativi, visite guidate nei laboratori, mostre, laboratori creativi, e tanto altro.

Per consultare il programma completo nella tua città visita il sito www.settimanadelcervello.it

 

PER SAPERNE DI PIÙ

Alzheimer. L’attività fisica potrebbe preservare il volume dell’ippocampo

Benefici del sonno: il nostro cervello “fa le pulizie” mentre dorme 

Collegamento tra Alzheimer e Stress 

Giornata Mondiale del Cervello: tutte le regole per la prevenzione 

La Stimolazione Cognitiva nella Demenza: una palestra per il cervello 

Le 5 chiavi della prevenzione dell'Alzheimer 

 

Data pubblicazione: 02 marzo 2017

2 commenti

#1
Dr. Antonio Vita
Dr. Antonio Vita

Aggiungerei: non fare uso di sostanze tossiche e psicotrope.

OK.

#2

Grazie per il commento del collega Dr Antonio Vita... certamente, l'articolo, prendendo spunto da alcune ricerche, non ha la pretesa di essere esaustivo ma ha l'obiettivo di far riflettere sui comportamenti che possiamo mettere in atti per proteggere il nostro cervello dagli effetti dell'invecchiamento e non solo. Non dobbiamo mai dimenticare che sostanze tossiche o psicotrope, così come alcuni farmaci, influiscono sulle funzioni cognitive e sullo sviluppo del cervello. Sarebbe senz'altro interessante approfondire questo aspetto con la collaborazione di un collega medico geriatra o neurologo.

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