Disturbi dell'eiaculazione: "eiaculazione anestetica"

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Nell'immaginario collettivo l'eiaculazione è sempre associata all'esperienza dell'orgasmo.
In effetti, non è sempre così.
La fase della risposta orgasmica maschile (eiaculazione più orgasmo), può manifestare svariate disfunzioni che possono compromettere sia la fase dell'orgasmo che la fase dell'eiaculazione, con modalità a volte disgiunte.


Tra le disfunzioni più frequenti, annoveriamo: l'eiaculazione precoce,  l'anorgasmia coitale, l'aneiaculazione anorgasmica (AA), l'eiaculazione retrograda (ER), l'orgasmo secco o orgasmo senza eiaculazione, l'eiaculazione ritardata e l'eiaculazione anestetica.


Oggi vorrei parlarvi dell'eiaculazione anestetica, poco conosciuta, ma dolorosamente frequente.
La Kaplan definisce questa disfunzione come un'"eiaculazione parzialmente ritardata", correlandola all'aneiaculazione anorgasmica (AA).
Queta disfunzione è caratterizzata da una dissociazione tra l'emissione dello sperma e l'eiaculazione orgasmica, il liquido seminale infatti viene emesso, senza che l'uomo che ne soffre, possa rendersene conto, non avvertendo nè le contrazioni orgasmiche, nè l'esperianza soggettiva di piacere.
Escluse rare, ma possibili cause organiche, il disturbo è quasi sempre psicogeno e viene annoverato tra "i disturbi del piacere maschile".

Bibliografia:
Rivista di sessuologia clinica (società italiana sessuologia scientifica)
Kaplan "Nuove terapie sessuali"
Kinsey-Pomeroy-Martin "Sexual behavior in the human Male"

Data pubblicazione: 27 maggio 2011

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