Circoncisione e rapporti sessuali: meno piacere?

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Circa un terzo degli uomini sul nostro pianeta è circonciso, ma poco si sa delle possibili ed eventuali conseguenze a livello della vita sessuale che una circoncisione può determinare.

Una recente indagine, condotta in un paese europeo, la Danimarca, dal Dipartimento di Epidemiologia dello Statens Serum Institut di Copenhagen, sembra darci una prima, reale e forse concreta valutazione di questo potenziale problema andro-urologico.


Circoncisione di Gesù Corale Sec.XV

Ricordiamo che in Danimarca solo il 5% dei maschi è circonciso.
Strutture statali ben organizzate e popolazioni non "enormi" permettono naturalmente una più facile valutazione epidemiologica sulle varie ed eventuali relazioni positive o negative che si possiamo avere dopo aver subito una circoncisione e danno anche la possibilità di valutare i vari aspetti e le eventuali modificazioni che si possono avere sulla regolare vita e risposta sessuale di queste persone e delle loro eventuali compagne.

Questo studio-sondaggio danese ha coinvolto 5552 persone che hanno fornito in diretta informazioni generali e particolari sulla loro vita sessuale di singolo e/o di coppia.

Molto sinteticamente da questa prima valutazione epidemiologica, limitata ad un paese dove la circoncisione non è consigliata in modo massiccio né per tradizione culturale né per motivi religiosi, risulta che una fisiologica e regolare attività sessuale, come ad esempio l’età a cui di solito avviene il primo rapporto sessuale e gli aspetti che caratterizzano una normale vita di relazione, differiscono di poco ed in modo non significativo tra gli uomini circoncisi e i non circoncisi o tra le donne con compagni circoncisi e non circoncisi .

Tuttavia, lo studio indica negli uomini circoncisi una maggiore percentuale di difficoltà a raggiungere l’orgasmo ma pure un'ampia ed articolata gamma di difficoltà sessuali nelle donne con compagni circoncisi; in particolare vengono lamentate nelle signore difficoltà a raggiungere un orgasmo, dispareunia (cioè fastidi o dolori a livello della vagina o della pelvi durante un rapporto sessuale) ed un senso di appagamento sessuale non completo.

Questi dati pur interessanti sono però limitati è naturalmente costituiscono solo un iniziale lavoro, condotto in un’area colturale particolare, che devono essere ora confrontati e ricontrollati anche in zone geografiche del nostro pianeta dove la circoncisione è una pratica più diffusa e comune sia per motivi di tipo culturale od ancor più religioso.

 

Fonte:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21672947


Per approfondire:

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/614-circoncisione-pratica-chirurgica-usata-anche-nell-antico-egitto.html

Data pubblicazione: 03 febbraio 2012

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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11 commenti

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro Andrea,
mi fa piacere che la tua lettura da chirurgo abbia trovato interessante questo aspetto che interessa un capitolo "minore" ma a volte "complicato e complesso" della chirurgia quotidiana.

#3
Dr.ssa Paola Scalco
Dr.ssa Paola Scalco

Ciao Giovanni,
sarebbe davvero interessante la prosecuzione di tali lavori, anche per comparare la vita sessuale di uomini che sono stati circoncisi alla nascita (o comunque da piccoli) con quella di chi lo è stato da adulto.
Inoltre, quella che per alcuni è vista come una difficoltà (l'orgasmo ritardato) altri ricorrentemente la diffondono come una conseguenza positiva, proponendo la circoncisione come soluzione ideale per chi soffre di eiaculazione precoce. Le cose in realtà non stanno propriamente in questi termini, ma il web rischia di alimentare false speranze, o almeno confusione, in chi legge tali notizie.
Questo è almeno ciò che a me capita di ascoltare da alcuni pazienti.

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Cara Paola,
hai perfettamente ragione!
Con una certa frequenza infatti, oltre a tempi di eiaculazione più ritardati (evento non frequente a cui sembra comunque far riferimento il lavoro danese), nel maschio circonciso da adulto si hanno invece orgasmi "ridotti" che non sempre sono facili da gestire, anche in termini psicologici.
Da queste osservazioni il chirurgo dovrebbe sempre avvertire l'operando della possibiel insorgenza di questo problema e poi limitare la circoncisione, soprattutto nel maschio adulto, quando questa è veramente indispensabile e clinicamente utile.

#5
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Caro Giovanni,
l' articolo che tui citi è una voce fuori dal coro, sul vol. n. 307 di febbraio 2012 di JAMA comapare una ampie review del problema, sostenedo che invece la circoncisone da benefici soprattutto nel controllo eiaculatorio.
Ora probabilmente, ma parlo a naso ed a spanna, le differenze sono sulle popolazioni studiate, in effetti nei paesi a più alta densità di fenomeni depressivi (Danimarca e Sacndinavia), le problematiche relative alla circoncisone sono minori, quasi assenti negli ispanici. Questo è una idea di cavallini, quindi va presa con tante molle. In effeti molti pazienti si lamentano su internet di problemi relativi alla circoncisone, e quindi, visti i tempi ed in assenza di dati certi sull' argomento sarà meglio mettere qiueste cose nel consenso informato e riservatre la circoncione a quei casi che veramente sono "ionguaiati". Un caro saluto.

#6
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Scusa partito un colpo. Risulta anche che gli scandinavi in genere siano i più influenzabili da placebo, rispetto a spagnoli e italiani (quasi nulla).

#7
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro Giorgio,
certo le aree geografiche e culturali diverse sono sempre fattori da ben ponderare e danno sempre indicazioni diverse e a volte un pò contrastanti ma, come dici tu il consenso informato è quello che poi alla fine ha il suo peso.

#8
Ex utente
Ex utente

salve vorrei fare qualche domanda....ho 22 anni e ho fatto a 15 anni un intervento al pene perche avevo il frenulo corto...pultroppo nn ho mai avuti rapporti sessuali, ma il mio problema è che quando ho il pene in erezione il glande nn riesce a fuoriuscire, sembra come se la pelle esterna che lo copre sia più stretta rispetto al glande e mi fa male....mi fa male anche nel pumto dove si trova il frenulo...e in oltre ho il glande molto sensibile anche se lo tocco col le dita ( e un misto tra dolore, piacere, solletico,irritazione).. quindi la mia domanda è... cosa posso fare per risolvere questi problemi?? avendo un rapporto sessuale cambierebbe
qualcosa

#9
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
si può pensare che sia presente una fimosi serrata, con tutti i problemi che lei a cascata ci enumera.
Detto questo però le devo sempre ricordare che, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.

Un cordiale saluto.

#10
Utente 564XXX
Utente 564XXX

Salve, leggo questo articolo 2 mesi dopo aver subito la circoncisione a 29 anni, fatta per fimosi e frenulo corto. Solo ora ho cercato informazioni circa la perdita dell'intensità dell'orgasmo maschile, che in verità anche qui viene citata solo nei commenti...
Vorrei puntualizzare che ciò che sento (e soffro) è una perdita di sensibilità interna al passaggio dello sperma, è come se (e me ne accorgo solo ora) il piacere fisico derivi dalla percezione del passaggio del liquido lungo l'uretra, dall'asta del pene fino al meato nel glande... e non so spiegare perché si perda tutta questa sensibilità, so solo che ora percepisco il passaggio solo lungo l'asta del pene e poi nulla, e che questo ha ridotto molto il piacere finale e la soddisfazione.
Aggiungo che penso sia per lo stesso motivo che da un mese ho dei problemi a urinare, come se l'urina arrivasse in pressione fino al glande e trovasse l'orifizio chiuso, ho provato dolore le prime volte e rimedio rilasciando inizialmente a intermittenza il flusso, per "aprire" il passaggio.
Il cambiamento percettivo nel momento dell'eiaculazione lo sento da meno di una settimana, e in sede di masturbazione (non ho mai avuto rapporti sessuali, le visite e l'operazione le ho fatte solo per la preoccupazione che la mia fimosi potesse darmi problemi nei miei "futuri" rapporti sessuali).
Non so come si evolverà la cosa ma mi sento molto dispiaciuto e in colpa, perché temo di aver perso una certezza, un piacere molto importante.
Per un anno ho aspettato l'operazione e non ho neanche cercato informazioni su internet, tanto mi era stata data sicurezza, tanto non avessi mai sentito parlare di lati negativi, tanto non fossi stato messo in guardia né dal mio medico di base, né da medici o chirurghi...
Spero di abituarmici e spero che il fatto di non aver avuto rapporti sessuali sia di aiuto, in quanto so di dover ancora sperimentare qualcosa di molto diverso dalla masturbazione.

#11
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

le sue ultime considerazioni sono corrette; senza ansie inutili ora bene iniziare una regolare attività sessuale.

Un cordiale saluto.

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