Perdere peso riduce il rischio di sviluppare tumori

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

Come già pubblicato in numerosi studi osservazionali il grasso corporeo non è solo associato ad un più alto rischio di ipertensione, diabete di tipo 2 e malattia coronarica, ma anche allo sviluppo di alcuni tipi di cancro.

Studi epidemiologici hanno raccolto prove convincenti che una maggiore concentrazione di grasso (”Indice di Massa Corporea”  -BMI-  > di 30) è associata ad un maggiore rischio di sviluppo di cancro colorettale, cancro al seno dopo la menopausa, cancro dell'endometrio, adenocarcinoma esofageo, carcinoma a cellule renali e cancro al pancreas.

Inoltre ci sono dati sempre più convincenti che una elevata BMI può essere messa in correlazione ad un più alto rischio di sviluppare cancro ovarico, tumore avanzato della prostata e carcinoma epatocellulare.

L’ipotesi è che l’eccesso di grasso determini un incremento dei livelli ematici di insulina, di adipochine (molecole a funzione regolatoria prodotte dal tessuto adiposo) , di ormoni sessuali steroidei con conseguente riduzione della risposta anticorpale che sarebbe alla base del mancata inibizione alla crescita cellulare incontrollata.

Come presentato al Simposio della American Society of Clinical Oncology sui tumori urogenitali (ASCO-GU) tenutosi a febbraio ad Orlando è stato confermato che l'obesità è un fattore di rischio per il carcinoma a cellule renali (RCC).

Dallo studio è emerso che paradossalmente è vero che le persone obese hanno maggiori probabilità di sviluppare un RCC, ma allo stesso tempo hanno meno probabilità di sviluppare forme aggressive e morire per questa malattia.

Le conoscenze derivanti da questa ricerca potrebbero  aiutare a meglio identificare il meccanismo e le alterazioni metaboliche che sono alla base della trasformazione delle cellule normali in cellule tumorali, in modo tale da riuscire ad interrompere la sequenza degli eventi.  

Molto più importante ovviamente resta la prevenzione che va attuata già a partire dalla nascita abituando il bambino ad una sana e corretta alimentazione evitando gli eccessi. In questa fascia di età spesso i genitori si preoccupano se il bambino mangia poco forzandoli ad assumere cibo in eccesso: ebbene si tratta di una abitudine errata che va modificata. In tali situazioni il bambino deve manigare quanto desidera. Per comprendere qunato il problema sia di attualità recentemente il Ministero della Sanità ha pubblicato una informativa dal titolo "Prevenzione dell'obesità nelle scuole: indicazioni a partire dalle evidenze della letteratura". http://www.iss.it/publ/?lang=1&id=2857&tipo=5 

 

 

 

Sorgente

Body fatness, related biomarkers and cancer risk: an epidemiological perspective. Nimptsch K, Pischon T.
Horm Mol Biol Clin Investig. 2015 Mar 14. pii: /j/hmbci.ahead-of-print/hmbci-2014-0043/hmbci-2014-0043.xml. doi: 10.1515/hmbci-2014-0043. [Epub ahead of print]

Data pubblicazione: 20 marzo 2015

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