Perché gli uomini sono restii ad andare dal medico?

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

Sappiamo che l’aspettativa di vita dei maschi è di almeno cinque anni in meno rispetto alle donne e sappiamo anche che, se consideriamo le dieci principali cause di morte, gli uomini sono più a rischio per tutte le prime nove.

Detto questo però il sesso “forte” ha più problemi a consultare e a rivolgersi ad un medico...perché?

 

                 

 

A questa domanda ora ha cercato di dare una risposta più mirata un sondaggio, condotto su 2.042 uomini adulti, da una not-for-profit community nordamericana: la Orlando Health.

Da questa indagine è emerso che sette sono le principali ragioni o “scuse” per cui un uomo non chiede con serenità e tranquillità una valutazione, una visita medica.

 

                 

 

Le tre prime motivazioni, che vengono ribadite dal significativo gruppo di maschi intervistati, sono nel 24% dei casi gli impegni gravosi e importanti che non permettono di incontrare un medico, nel 22% il timore che si arrivi a diagnosticare una malattia incurabile e nel 19% dei maschi vi è la paura che si dovrà comunque subire una valutazione e delle indagini corporee spiacevoli ed imbarazzanti, ad esempio un’esplorazione rettale per controllare la prostata.

 

                  

 

Al quarto posto, 12% dei casi, vi è un timore, tutto americano, che è quello di essere pesati e quindi arrivare a confermare una obesità più o meno severa.

A questi primi posti poi le ultime tre scuse per non farsi visitare sono nell’8% dei casi la vergogna di essere spogliati, nel 6% di subire un interrogatorio “imbarazzante” e troppo “personale” ed infine il 4% lamenta il timore di finire in sale da visita troppo fredde, scusa questa veramente poco comprensibile, soprattutto sul territorio nordamericano dove le climatizzazioni di molti ambienti, anche quelli più “famigliari”, a volte, sono veramente polari.

Come ben si comprende e si intuisce da questo sondaggio "corposo" l’uomo ha ancora bisogno di molta e buona informazione su come deve impostare per sè una sana e corretta prevenzione riguardo a tutte le problematiche che possano interessare la sua salute e questo discorso vale in generale e non solo per le potenziali patologie a livello andrologico ed urologico.

 

Fonte:

http://www.orlandohealth.com/news-and-events/news

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6556-salvaguardiamo-la-fertilita-dei-nostri-figli.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/302-che-resistenze-alla-prevenzione-andrologica.html

 

Data pubblicazione: 16 giugno 2016

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

Iscriviti alla newsletter

4 commenti

#1
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti


Molto molto interessante!

Ma come agire su tali stratificati stereotipi e paure ... è un altro discorso.

Carlamaria

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Cara Carla,
questo è un discorso veramente complesso e con mille sfumature anche di tipo culturale e psicologico.
Un saluto.

#3
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Caro Giovanni,
Davvero interessante questa news e ricca di spunti di riflessione...

Spesso però ci sono le donne che, solitamente, sono il "ministro degli Esteri" della coppia, anche in ambito sanitario;)

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Anche questo è un "elemento di coppia" da non sottovalutare.

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche aspettative di vita